Una cosa è certa il Gubbio di Braglia, di questo inizio anno, ha perso molte delle sue certezze.
I 6 punti conquistati nelle ultime 10 gare, le 6 sconfitte, i 3 sofferti pareggi e la “fortunosa” vittoria di Rimini (0-1) in una gara in cui gli umbri, in pratica non hanno mai tirato nella porta avversaria, ma succede che al 10′ della ripresa Allievi, cercando un dribbling di troppo al limite della sua area, incespica e lascia la sfera ad Arena, che con freddezza batte Zaccagno, testimoniano l’inceppamento di quel motore che, all’andata aveva vinto e deliziato nelle prestazioni e nei punteggi i suoi sostenitori.
Perché al Gubbio di oggi ed al suo vate Braglia non fanno difetto solo i risultati, ma come detto soprattutto le certezze.
Pochi punti fermi (Arena, Bulevardi, Vazquez su tutti), continui cambi di modulo con assetto variabile (3-4-3) con o senza trequartista, infine il posizionamento con i 4 in difesa, sempre praticato del girone di andata, ma con i 3 centrocampisti, il trequartista  (Arena) e i due davanti (Vazquez e Spina o Di Stefano), per praticare quel “rombo” che, comunque, nelle ultime due gare in casa con Fiorenzuola ed in trasferta ad Imola, ha consentito di conquistare due pareggi meritati.
In casa i rossoblu non vincono dal 17 dicembre (1-0 con Pontedera), con un gol di Toscano che conclude uno schema su piazzato con Arena che dal lato destro dell’area fine il calcio verso il “mucchio” in zona porta, servendo invece un isolatissimo Toscano lasciato colpevolmente solo al di fuori dell’area che con un preciso ed angolato destro conquista i 3 punti.
Va anche detto che probabilmente, nell’ultima in casa con Fiorenzuola, al Gubbio è stato annullato un gol regolare (nella foto), quando sulla corta respinta del portiere Battaiola nel tiro di Vazquez, Davide Arras con un rapace tapin mette in rete, ma l’arbitro annulla per fuorigioco, davvero molto dubbio.

Insomma sulla crisi del Gubbio c’è poco, molto poco da fare affidamento.
Sarà una partita aperta ad ogni  risultato.
Per quanto ci riguarda meglio porre rimedio alle nostre partenze “trilling”, alle quali non sempre abbiamo saputo porre rimedio.
Giusto per non dimenticare gli avvii ad handicap sintetizziamolo soltanto i più recenti: con Torres gol subito all’8’; con Entella al 27’; a Siena al 1’; Vis Pesaro al 26’; Fermana al 25’; Pontedera al 2’; Alessandria al 26’; Montevarchi al 24’ e, per amor di “sintesi” fermiamo la litania dei dolori da “primi minuti”.
Davide Arras non è l’unico importante ex di questa gara. Visto che per noi gioca, e come se gioca, Danielinho Ragatzu che, 12 anni fa, dopo aver esordito e giocato in serie A nel SUO Cagliari (32 ticket-presenza, ma appena 949’, come dire 10 partite e mezza, nelle quali ha segnato 4 gol, ossia 1 gol ogni 2,5 partite… la stessa media che sta mantenendo ad Olbia) viene “spedito” a “svernare” sempre in maglia rossoblu, ma proprio a Gubbio, dove giocherà in serie B, senza infamia e senza lode, con 28 presenze  ed 1 solo gol ed 1 assist, in suo omaggio ed in nostro augurio, ripubblichiamo quella istantanea del suo destro che calcia il pallone in rete:

Buon divertimento a Tutti e auguriamoci il Sorriso Sempre più Bianco,
Tore Zappadu