LUCCHESE-OLBIA 2-0 Lucchese (4-4-2): Coletta (90’ Galletti); Quirini (81’ Merletti), Tiritiello, Bachini, Alagna; Bruzzaniti, Di Quinzio, D’Alena (90’ D’Ancona), Visconti; Panico (81’ Ferro), Ravasio (77’ Romero). A disp.: Cucchietti;, Tumbarello, Benassai, Mastalli. All. Maraia Olbia (3-4-1-2): Van Der Want, Brignani (46’ Fabbri), Bellodi, Emerson (65’ Boganini); Arboleda, Dessena (73’ Sanna) Occhioni (46’ Zanchetta), Sperotto (46’ Secci); Biancu, Nanni, Ragatzu; a disp.: Sposito, Gabrieli, La Rosa, Incerti, Corti, Babbi, Panvini, Sueva. [&hellip

Bachini, D’Alena, Tumbarello, Bianchimano, Bruzzaniti, Ravasio sono i 6 giocatori rossoneri che arrivano all’ultima sfida contro l’Olbia con il fardello di una Ammonizione con Diffida che ne rende problematico il loro utilizzo nella gare di domani. Ma per i rossoneri, c’è di più e di peggio, perché in settimana a Rizzo Pinna e Bianchimano, già indisponibili per problemi fisici, si sono aggiunti Fabbrini, problema muscolare, e Franco per il riacutizzarsi [&hellip

C’è una oggettiva affinità tra le vicende calcistiche di Daniele Ragatzu, l’Olbia e la Lucchese, prossima ed ultima avversaria della sua Olbia. Tralasciando le vicende “remote” del secolo scorso (22 i confronti: 4 vittorie, 11 pareggi, 7 sconfitte: 16 gol fatti, 28 subiti), tra Olbia e Lucchese proprio Ragatzu è l’anello di congiunzione, non solo per le 11 sfide fin qui disputate nell’era Marino, ma anche per la sua indiscutibile [&hellip

Mister Occhiuzzi ha ragioni da vendere quando ricorda che abbiamo fatto un girone di ritorno da “zona playoff”, 26 punti gli stessi punti di Pontedera, valgono la settima piazza nella classifica della seconda parte di stagione. Ventisei punti frutto di 7 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. Adesso, per non rovinare questo bel risultato e migliorarlo per renderlo unico nella nostra storia della serie C, bisogna assolutamente vincere. Finora soltanto [&hellip

OLBIA-REGGIANA 1-2 Olbia (3-4-1-2): Van der Want; Brignani, Bellodi, Emerson (86’ Gabrieli); Arboleda (86’ Corti), Zanchetta (55’ La Rosa), Dessena, Sperotto (73’ Fabbri); Biancu; Ragatzu, Nanni; a disp.: Sposito, Incerti, Occhioni, Babbi, Sueva, Panvini; All. Occhiuzzi. Reggiana (3-5-2): Venturi; Laezza, Rozzio, Cauz; Guglielmotti, Muroni (58’ Vallocchia), Rossi, Nardi (85’ Cigarini), Guiebre; Pellegrini (80’ Montalto), Lanini (58’ Varela); a disp.: Voltolini, Hristov, Cremonesi, Luciani, Fiamozzi, Sciaudone, Capone, Rosafio; all.: Diana Arbitro: [&hellip

Aimo Diana, timoniere della Capolista sembra più che tranquillo e, soprattutto, categorico quando afferma: «L’aspetto mentale è molto effimero, si parla del nulla a volte, è evanescente; ogni giocatore vivrà la partita a suo modo, ogni giocatore avrà le sue ansie, le sue paure e le sue consapevolezze». I giuristi da secoli ci ammoniscono con la sentenza proverbiale della “Excusatio non petita…” (Chi si scusa si accusa) per non intuire [&hellip

Cinquantanove i gol segnati, secondo attacco del girone dopo Cesena a 63, che sono stati decisivi per la conquista dei 77 punti alla Reggiana di mister Aimo Diana. Nella squadra emiliana che, in questa stagione, ha messo in campo una rosa di 30 giocatori con un’età media di 27,7 anni, la più vetusta del girone, in gol sono andati in 17 di cui uno solo, Jacopo Pellegrini il più giovane [&hellip

I NUMERI PRIMI sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. I matematici li chiamano “primi gemelli”, in quanto sono coppie di numeri primi che se ne stanno “vicini” separati soltanto da un numero pari che gli “impedisce” di toccarsi fra loro. Così anche nella sfida Agonistica tra Olbia e Reggiana, non c’è alcun posto per altre soluzioni 1 o 3 sarà il verdetto da archiviare in classifica. Chi [&hellip