Bomba carta contro il pullman dell’Olbia:
nell’hotel che la ospita,
croci celtiche e svastiche

Grosseto, 3 SET- (Ansa) – Una bomba carta è esplosa la notte scorsa, intorno alle 3, davanti all’Hotel Airone a Grosseto che ospita i giocatori dell’Olbia che questa sera giocherà contro il Gavorrano (Grosseto) allo stadio Zecchini di Grosseto: il debutto in casa in serie C. La bomba carta è stata lanciata vicino al pullman della squadra. L’esplosione ha lasciato dei segni sulla facciata dell’albergo e danneggiato alcune mattonelle esterne. In quel punto sono state trovate anche delle scritte con croci celtiche e svastiche. I carabinieri e la Digos che stanno visionando le immagini telecamere di videosorveglianza. La pista ritenuta più probabile è quella di una possibile ritorsione dei tifosi del Grosseto che con l’Olbia ritengono di avere un conto in sospeso da quando, nel 2016, la squadra biancorossa fu sconfitta per 2 a 1 in semifinale playoff perdendo l’occasione di andare in Lega pro.

Che il dio del pallone, vi stramaledica. Ancora non l’avete capito, ancora pensate di essere necessari, indispensabili e utili alla vita ed alla storia del calcio? Ancora, davvero pensate che una sana competizione agonistica, un evento di così alta umanità come lo sport ed in calcio in particolare, debba essere lordato dal vostro odio per il “nemico”, dalle vostre bestemmie umane contro le altrui bandiere, contro le altrui passioni, contro l’altrui dignità?
I vostri atti irresponsabili, vigliacchi e all’ombra dell’anonimato, sono quanto di più infame e bastardo possiate fare per affossare quel che di bello e “divino” c’è nella competizione sportiva tra ragazzi che, con sano agonismo e lealtà, si battono per superarsi nell’agone sportivo.

In tutti questi anni ho letto, sentito e visto tanti “sproloqui” sulla cosiddetta “culturaUltras di ogni latitudine e di ogni colore. Bene, se questo tipo di “assalti” è il meglio che sapete proporre, non posso che augurarvi: una “diarrea perenne”, ogni volta che prendete un bastone, un coltello, una bottiglia rotta per far male al “nemico”.
E quando, come avantieri notte, vi va di farlo con bombe che possono fare ancora più male e che mirano a ferire non solo il corpo, ma anche l’anima di ragazzi che desiderano solo GIOCARE al pallone per provare ad essere semplicemente più bravi di altri ragazzi, non posso che difendermi augurandovi, appunto, una stramaledizione divina.

Tore Zappadu