Olbia-Renate 0-0
Olbia: Aresti; La Rosa, Gozzi, Altare; Demarcus(46’ Candela), Pennington (46’ Lella), Giandonato, Biancu (76’ Vallocchia), Pisano (66’ Pitzalis); Ogunseye, Cocco (76’ Verde); a disp.: Van der Want, Dalla Bernadrina, Zugaro, Mastino, Manca. All. Brevi.
Renate: Satalino; Possenti, Damonte, Marchetti, Pizzul; Ranieri; Anghileri, Rada (66’ Grbac), Kabashi (79’ Scaccabarozzi), Sorrentino (66’ Plescia), Galuppini (82’ De Sena); a disp.: Crosta, Magli, Baniya, Guglielmotti. All.: Diana.
Arbitro: Cudini di Fermo.
Note: angoli 2-6; amm.: Demarcus,Cocco, La Rosa, Giandonato. Sorrentino, Marchetti; rec.: +1’/+4’.

Se non guardassimo tutti gli avversarsi dal fondo “cantina” nella classifica, oggi davvero non avremmo niente di cui lamentarci.
Quella messa in scena oggi, da Giandonato e soci, è stata davvero la più bella gara tra le 24 fin qui disputate (le due vittorie iniziali, comprese).

A parte i primi 15’ veementi del Renate (terza forza del campionato), per il resto abbiamo fatto tutto noi, giocando come dev’essere per una squadra che, oggettivamente oggi, ancor più delle ultime buone esibizioni, ha dimostrato che ha tutte le carte in regola per giocarsi con grande dignità la salvezza.

Vedere un Renate alla corde, con le idee ed il fiato molto annebbiati, e che persino sfrutta tutti gli strumentini dello spartito calcistico per perdere tempo e salvare il pareggio…
Constatare, taccuino alla mano, le nostre 11 azioni concluse con medio-alto indice di pericolosità, il sette colpito da Ogunseye, la traversa di Giandonato, più alcuni interventi efficacissimi di Satalino su conclusioni di Ogunseye e Biancu…
Sono cose che la dicono tutta, sulla vivacità di una squadra, che probabilmente, ha creato gioco e azioni più in questo pomeriggio che in tutta la stagione.

Sono tanti i segnali positivi che, questo scontro impari (quantomeno alla vigilia) ha saputo regalarci.
Il primo, sicuramente inusuale per noi, è che quella di oggi è la seconda volta che non prendiamo gol; accadde solo a Gozzano (la nostra prima vera sfidante per la salvezza, vista la forza della Giana rivoluzionata come un pedalino a gennaio).
 Anche allora fu uno 0-0, ma, quella fu una gara farsa, giocata su una risaia con il “pesce palla”, non col pallone.
Questo di oggi ha un speso specifico, molto più serio e bene augurante.
Intanto Aresti, che è stato bravo e decisivo, almeno in una occasione ha strozzato in gola l’urlo di  Sorrentino , ben lanciato da un filtrante di Galuppini.
C’è anche da dire che, da queste parti, non siamo abituati a chiudere i primi 45’ senza subire gol… perché nelle precedenti 11 gare casalinghe c’era capitato di “farcela” soltanto una volta. Accadde contro l’Albinoleffe che fu anche l’unica gara dove andammo al riposo in vantaggio (gol di Doratiotto al 36’).. ovviamente anche allora non vincemmo, perché Gelli impattò al 64’ per l’1-1 finale.
Di sicuro, il nostro reparto difensivo, appare più convincente e, forse, non è nemmeno questione di modulo, ma da quando abbiamo inserito un difensore centrale mancino che, nonostante l’inesperienza e la giovane età, se la cava più bene anche nelle ripartenze, non sprechiamo più così tanti palloni e, su quella fascia, non ribattiamo le incursioni alla “viva il parroco” come, in troppe gare, abbiamo dovuto fare.
Altra buona e lieta sorpresa è il signorino che ha rilevato Demarcus, sulla destra nel secondo tempo….
Dal momento del suo ingresso la loro “batteria della corsia sinistra” (Possenti-Rada-Kabashi-Galuppini) ha avuto vita difficile, dovendo preoccuparsi più di contenere le folate del Candelà nostrano, piuttosto che stazionare con pericolosità nella nostra fascia difensiva, come gli era stato troppo facile fare nei primi 15’ della gara.
Chiedo scusa (ma non tanto) per aver messo l’accento sulla à del nostro nuovo acquisto, ma siccome, con incauta leggerezza non pochi sostenitori dell’Olbiabella, sui social, avevano ironizzato sull’ultimo millennial arrivato alla corte di Brevi… mi permetto anch’io di puntualizzare che forse, anche se non si chiama Vincent, abbiamo fatto un buon affare.
Eppoi, mi va di constatare, che noi, almeno con i sacri riti delle sacrestie (Altare e Candela), siamo più che protetti…  valga per scettici ed i nostri futuri avversari, quel che recita l’adagio dei nostri avi: ”scherza coi fanti, lascia stare i santi!”

A parte le battute, una volta tanto, va detto che, questo pomeriggio, sono due, e due soltanto le cose brutte in questa partita.
La più brutta, immeritata e cattiva da digerire, è il risultato che, purtroppo pesa tanto anche per il morale, visto che le gare che mancano per “rimediare” una stagione di cacca, sono sempre di meno… ma., se giochiamo con questa intensità, non dovrà ne potrà sempre andarci male.
Perché questa svolta accada, anche lo spogliatoio e Brevi debbono fare per intero la loro parte.
Oggi, inutile nascondersi dietro l’ipocrisia, il battibecco tra pubblico e Cocco non è stato né bello, né simpatico, e non fa bene alla nostra causa comune.
Ma, ferme restando, le valutazione che spettano al mister, va anche detto che, probabilmente, insistere sul Cocco di questi tempi, come prima scelta, visti gli scarsi risultati, rischia da un lato di innervosire gli spettatori, di vanificare molti dei nostri sforzi e, d’altro canto, non fa neppure il bene per la storia, il passato e la caratura di questo grande atleta.
Dietro di lui non abbiamo grandi scelte, ma Parigi, quantomeno per l’affiatamento con Ogunseye, il nostro “Giovanni Battista” (quello che da solo predicava nel deserto), è oggettivamente preferibile…  ovviamente in attesa di poter (lui e Noi) ammirare il Cocco che tutti conoscevamo.

Prima di chiudere, una parola per Giandonato: STRATOSFERICO!

Un’altra sul lieto rientro di Vallocchia che, in alcuni spunti ha riacceso i ricordi e le speranze di un futuro diverso che Lui può aiutarci a realizzare.
Sarò anche un illuso, ma avendo il personale vizio di seguire a sufficienza, tutte le squadre del nostro girone… mi sono reso conto che quel che conta di più negli schemi del gioco è l’equilibrio tattico, in tutte le zone del campo. Noi, lo ripeto da tempo, abbiamo quasi sempre avuto immensi problemi nella fascia sinistra del rettangolo di gioco. Adesso, con Giandonato e Biancu in mezzo, La Rosa-Candela-Lella  a destra e Altare-Pitzalis-Vallocchia a sinistra mi piacerebbe tanto ritornare a… SOGNARE.

Ad Majora ragazzi, nunc et semper OléOlbiaOlè,
Simprie