Olbia-Lucchese 0-1

Olbia: Van der Want, Pinna, Bellodi, Pisano, Cotali; Gemmi, Vallocchia (89’ Maffei), Caligara (60’ Biancu) , Peralta; Ragatzu, Ceter (60’ Ogunseye); a disp.: Romboli, Marson, Pitzalis, Dalla Bernardina, Iotti, Muroni; all. Filippi
Lucchese: Falcone; Martinelli, Lombardo, Greselin (9’ Provenzano), Sorrentino (77’ Di Nardo), Bernardini, Santovito, De Vito, Bortolussi (66’ Isufaj ), Mauri (77’ Strechie), Zanini; a disp.: Aiolfi, Palmese, Fazzi, De Feo; all. Langella.
Arbitro: Cudini di Fermo
Reti: 29’ Sorrentino
Note: al  2’ Greselin, resta a terra per quasi 8’, e viene portato in barella fuori del campo di gioco, sostituito da Provenzano, in seguito ad uno scontro, con Ceter, su mischia nell’area Lucchese conseguente ad un piazzato sul quale intervengono diversi di giocatori tra i quali Greselin ha, purtroppo, la peggio; corner 10-2 per Olbia; Amm.: Santovito e Mauri. Rec.: +7’/+4’.

Uno scherzo d’Aprile anticipato.

La Lucchese porta via 3 punti dal Nespoli, non certo perché abbia vinto, ma perché in una gara strampalata è l’Olbia, e solo lei ad aver perso. Per chiarire il concetto, è abbastanza difficile pensare che, per arrivare ai 3 punti, si possa fare di “peggio” di quel che ha fatto oggi  la Lucchese. Davvero una delusione i toscani che debbono dire grazie ad un regalo da “principiante” di Pisano, manco a dirlo il più blasonato ed esperto tra tutti i giocatori in campo. Un regalo !confezionato”, al suo diretto avversario Sorrentino, in due fasi. La prima è quando Pisano gli regala il pallone: con lo svarione difensivo che, in tutta onestà ci ha fatto smoccolare e rimpiangere per l’assenza di Iotti.

Pisano arriva con molto anticipo sul pallone ma subito dopo lo consegna… a Sorrentino

Come si nota nel fotogramma, il comunque sempre grande “Bombetta” ha sul suo sinistro (che non è proprio il suo piede migliore) e nel suo anticipo (in questo è ancora efficace) tutte le possibilità di non omaggiare (come invece avviene) Sorrentino con un “moscio” e errato rinvio che consegna, al centravanti (che lo stesso Pisano si perde al momento della conclusione in rete, dell’azione offensiva) la palla per l’avvio di un’azione d’attacco  corale (Bortolussi-Santovito e ancora Sorrentino) che ci punisce oltre ogni decenza.

La Lucchese passa all’incasso e, senza infamia ma anche senza alcuna lode, si gode, sul campo, una ulteriore boccata d’ossigeno per affrontare, questo si che glielo auguriamo, una battaglia da vincere in maniera ben più convincente fuori del campo. Ma, lo ribadiamo con stizza ma con convinzione, nei 111’ di questa partita, i rossoneri non sono mai esistiti, arroccandosi in una difesa strenua del vantaggio per tutti i 72’ successivi al vantaggio miracolato.

Ed ecco il punto.

Quale può essere la motivazione per cui, contro una Lucchese che schiera due centravanti (Sorrentino e Bortolussi entrambi alti 181 centimetri) schieriamo, come soluzione di ripiego, il più piccolo dei nostri Pisano 171 centimetri, lasciando in panchina Iotti 190cm e, perché non dirlo, mancino naturale, o Dalla Bernardina 187cm che, nella gara vittoriosa di Pistoiese, si era comportato piuttosto bene.
Abbastanza “originale” anche la scelta di un centrocampo così “mancino centrico” (Vallocchia, Peralta, Caligara), con Gemmi (unico destrorso) che pur non cavandosela male, a nostro avviso, ha sul pedigree molto meno “peso d’esperienza” di Muroni.
Non a caso quando è subentrato Biancu abbiamo pressato e crossato meglio.
Ma come si fa (?) ad avere una ed una sola direzione di marcia sui calci da fermo (tutti  i corner e tutti i piazzati) sempre ad un mancino, indifferentemente da quale lato del rettangolo di gioco venga battuto. Ne abbiamo calciati 18 in totale e, solo due volte, il sinistro di Caligara, calciato dall’angolo destro, ed il destro di Ragatzu calciato dal limite dell’area di sinistra, abbiamo fatto vedere i sorci verdi a Falcone. Infine, nel finale, forse sarebbe stato opportuno ricompattare il tandem dei “2Mori” (Ceter e Ogunseye), vista la grandissima pressione e la miriade di cross alti che si tentava di fare, nella fase finale del match. Ci sarebbero stati utili, eccome, tutti e due assieme.
Comunque tutto ciò detto, questa sconfitta grida vendetta al cospetto del “dio pallone” e, nel loro insieme, i nostri ragazzi non meritavano questa tegola che, comunque, conferma due delle tante maledizioni che ci accompagnano in questa stagione: la prima delle quali dice che, dopo esser partiti alla grande con due vittorie nelle prime due gare di campionato, non siamo più stati in grado di ripeterci e di vincerne mai più due di fila; la seconda è che continua la malasorte della Lucchese al Nespoli,  è da 42 anni che non vinciamo in casa contro i toscani.
Adesso per noi le cose si complicano, perché se la Procura Federale, il 18 aprile dovesse decidere di restituire pochi o molti punti, della precedente penalizzazione, alla Lucchese così come ha fatto questa settimana col Cuneo, si riaprirebbe lo spettro (baratro) dei playout anche per noi.
A conti fatti ci servono almeno 6 punti per non riprecipitare nel tunnel della “paura”.
A ben vedere, non è male che le prossime gare (Siena e Juventus) le giochiamo entrambe in trasferta, dove oggettivamente ci siamo sempre espressi meglio e, a quanto racconta la giornata odierna, proprio le due squadre “bianconere” che andremo ad affrontare, hanno il morale ben più sotto delle nostre “ginocchia”, per come gli è andata male tra le mura amiche in questa 32ma giornata.
Per chiudere i conti con questo sabato non possiamo non ringraziarvi comunque, Ragazzi, perché la vostra volontà, il vostro cuore e il vostro attaccamento alla maglia sono stati encomiabili. Non avete vinto, ma siete stati caratterialmente straordinari e, per questo, ancora più forti della immeritata sconfitta.
E questo non è poco per chi vi segue, nonostante tutto ed al di là dei cosiddetti “scioperi” del tifo.

A questo riguardo, non possiamo non segnalare che Oggi hanno sicuramente Vinto, soprattutto e sopra Tutti quelle tre dozzine di tifosi lucchesi che hanno sostenuto i loro beniamini, senza alcuna soluzione di continuità, lasciando fuori del campo tutta la “rabbia” contro la dirigenza societaria. Questo è il motivo per cui ho pensato di omaggiare la “Loro Vittoria” postando nel titolo il fotogramma che li ritrae festanti alla fine della gara.

Ad Majora Ragazzi, nunc et semper OléOlbiaOlé

Simprie.