Quel che segue è il contributo audio-immagini (previsto rigidamente nei 3 minuti)
che, su richiesta della società,
ho preparato
per la festa della presentazione della squadra, del 6 agosto.

Motivi tecnici hanno impedito la sua divulgazione,
per questo accontentatevi di una diffusione meno digitale o telematica,
ma che comunque funziona sempre: la scrittura.

Gli ultimi tre minuti devo parlare del decennio ’68-‘78 in cui siamo stati nell’Olimpo delle prime 90 squadre italiane, con eccezione nel fugace ’74-75 del ritorno in D. Nove stagioni di serie C unica, indimenticabili e pieni di tutto ciò che l’Olbia è stata ed ha saputo essere.

Dico però che neppure Mandrake riuscirebbe a spiegare tutto questo in 3 minuti, per questo mi soffermo a tre delle foto che accompagnano la mia voce che fungeranno da simbolo visivo di quegli anni.

Felicità per la serie C-1968 Giagnoni-Caocci-Bagatti-Petta-Marongiu
Angelo Caocci Olbia-- Latina

 

La prima ritrae la festa in casa Degortes che il grandissimo Palleddu organizzò con i suoi ragazzi che nel ’67-68 conquistarono questo, per allora, impensabile e straordinario traguardo. Di quei nostri eroi sportivi ricordo solo i 14 nomi: Giuliano Bettella, Vincenzo De Santis, Ettore Campanini, Nedo Bernardi, Mario Cancellieri,  Capitan Misani, Giovanni Secchi, Bruno Selleri, Giovanni Prudeddu Degortes, Giovanni Peinca Degortes, Enrico Favilli, Mauro Guarducci, Vittorio Bruni e Roberto Della Pietra.  Così come elenco anche tutti i mister che guidarono i nostri ragazzi in quel decennio: Palleddu Degortes 2 anni. Lino De Petrillo 3 anni, Colomban-Milan, Feliciano Orazi, Giovanni Peinca Degortes, Gennaro Rambone, Renzo Uzzecchini, Angelo Domenghini, Luigi Baldi e Renato Caocci.

La seconda istantanea è, a mio avviso, davvero la Foto Emblema di quel che l’Olbia è stata ed ha saputo essere: ritrae infatti 5 dei più grandi moschettieri che i 4 mori su maglietta bianca abbiano mai schierato in campo: Piero Giagnoni, Renato Caocci, Sergio Bagatti, Pinuccio Petta e Franco Marongiu. So che  alcuni di loro sono con voi sul palco e ne parlerete, quindi io non mi azzardo a dire altro se non che proprio loro mi danno l’occasione per segnalare (per la prima volta tutti assieme) anche tutti gli altri ragazzi olbiesi  o comunque di quel vivaio che anche con la veloce risalita in C del ’74-75, seppero dare lustro ed onore in tutti i campi di Italia alla nostra Amata. Anche qui elenco in ordine di stagione calcistica i loro 44 nomi: Pinuccio Petta, Angelo Caocci, Franco Marongiu, Giovanni Carta, Elio Deiana, Giancarlo Deiana, Michele Moro, Salvatore Guspini, Carlo Belloni, Pippo Serreri, Renato Derosas, Alfredo Varchetta, Nicolino Spano, Antonello Giua, Nanni Secchi, Gavino Manueddu, Vincenzo Soldo, Marco Spano, Martino Piras, Armando Farina, Paoletto Derosas, Antonio Scanu, Sergio Bagatti, Marino Paradiso, Renato Caocci, Antonello Masala, Giampiero Bonomo, Silverio Balzano, Piero Giagnoni, Giuseppe Costaggiu, Gavino Costaggiu, Giancarlo Carboni, Renato Piga, Ernesto Truddaiu, Domenico Ogno, Uccio Iodice, Domenico Langiu, Tore Cubeddu, Giovanni Zoroddu, Tomasino Pisciottu, Mauro Spano, Giacomo Delogu, Mario Degortes, Anselmo Nieddu.

Infine ultima la foto di uno che non c’è più, quantomeno fisicamente, ma che non abbiamo mai dimenticato e mai dimenticheremo. Angelo aveva la mia età, e pur ricordandolo tante altre volte non mi sono mai permesso di dire quel che ho sempre pensato. Lo faccio oggi, perché desidero con tutto il cuore che questa sia anche la Sua festa e quindi mi permetto di premiare come miglior gol tra i 2581 segnati sin qui nei campionati dall’Olbia quello che proprio lui segnò il 31 gennaio del 1971 contro il blasonato, pluridecorato Genoa al 56’, con una cavalcata centrale di 70 metri, appena defilata sulla destra per saltare gli avversari, e concludere calciando dal limite l’imparabile pallone che ci fece sentire immensi, allora come ora. Per capirci, pensate alla cavalcata di Maradona con l’Inghilterra ai mondiali d’Argentina; lì el Pibe scartò anche il portiere, il nostro Angelo si risparmiò questa fatica trafiggendolo con una staffilata, il resto però è quasi in fotocopia. Che ci crediate o no, oltre al nostro “Pelè” Marongiu, al Nespoli abbiamo anche allevato ed ammirato il nostro “Maradona” Caocci.
OL 1971-72
Ciao Olbia, con il cuore e la passione di sempre un Abbraccio immenso a tutti Voi: BONA FESTA A TOTTUS.