la FERMANA

Dopo la crisi societaria del 2013, la mancata ammissione al campionato di serie D e la successiva fusione con il Montegranaro che, in tre anni, permette alla “nuova” Fermana Football Club la promozione in Serie C, il club marchigiano ha ripreso il suo cammino storico in terza categoria. Dal 2017-18 è di fatto un punto “Fermo” del girone B, dove nel 2018-19 classificandosi 10° ha disputato i playoff seppur eliminata al primo turno dal Monza per 2-0.
La strategia societaria, sin dall’avvio di questo nuovo quinquennio in serie C è stata quella di “garantirsi” uno zoccolo duro di calciatori con comprovata esperienza di categoria.
È così che Ginestra, in porta, Scrosta, Sperotto, Urbinati e Cognini in mezzo al campo offrono con continuità, quel tasso di qualità e quantità necessario al mantenimento della Categoria. Con loro un folto stuolo di “after” acquisiti nel calciomercato estivo: Moschin (Pro Vercelli), Marchi (Vis Pesaro), Bolsius (Den Bosch), Corinus (AC Ajaccio), Bugaro (Pineto), Boateng (Ternana), Nardella (Audace Cerignola), Medori (svincolato), Capece (svincolato), Corinus (svincolato), Trezza (Padova), Mbaye (svincolato), Rigen (svincolato), Blondett e Frediani (Alessandria).
Accanto ai “senatori” un gruppo, seppur risicato, di under di gran talento e di interessanti prospettive: Alagna (Ascoli), Nepi (Fano), Rodio (Pro Vercelli) e su tutti, la rivelazione di questo inizio di campionato la punta Orazio Pannitteri 22enne catanese che, partito in sordina ad inizio stagione, ha conquistato mister e pubblico diventando davvero un cardine insostituibile per mister Giancarlo Riolfo che dopo la “disfatta” casalinga con lo 0-4 del Modena, ha sostituito Maurizio Domizi che lasciò il suo incarico dopo 4 gare, 1 solo punto conquistato e l’ultimo posto in classifica con 3 gol all’attivo e 9 subiti.
La Fermana di Riolfo si schiera con un 3-4-2-1, con Blondet (Urbinati) a guidare la difesa terzini a piedi invertiti, e soprattutto lì davanti i due (Frediani e Pannitteri) a sostegno della punta di turno (Cognini, Marchi o il Nepi, in forma smagliante di questi tempi) liberi di muoversi continuamente per non dare punti di riferimento. A centro campo l’unico Mbaye Malick è stato finora l’unico sempre presente ma che, squalificato per 2 giornate, salterà giusto la partita del Nespoli. Con Mordini o lo stesso Urbinati chiamati a sostituire Mbaye, dovrebbero completare il reparto Rossoni, Graziano e Rodio.
La Fermana, così come l’Olbia, soffre della sindrome da… trasferta, visto che ad oggi, assieme alla Viterbese (ultima in classifica) è quella che ha ottenuto meno punti (3 soltanto) fuori dalle mura amiche. Ha vinto una volta e perso le altre 7, ha segnato 6 gol e ne ha subito 16. C’è da dire che l’importante vittoria nel derby dell’Adriatico con Ancona, per 2-1 con reti di Pannitteri, da attaccante di razza su assist di Cognini, e Frediani lanciato in rete con un servizio impeccabile di uno strepitoso Pannitteri, ha interrotto una astinenza che durava da un anno.
Per l’esattezza da 363 giorni, vale a dire dalla impresa contro Imolese, quando il 25 ottobre 2020 i ragazzi di Antonioli, allenatore della Fermana, vinsero in 10 contro 11, per espulsione per doppio giallo di Manetta al 21’ con conseguente assegnazione di un penalty che Ginestra parò su Polidori, e con rete decisiva di Boateng con un tocco di sinistro su corner calciato da Grossi nei primi minuti della ripresa.
Quella fu l’unica vittoria esterna lo scorso anno e quella di Ancona resta l’unica vittoria, in questa stagione.
Eppure, un po’ com’è accaduto all’Olbia, questi risultati negativi, non dicono tutta la verità. Perché in alcuni casi (uno su tutti a Pescara) la Fermana non meritava assolutamente di perdere. In quel caso, in un primo tempo dominato dai canarini che hanno costruito 5 nitide palle gol 3 con Pannitteri e due con Nepi, il Pescara che, solo con Ferrari aveva impensierito Ginestra con un colpo di testa salvato di piede da Ginestra, chiude in vantaggio la prima parte della gara grazie ad un rigore, dubbio concesso dall’arbitro.
Nella ripresa un esperto Pescara raddoppia con uno spettacolare gesto tecnico di De Marchi che riceva un lob dalla sinistra da Memushaj e con 3 pregevoli tocchi: stop, sombrero su Alagna e destro a mezz’altezza imparabile per Ginestra. Tre minuti dopo la Fermana riapre l’incontro con un rigore realizzato da Nepi e pur mantenendo il pallino del gioco non riuscirà a ribaltare la gara con un Pescara bravo a contenere gli avversari e agire sempre in contropiede.

