A poco più di un mese dalla fine del campionato, la nostra Olbia è costretta a misurarsi giocoforza sul suo problematico futuro. Innanzi tutto, sul problema Covid. Sul quale, meglio dirlo subito, probabilmente c’è stata una colpevole sottovalutazione.
Così com’è avvenuto per l’intera Sardegna, nel periodo della euforica “sbornia” per la Zona Bianca, anche la società sportiva e, nello specifico, soprattutto lo staff tecnico hanno pensato bene di debordare dalla rigidità delle regole di “distanziamento” della squadra, concedendo la libera uscita, al di fuori della “bolla sanitaria” e della stessa città di Olbia a non pochi giocatori.
Al loro rientro in sede, il Covid ha presentato il conto, per una leggerezza ben al di fuori del protocollo preventivo, ma innanzitutto del buon senso, vista la estrema delicatezza del finale di stagione.
Oggi, oltre alla umana preoccupazione per la salute degli atleti, ci troviamo in una situazione pressoché insormontabile per la drastica riduzione della rosa.
Sabato contro Albinoleffe, oltre agli squalificati Giandonato ed Emerson, ed i lungodegenti periodicamente indisponibili, abbiamo anche 5 forfait per Covid.
Quel che fa più male è la considerazione che, fino a qualche giorno fa, l’Olbia aveva subito 6 rinvii, a causa della pandemia, sempre per complicazioni che riguardavano la squadra avversaria di turno.
Stavolta, proprio nel momento più critico e decisivo, siamo noi in debito di… ossigeno.
Com’era facilmente prevedibile, anche e soprattutto per questa nostra “defezione” imprevista, il Calendario sarà “allungato” di una settimana, con la conclusione delle “ostilità” agonistiche il 2 di maggio.
Questo il comunicato della Lega che fa presagire la ineluttabilità di questa decisione: «Durante il Consiglio Direttivo del prossimo 1 aprile, verrà discusso lo slittamento di almeno una settimana del termine della stagione. Qualora non vi siano ulteriori criticità da qui al primo aprile, la proposta che sottoporrò ai membri del Consiglio Direttivo sarà quella di far slittare il turno infrasettimanale del 14 aprile al 18 aprile, posticipando la penultima e l’ultima gara rispettivamente al 25 aprile e 2 maggio. Tale slittamento consentirà di recuperare due ulteriori slot disponibili per gli eventuali recuperi di gare rinviate.»
Allo stato dell’arte, il campionato risulta “diviso” in due sezioni equamente divise, visto che 10 squadre (Como, Alessandria, Pro Patria, Pontedera, Albinoleffe, Grosseto, Novara, Piacenza, Lucchese e Livorno), hanno disputato tutte le 32 giornate previste.
Delle restanti 10 compagini, l’Olbia è quella più in arretrato, con 4 gare da recuperare, la seguono Pergolettese e Juventus u23 con 3 rinvii, la Pistoiese con due gare in meno e sei squadre (Como, Renate, Lecco, Carrarese, Pro Sesto e Giana Erminio) con una sola gara da recuperare.
L’Olbia quindi ha a disposizione 10 ticket e, stando alla decisione del prossimo consiglio Federale, il calendario delle nostre sfide dovrebbe essere quello riportato a fianco.
In questo quadro piuttosto sconcertante e problematico, quella che appare l’unica grande certezza è che, tra le squadre in bilico per i play out, siamo quella che ha più opportunità di poter fare risultato, con 10 gare a disposizione. 
Un’altra certezza è dietro l’angolo, visto che a breve, dovrebbe arrivare anche la notifica di una nuova penalizzazione di 3 punti per il Livorno, per mancate erogazioni di stipendi.
Nel calcio non si può mai dire mai, ma allo stato dei fatti, sembra che proprio la gloriosa casacca amaranto sia la più accreditata alla retrocessione diretta. D’altronde, il grado di resilienza nella compagine di Amelia, appare  in stato depressionario se è vero com’è vero che nella ultime 10 gare disputate, il Livorno ha collezionato appena 4 punti, con 4 pareggi, equamente divisi tra casa e trasferta, tra cui la bella (per loro) rimonta contro di noi nel 3-3 finale.
Per il resto, quel che conta per noi, se si guarda la classifica appare sensato, pensare che, a voler essere molto espansivi, la “zona playout” potrebbe interessare le squadre che vanno dai 36 punti del Piacenza ai 26 della Lucchese.
In questo contesto, abbiamo voluto ipotizzare, una proiezione di come potrebbe andare a finire la lotta fratricida fra tutte queste contendenti: Piacenza, Pergolettese, Olbia, Giana Erminio, Pistoiese e Lucchese. Ed è utile ricordare che, nell’ottica della nostra Olbia, gli spazi, si sono fortemente ridotti con le prestazioni di questo finale di campionato che, soprattutto per Piacenza e Pergolettese, ci fanno prevedere il peggio.

Nelle ultime 10 partite il Piacenza ha incamerato 18 punti, tanti quanto quelli di Pro Vercelli ed Alessandria che si sono fortemente riposizionate nei gradini di vertice per la promozione diretta. La Pergolettese, dal canto suo, ha collezionato 13 punti nelle ultime 10, la Giana 12 e noi 11 punti che, per quanto importanti, sono comunque meno del necessario per uscire dalla incomoda posizione di quintultima. Quattro punti, dalla Pergolettese sono tanti, soprattutto se teniamo conto che anche loro hanno 9 gare per metter altro fieno in cascina. Dovremmo fare corsa sul Piacenza che, di gare da disputare ne ha solo sei, ma attenzione, perché proiettando la media punti delle ultime 10 (questo abbiamo fatto nel riquadro pubblicato poco sopra) il risultato non ci consentirebbe (sulla carta) di sopravanzare i rossoneri, proprio per la esplosiva condizione degli emiliani nelle ultime 10 giornate di campionato.
In buona sostanza, questa proiezione, ci dice che la nostra quintultima piazza in graduatoria non cambierebbe e quindi, sempre nel campo delle ipotesi matematiche, saremmo dentro, mani  e piedi negli spareggi, come accadde l’anno scorso.
Questo stando alle proiezioni che, però, se dovessero realizzassero sul serio, ci direbbero comunque anche un’altra cosa, visto che i nostri ipotetici 44 punti della quintultima posizione, porterebbero, secondo i regolamenti all’annullamento dei playout, in quanto la penultima squadra ipotizzabile (la Lucchese) sarebbe distanza da noi di 11 punti più che sufficienti per impedire lo svolgimento degli spareggi salvezza visto che il limite di “equo distacco” è di 8 punti.
Tutto questo, ovviamente, è solo un esercizio ipotetico, la realtà è quella che il campo ci presenterà in queste prossime sfide assolutamente campali per la nostra permanenza in serie C. Per questo, bando alle ipotesi ed alle tabelle:
Ad majora Ragazzi, NON MOLLIAMO LA CATEGORIA! Mai come stavolta: OlèOlbiaOlè!
Tore Zappadu.