Col Grosseto cominciammo ad incrociare i nostri destini 74 anni fa, ad Olbia il 28 dicembre del 1947 finì 1-1,  questo il tabellino di quella prima gara:
OLBIA-GROSSETO 1-1 
Olbia
: Cocciu, Arrigoni, Bertolini, Secchi, Mantovani, Farano, Bianchi, Donatini, Bertocchi, Lasagni, Careddu.

Grosseto: Ghilli, Temussi, Brondi, Conforti, Viano, Claudio Arrighi, Rossi, Astolfo Benini, Fabrizio Bartolini, Simoni, Betti.
Arbitro: Scaramaglia di Roma.
Gol: 5’ Romualdo Bertocchi (nella foto), 60’ rig. Marcello Betti
Per noi segnò Bertocchi, il nostro centravanti toscano, tarchiato ma piuttosto consistente davanti alla porta, che in quella nostra epica serie C in 24 presenze segnò 8 volte. Bertocchi superò con un destro imparabile Alfeo Ghilli che, prima e dopo quel gol, si dimostrò comunque insuperabile. Anche Pieddu Cocciu fu bravissimo tra i pali, ma dovette soccombere su rigore.
Di quella gara abbiamo “conservato” un commento sulla cronaca grossetana del Tirreno di fine anno 1947. Lo pubblichiamo integralmente per “rivivere” il clima, la passione e la sportività di quegli anni di rinascita del dopoguerra:
Prima di ogni altra cosa, vogliamo oggi, raccontarvi un episodio, in cui si compendia tutto il clima della partita che si è svolta domenica scorsa nell’ospitale terra sarda.
L’arbitro aveva da poco dato il segno di chiusura che una decina di tifosi isolani si sono asserragliati intorno a Ghitti, il portiere avversario, e lo hanno abbracciato e baciato per la magnifica gara disputata: crediamo che pochi siano in Italia gli sportivi così sereni che dopo un incontro casalingo, vadano a congratularsi proprio con quello che ha involontariamente infranto i loro sogni più belli, eppure questo fatto è accaduto e sta a dimostrare di quale tempra siano gli sportivi della forte e generosa terra sarda.
Pensare che Olbia è una piccola cittadina (che potrà contare si è no un diecimila abitanti) eppure ha un pubblico numeroso ed entusiasta che si raccoglie la domenica  intorno al civettuolo campo da gioco per incoraggiare i propri beniamini, e dà una dimostrazione di maturità sportiva che è difficile riscontrare in altri maggiori centri della Penisola.
Fino ad oggi le notizie che ci erano pervenute sul calcio isolano e sul suo pubblico, erano frammentarie e incerte, ma dopo la partita di domenica, possiamo dire che, non solo i sardi sono all’altezza del calcio territoriale, ma in fatto di maturità e serenità sportiva, molte società peninsulari avrebbero molto e molto da imparare dai tifosi olbiani.
Fatta questa premessa, parliamo un po’ della partita: il risultato è stato giusto e nessuna delle due parti può dirsi scontenta. Se l’Olbia è stata più pericolosa nei primi minuti e nel serrate finale, il Grosseto ha dimostrato in tutto il resto dell’incontro di non demeritare il posto che occupa in classifica, facendo sfoggio di un buon gioco raso terra e d’assieme.
I migliori in campo bianco-rosso sono stati Ghilli (forse al guardiamo maremmano spetterebbe anche la palma del migliore in campo), Bartolini, ma anche gli altri sono degni del più grande elogio per la generosa gara disputata. Degli isolani: la mediana ed il portiere Cocciu, autore di un paio di interventi veramente di classe.”
SERIO