LO STORICO DERBY DELLA SARDEGNA ORIENTALE

Le due ultime volte (in campionati nazionali) non fu certo esaltante, quantomeno per noi. Siamo in serie C2 nel 2007-08, la prima la giochiamo al Nespoli, manco a dirlo il 1 novembre 2007. Giornata di pioggia, campo pesantissimo, derby all’arma bianca. Sulla panchina dei verdazzurri siede Sergio Bagatti, olbiese doc, sulla nostra Ferrario che per alcune, disgraziate, settimane sostituirà Pochesci, in attesa del salto di qualità con Puccica. Partiamo bene, e nonostante la verve ed il primo gol di Oliveira, fino ad un quarto d’ora dalla fine conducevamo per 2-1. Poi il belga-brasileiro di Muravera si scatena, e, complice qualche errore difensivo prima su rigore e poi su una ripartenza dopo un errato stop di petto di Cirina, ci trafigge per un meritato quanto clamoroso 2-3. Al ritorno, se possibile andò persino peggio. Perché l’Olbia giocava bene, meritava punti ed applausi in ogni campo; per cui una folta delegazione di noi arrivò a Nuoro nella convinzione di portare a casa risultato e prestazione. Finì 4-1 per loro, con ancora una doppietta di Lulù Oliveira. In quella Nuorese giocavano Steri, Masia, Manis, Padula, Longobardi. Palazzo, tutta gente che ha fatto bene in entrambe le sponde della fascia “orientale” sarda. C’era, già da allora, un giovanissimo Cappai che, domenica, guiderà la truppa di Bacci nel tentativo di rinverdire i fasti di quel recente passato.

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OL1932-33

Nelle due foto due istantene storiche della Nuorese ed Olbia (maglia rossonera) primi anni trenta

Anche in Eccellenza sarda, campionati 2010-11 e 2011-12, abbiamo incrociato i guantoni, vincendo due volte sempre in trasferta e pareggiando in casa. Di sicuro questo di domenica non è un derby qualunque.  Quello che andremo a vivere sarà il derby numero 57 in competizioni ufficiali. Dal lontano ’33 ad oggi le due squadre si sono incrociate 48 volte in campionati di vario livello ed 8 in coppa Italia. Ad oggi lo score è il seguente:  24 vittorie bianche, 11 pareggi e 13 vittorie nugoresi, con 64 gol a 49 per l’Olbia. Tutto questo in campionati regolari, mentre nei  6 confronti di coppa Italia registriamo 3 vittorie olbiesi, 2 pari ed una vittoria verdazzurra.
Fin qui i numeri, ma a dire il vero la storia ci racconta anche altro.
Il primo confronto, vinto dai barbaricini per 2-0 viene disputato il 18 febbraio del ’34. Questo il tabellino:
NUORO-TERRANOVA 2-0 (1-0)
NUORO: Rollo, Ledda, Pisano, Guazzini, Passamonti, Asquer III, Mocci, Bartolozzi, Asquer II, Pischedda, Offeddu.
TERRANOVA: Del Gatto, Bianco, Benedetti, Degortes I, Cocciu, Degortes II, Picciaredda III, Sisti, Piras, Spano, Manunta.
ARBITRO: De Stefani di Sassari.
GOL: 35’ Asquer II, 55’ Mocci.
Al ritorno ribaltammo il 2-0, ma a tavolino visto che, per questioni economiche, i nostri avversari non si presentarono al campo Casalini di Terranova e la partita non si disputò.
All’epoca loro, che erano  nati nel 1930, si chiamavano Nuoro e noi, già quasi trentenni, avevamo preso il nome della cittadina di allora eliminando però la specifica di Pausania. Quella di cambiare denominazione (soprattutto nel periodo fascista) sarà una costante di tutte le squadre. Per questo quando ci rincontriamo per il campionato sardo di prima divisione girone B nel 1939 loro si chiamavano Corsica Nuoro (chissà poi perché?), noi eravamo ancora per un po’ la GIL Terranova. Quel campionato alla fine lo vincemmo noi e, dopo aver eliminato proprio la Corsica Nuoro in semifinale per 1-0 con gol dell’ex di turno, il nostro grande centrattacco Flavio Piras, chiudemmo i conti con il Monteponi a Cagliari nella finalissima stravinta dai nostri  per 6-0.
E finimmo in serie C.
Da allora con la Nuorese abbiamo fatto i conti “sportivi” abbastanza di frequente, cominciando subito nelle ripartenze (per entrambe le squadre) degli anni ’50.  Nel girone unico della prima divisione sarda cominciammo male con un 4-0 rimediato a Nuoro (reti di Sanna, Fiori, Rizzi e Mele) rifacendoci al ritorno con uguale punteggio a nostro vantaggio (tripletta di Paoli e poker con Garrucciu). L’anno dopo noi vincemmo  a mani basse il campionato che ci portò alla promozione in serie d (loro arrivarono terzi ad 11 punti di distacco); con la squadra allenata da Colaussi vincemmo infatti per 2-1 al quadrivio e 5-1 a comunale, in questa occasione il quinto gol lo segnò il grande Gustavo Giagnoni.
Nel campionato 1984-85 ci incontriamo per la prima volta in serie C. A Nuoro pareggiamo 0-0, in casa vinciamo con un gol di Pavani. Con loro giocavano gli olbiesi Leggieri e Brundu. Come ricordato all’inizio gli ultimi confronti sono quelli disputati nei campionati di C del 2006-07 (dove la fece da padrone il fattore casalingo, 1-0 per noi all’andata con rete di Gilardi e 1-0 per loro con rete, manco a dirlo, di Lulù Oliveira al ritorno). Infine la doppietta nuorese nella stagione successiva di cui abbiamo parlato per la punta all’inizio di questo resoconto.
Ma scrivere di Olbia-Nuorese senza ricordare zio Palleddu Degortes sarebbe una bestemmia. Il grande condottiero olbiese, dopo averci strabordato dalla promozione/serie D/serie C, agli albori degli anni settanta inizia alla grande, con la immediata promozione in D, il suo quadriennio sulla panchina della Nuorese, periodo nel quale assieme a tanti atleti di prestigio, contribuì al lancio su grande scala di un 17enne di talento indubbio che da quella stagione (73-74) e dai suoi 11 gol in 25 gare partì per una carriera strepitosa: Pietro Paolo Virdis, il suo nome.
Olbia-Nuorese è anche questo.
Tore ZAPPADU