Piuttosto complicato capire e sintetizzare il cammino della Imolese guidata in questa stagione da Gaetano Fontana, allenatore calabrese che dopo le ultime peripezie con Fano, Casertana, Juve Stabia e Cosenza, cerca un riscatto guidando una squadra che, nella scorsa stagione fu protagonista di una stagione a dir poco complicata.
Salvezza ai playout con i due pareggi col Fano, tre allenatori ad alternarsi in panchina e un andamento di stagione assolutamente “contradditorio”. Lo scorso anno, alla 8ª di Campionato l’Imolese di Roberto Cevoli, aveva 12 punti in classifica (1 meno di adesso) con un ruolino di marcia piuttosto allettante: 3 vittorie a Padova, a Fano e una in casa con Carpi, tre pareggi con V. Verona, Samb e Mantova e due sole sconfitte una a Salò contro Feralpi (1-2) e una in casa (0-1) con Fermana.
Insomma 12 punti nelle prime otto e poi… nessun punto nelle successive 10 gare con 10 sconfitte di fila che portarono ad un primo cambio di allenatore (Catalano al posto di Cevoli) e successivamente dopo il crollo in classifica a tre giornate dalla fine, e prima dei Playoff in panchina fu chiamato Lorenzo Mezzetti che di fatto nelle 5 partite finali (compresi i playout) vinse a Cesena e con Gubbio, perse a Matelica e pareggiò le gare salvezza con Fano.
Questo breve riassunto del passato è utile per spiegare la “rivoluzione” di mercato che ha di fatto stravolto l’ossatura precedente e presentato ai nastri partenza della nuova stagione, una squadra trasformata nell’organico e la mentalità.
Degli “anziani” sono rimasti in pochi mentre importanti e consistenti i nuovi arrivi: Benedetti (Sampdoria), Vona (svincolato), Boscolo Chio (Inter), De Sarlo (svincolato), Turchetta (Sudtirol), Lombardi (Empoli), Lia (svincolato), Matarese (Frosinone), La Vardera (Cosenza), Belloni (Pescara); ultimo in ordine di tempo l’esperto portiere Riccardo Melgrati classe 1994, ex Cesena che, di fatto da 4 domeniche ha sostituto sia Rossi, titolare con oltre 100 partite in maglia rossoblu, sia il suo rincalzo Santopadre in campo sia a Cesena che col Siena.
L’Imolese di Fontana segna tanto 12 reti come noi, con 9 giocatori diversi (2 reti Belloni, Turchetta e Alessandro Lombardi) una ciascuno Angeli, Padovan, Masella, Benedetti, Lia, Boccardi. Incassa abbastanza ) gol (comunque 5 meno di noi) e gli ultimi 4 gol li ha incassati nell’ultima gara casalinga con la Carrarese. Una sconfitta maturata dopo una partenza fulminante che sembrava presagire la solita cavalcata vincente degli emiliani.
Di fatto dopo il gol fulmineo di Turchetta, prima dello scoccare del 2’, tutto solo solo sula sinistra sfrutta bene un cross di Cerretti lisciato da Benedetti, ed una pericoloso tentativo di “replica” al 6’ con inzuccata di Angeli su corner di Luca Lombardi, l’Imolese scompare dal campo. Timorosa e lenta nel fraseggio. Perde la sua solita efficace nel proporre il gioco dal basso e viene subito punita da una Carrarese, per una volta in questa stagione, ritornata cinica e implacabile. Prima D’Auria di divora un occasione con un colpo di testa a porta vuota, poi Doumbia che defilato sulla destra nonostante l’opposizione di Vona, manda una saetta al sette di un incolpevole Melgari.
Si era al 10’ e da quel momento, in campo è esistita solo la squadra toscana che dopo alcune occasioni mancate (soprattutto da un effervescente Doumbia) raddoppiano al finale del primo tempo con Kalja che di testa sfrutta l’ennesimo corner di D’Auria. Molti errore difensivi (Vona non appare nella migliore delle giornate) e nella ripresa in una decina di minuti la Carrarese chiude la pratica con 2 reti di Luci (tiro dalla distanza) e Bramante che raccoglie un rinvio sbagliato di Vona e firma il poker finale della Carrarese.

Nel finale il cuore e il carattere degli uomini di Fontana, una ritrovata padronanza della fascia sinistra con Liviero e Turchetta portano Padovan al meritato premio con un bel gesto tecnico che, liberatosi in area di 3 avversari,  da posizione complicata spedisce il suo diagonale sinistro nell’angolo basso a sinistra del portiere.
Questa prima sconfitta casalinga arriva dopo l’altra ancora meno digeribile in casa dell’Ancona Matelica. Una partita persa per una serie di errori difensivi, Anche in questo caso una qualche similitudine con la nostra sconfitta contro gli stessi avversari.
Errori che hanno facilitato i 3 gol dei marchigiani e le troppe occasioni mancate in fase di conclusione da una Imolese che ha letteralmente dominato il secondo tempo, senza riuscire a concretizzare una meritatissima rimonta.
Due sconfitte di fila, il dente avvelenato ed una gran voglia di riscatto. Sarà meglio per noi, non fare molto affidamento sul trend negativo e, dopo averla vista vincere alla grande (4-1) col Pontedera.
Dalle ultime notizie sembra che non sarà della partita un fenomeno come Alessandro Lombardi che, allo stato dell’arte, è l’unico tra titolari a non essere mai stato sostituito in questo torneo e mai in discussione lo scorso anno. Finora ha saltato un solo incontro, il primo con la Lucchese per una squalifica rimediata con le 2 ammonizioni rimediate nei playout con Fano, lo scorso campionato. È una mezzala di ritmo e visione di gioco che Canzi e molti di bianchi conoscono molto bene visto che, ha fatto la spola tra le primavere della Juventus e del Cagliari dello stesso Canzi prima di approdare da assoluto protagonista all’Imolese. Lo scorso anno ha timbrato 37 presenze, compresi i play out, segnando 2 reti, saltando 3 partite solo per infortunio. Come detto in questa stagione la squadra è stata rovesciata come un pedalino, ma lui è nei fatti l’unico punto fermo su cui l’Imolese ha inteso ricostruire la sua voglia di… Playoff.
Davvero un grave perdita per l’Imolese e lo spettacolo se non dovesse esserci.
Alessandro Lombardi, che ha rimediato una distorsione alla caviglia destra, verrà valutato nell’allenamento di oggi, mentre è già certo che Rossi, Torrasi, Santopadre, Rinaldi e De Sarlo salteranno la trasferta di Olbia per problemi fisici.
Dunque i sei (considerando anche Alessandro Lombardi) non saliranno sul pullman che partirà dal Bacchilega alla volta di Livorno e del Traghetto per Olbia.

Buona partita a tutti,
Tore Zappadu