Con un’età media di 27,7 è di fatto la quarta squadra più “anziana” ed esperta del girone, solo Modena, Reggina e Siena la superano in…. Longevità della rosa.
Anche se mister Riolfo, proprio contro il Siena, nel pareggio casalingo dell’ottava giornata per 1-1, ha battuto il record di “anzianità” media tra tutti i giocatori scesi in campo, comprese le sostituzioni: 30,5 anni di media contro 29,2 del Siena.
Sia contro il Siena, Montevarchi e Carrarese la Fermana ha schierato formazioni iniziali senza alcun giovane. Con Domizi, nelle prime 4 partite solo Nepi due volte, Alagna, Pannitteri e Rovagli in un’occasione sono partiti da titolari, collezionando minutaggi abbastanza limitati. Da questo punto di vista, Riolfo ha davvero cambiato registro e così Alagna (2002), Rodio (2001), Pannitteri (1999) e Nepi (2000) sono sempre più protagonisti da titolari, spesso tutti assieme, nelle partite dei gialloblu.

Non è un caso se proprio Alessio Nepi, con 13 ticket, 4 reti nei 594’ giocati, e Orazio Pannitteri (14 presenze, anche lui 4 reti più 3 assist negli 810’ giocati) siano i migliori realizzatori di una squadra che, come detto, segna comunque poco.
Le 6 reti, in 8 gare fuori casa, sono frutto di:
-2 rigori (Nepi a Pescara e Marchi a Teramo);
1 rete- un’azione insistita ad Ancona, quando su un tiro dalla distanza di Bolsius, viene deviato dal portiere avversario, ma Cognini evita il corner e serve l’accorrente Pannitteri che in scivolata manda in rete;
1 rete- sempre ad Ancona, una veloce incursione sulla destra di Pannitteri che, dribbla una lunga sequela di avversari, arriva sul fondo e confeziona per Frediani la palla gol dell’unica vittoria in trasferta;
1 rete- a Teramo: stavolta Frediani con un bon inserimento centrale confeziona un bella palla per Nepi che dal centro dell’area non sbaglia;
1 rete- infine a Reggio un rinvio lungo di Frediani viene “domato” da Pannitteri che, sull’uscita sconsiderata di Perruchini (portiere amaranto), tocca per Nepi che di fatto segna a porta sguarnita.
Frediani, Pannitteri e Nepi… tre avversari da vigilare con il massimo di attenzione.
Per quel riguarda le 16 reti subite in trasferta, questa la casistica:
3 rigori- (Vis Pesaro, Pescara, Ancona), Ginestra ne ha parato uno a Zamparo della Reggiana;
2 reti- su azioni susseguenti a calci da fermo; piazzato a Cesena (Mulè); Libuti a Reggio di Testa sul corner;
3 reti- su tiri dalla distanza: Bulevardi del Gubbio, dalla fascia sinistra, con destro a giro da 25 metri; Gucci (Vis Pesaro) che sul palo colpito da Astrologo colpisce con un tapin vincente; a Teramo, Mungo dalla lunetta dell’area, destro potente e imprendibile;
3 reti- sul mancato schema del fuorigioco: a Teramo, Rosso scatta bene oltre la difesa e si presenta troppo facilmente davanti a Ginestra; a Cesena, prima Bortolussi parte prima che “scatti” la linea difensiva del fuorigioco e arrivato davanti a Ginestra lo salta ed appoggia in rete; anche Caturano beffa il fuorigioco Fermano e nel finale cala il poker per il suo Cesena per il 4-0 finale.
3 reti- su cross invitanti dalle fasce: il gol di De Marchi a Pescara di cui abbiamo scritto sopra; a Cesena Bortolussi segna il primo gol del poker, avventandosi in area sul filtrante di Favale dalla sinistra; a Reggio Lanini, lasciato libero all’altezza del penalty, raccoglie l’invito dall’out di destra di Luciani e supera Ginestra;
2 reti- dall’area piccola, una nella sconfitta a Carrara quando Tunjov, nella zona del palo di destro calcia il pallone che supera Ginestra, anche grazie alla deviazione di Mbaye; infine a Teramo quando Viero incontrastato in area, fa quel che vuole ed infila indisturbato il sette di Ginestra.
Buona partita a tutti,
Tore Zappadu.