Alessandro Marino, presidente dell’Olbia, in conferenza stampa ha analizzato le nuove regole adottate dalla Lega Pro a partire dal prossimo campionato in merito ai giovani:

“È stata intrapresa una strada che non mi aspettavo, con un netto ribaltamento di quelli che sino ad oggi sono stati gli obiettivi condivisi della categoria. Si è deciso da una parte di non porre limiti al tesseramento dei giocatori over e dall’altra di mettere un tetto minimo di tre e un tetto massimo di cinque giocatori under incentivabili. È chiaro che con questa decisione la Lega non fa altro che indicare ai club la possibilità di scegliere tra due strategie opposte. La conseguenza, dal mio punto di vista, è che assisteremo a una spaccatura sempre più netta all’interno del campionato, ancora più di quest’anno che, per ragioni di natura differente, ci ha visto lottare contro squadre costruite per giocare la Serie B. Mi aspetto di vedere da una parte circa un terzo delle squadre che investirà per lottare per le prime posizioni e dall’altra un grande gruppo di club che continueranno a sposare la mission di categoria. All’interno di questo scenario, l’Olbia punterà con decisione sulla di valorizzazione dei giovani. Il nostro obiettivo sarà anzitutto eccellere in quello che sappiamo fare meglio e provare a essere la migliore squadra tra quelle che adotteranno la nostra medesima strategia. Posso dire comunque che vedremo sicuramente un’Olbia con meno giovani e più giocatori di esperienza in rosa e in campo perché le nuove regole ce lo consentono, ma anche con qualche innesto dal settore giovanile che quest’anno ha iniziato a raccogliere i primi frutti. Ho chiesto al mister di valutare attentamente ciò che abbiamo in casa, l’idea è quella di aggregare in rosa in pianta stabile tre ragazzi del gruppo che con la Berretti ha centrato i playoff”. Quindi una puntualizzazione ancor più dirimente: “Questi sono i programmi attuali, ciò non toglie però che se domani dovesse arrivare qualcuno pronto a investire per puntare al salto di categoria io sono pronto a cedere la Società”. 

Detto che, personalmente, sono molto d’accordo con alcune sue perplessità, provo a valutare anche l’insieme delle ricadute che queste norme possono avere sul nostro futuro prossimo.
Di sicuro, lo ha chiarito bene il Presidente, dovrà cambiare la nostra “missione” agonistica. In questi tre anni siamo stati i più attenti all’utilizzazione e valorizzazione dei giovani, ricevendo oltre ai tanti (meritati) attestati di stima anche non irrilevanti contributi federali sul “minutaggio”.
A leggere bene la “ratio” del Regolamento, credo di non sbagliare se dico che di fatto, come naturale conseguenza, segnano la fine dell’esperienza delle “seconde squadre” (prototipo JuventusU23) nei nostri campionati. Sarebbe piuttosto strano, infatti,  che queste regole limitative (massimo di 6 giovani in prestito da squadre di serie A e B, nella Lista Temporanea) valessero solo per le società storiche di serie C, che utilizzino Under  a titolo di cessione o trasferimento dalla A o dalla B, e non per le seconde squadre di A o B che chiedessero di partecipare con le loro U23 al campionato di serie C in cui, tra l’altro per potervi partecipare, dovrebbero “dirottare” anche troppi Over del loro organico nella seconda squadra. Per questo sono convinto che, per qualche tempo, non ci sarà più alcuna U23 iscritta alla Serie C.

Ma, veniamo a noi.
A ben vedere, qualche risultato positivo, soprattutto se “sfruttato” da subito l’Olbia dei giovani potrebbe averlo. Partendo dal fatto che, nella stagione 2019-2020, il limite “divisorio” tra le generazioni diventa il 1998, la nostra squadra (ripeto la più giovane di tutta la C) ha attualmente in organico 9 Under: i due portieri Marson e Romboli; poi Bellodi, Pennington, Biancu, Pitzalis, Caligara, Maffei, Dalla Bernardina più… l’ultimo arrivato  (tutto nostro) Belloni. La più parte, non tutti, di questi ricadono nella “condizione limitativa” essendo in “cessione o prestito” dal Cagliari e non solo.
Comunque sia è chiaro che, a differenza di quasi TUTTE le altre squadre, Noi partiamo avvantaggiati, quantomeno se volessimo puntare a qualcosa di… sostanzioso.
Faccio solo un esempio: A parità di rosa (cioè se decidessimo di puntare solo su 6 di questi “prestiti”) avremmo da rinunciare soltanto a 3 di loro e, per  quanto dolorosa, la scelta sarebbe comunque meno problematica che dover puntare su 6 giovani del tutto sconosciuti o “senza esperienza” del campionato. Va anche detto che, è vero che per il minutaggio (le risorse) sarà conteggiato al massimo soltanto su 4 prestazioni a partita, ma Filippi può tranquillamente decidere di farli giocare tutti e 6, facendo sempre e comunque il pieno del punteggio a disposizione per la graduatoria di merito. Per capirci, in questa stagione appena terminata, in squadra di questi Under di domani (>1998) non ne abbiamo schierato mai più di 4 tutti assieme (Marson-Bellodi-Biancu-Pennington il poker più gettonato)… insomma noi non dobbiamo fare “rivoluzioni” pindariche per costruirci una batteria  di “Nuovi Under” che sia di valore e, per di più, affidabile. Ricordo anche che il Regolamento ovviamente consente di inserire, senza alcun limite anche i giocatori delle NOSTRE giovanili che, dopo tre anni di esperienza, sembra in grado di fornire materia prima di tutto rispetto.

Il discorso fatto sugli Under ha, per noi, la stessa valenza anche sui Nostri Over, basti pensare che i prossimi “nuovi” arrivati, su questa colonna della Lista, si chiamano: Pinna, Cotali, Vallocchia, Ceter, Peralta e Gemmi. Insomma Presidente, capisco le sue perplessità, ma probabilmente, l’Olbia è, allo stato dell’arte, la più attrezzata al superamento di questi ostacoli. Ed è tutto merito del Progetto che, con umiltà e costanza, Lei più di ogni altro ha saputo gestire dal momento in cui ha deciso di sposare, amare e tutelare la Nostra Maglia, la Nostra Storia,la NOSTRA OLBIA,
con affetto Tore Zappadu.


P.s.: ovviamente sono anche molto interessato ad un altro pezzo del suo pensiero: “Questi sono i programmi attuali, ciò non toglie però che se domani dovesse arrivare qualcuno pronto a investire per puntare al salto di categoria io sono pronto a cedere la Società”.
Ma di questo, avrò modo di parlarne fra qualche giorno…