Olbia-Fermana è una prima assoluta nella storia delle due squadre. L’Unione Sportiva Fermana è, quindi, di fatto la 372ª squadra che incontriamo nella lunga storia dei nostri 80 anni di campionati nazionali disputati, la 380ª in assoluto se aggiungiamo anche le 8 squadre (Banco Roma, Castel di Sangro, Celano, Cerveteri, Cisco Roma, Ischia, Rapallo e Ternana) incontrate solo in Coppa Italia.
Cionondimeno, gli “Incroci” tra noi non sono mancati. Ovviamente hanno nomi e cognomi ben definiti sia nel passato che nell’attualità: Luigi Fiorani, Mattia Mastrolilli, Giovanni Soro, Marco Testa, Claudio Labriola, Marco Manetta e, su tutti, Manuel Giandonato.
Il più lontano nel tempo è l’attaccante Luigi Fiorani, attaccante marchigiano, che arrivò ad Olbia nell’estate del 1971 alla corte di Lino De Petrillo, nella seconda stagione del grande allenatore pisano. Fiorani, nato nel 1946 a Treia in provincia di Macerata, arrivato dalla Ternana in serie B, dove fece 3 presenze, ad Olbia rimase solo per il girone di andata nel quale disputò 12 delle 19 gare complessive, segnando un gol nella vittoria contro Viterbese allenata da Giuseppe Banchetti.
Curiosamente, l’esordio del centravanti marchigiano avvenne proprio contro la Maceratese, nella gara dio esordio di quel campionato, disputata e persa nel campo neutro di Civitanova Marche, per 0-1 con rete del mancino venezuelano Bruno Nobili che, in quella stagione, nonostante la deludente quartultima posizione della sua squadra segnò 13 reti e, due anni dopo esordì col Cagliari in serie A.
Quell’Olbia di De Petrillo arrivò in 9ª posizione, la migliore in assoluto di tutti i nostri campionati in Serie C unica. All’epoca la vittoria valeva 2 punti e con 12 gare vinte, 14 pareggi e 12 sconfitte, conquistammo 38 punti il nostro massimo punteggio nelle stagioni con i 2 punti. Va anche ricordato che, se questi numeri venissero rapportati alle classifiche attuali, con i la vittoria a 3 punti, il risultato finale di 50 punti sarebbe sena alcun dubbio il Nostro vero record in serie C.

Tornando a Fiorani, va detto che lui fu uno dei protagonisti di quel piccolo miracolo finale in classifica, anche nel confrontarsi con molto onore con la concorrenza di attaccanti come Marongiu (10 reti quell’anno), Benesperi, Beccati, Guspini.
Luigi Fiorani, nella foto di quella magnifica squadra è il primo a sinistra in piedi subito dopo mister De Petrillo, dopo Olbia andò a giocare proprio a Fermo (21 presenze) ed a Civitanova Marche (17). Alla sua stagione calcistica, conclusa definitivamente con un brutto infortunio, frattura tibia e perone, ha fatto seguito anche il suo rientro definitivo a Treia, la sua città natale, situata nel territorio umbro-marchigiano in cui il 30 Ottobre del 2016 un terribile terremoto di magnitudo 6,5 ha seminato distruzione e morte: 41.000 sfollati, 388 feriti e 303 morti.
La Famiglia di Luigi ed Emilia Fiorani è, a distanza di 5 anni, ancora tra gli sfollati. Abbiamo avuto il piacere di sentirlo per salutarlo in questa occasione di confronto sportivo e ci ha salutato, ricordando con piacere ed e confermandoci che non manca molto alla ristrutturazione della sua abitazione. Glielo auguriamo con tutto il cuore, nella convinzione che i valori di fondo dello sport e del Calcio debbano essere il miglior viatico anche nella condivisione umana delle gioie e dei dolori, a cui la Vita ci chiama.

Ci siamo dilungati su quell’Olbia STRAORDINARIA e sulle vicende umane del “nostro” Luigi, ma Fiorani non fu l’unico intreccio tra Olbia e Fermo.
E non fu neppure l’unico attaccante perché le nostre due maglie sono state indossate anche da Mattia Mastrolilli, oristanese del 1978, con alle spalle una carriera sportiva di 16 anni, 362 gare disputate condite da 79 reti.
A ventanni appena compiuti dalle giovanili del Cagliari passa giusto  alla Fermana, in C1 dove si mette in bella mostra con 27 gare e 5 reti.
Nel suo peregrinare calcistico giocherà con Chievo, Empoli, Palermo, Pisa, Vis Pesaro, Acireale, Benevento prima di arrivare ad Olbia, agli inizi del 2006, per riprendere a giocare dopo la squalifica di un anno per doping a Benevento, alla 28ª giornata nello 0-0 di Montichiari, disputando complessivamente 6 gare nel finale di stagione 2005-06. Rimane ad Olbia anche nella stagione successiva, l’ultima di Mauro Putzu e di Sergio Bagatti in panchina, completando 23 presenze e 3 gol. Dopo Olbia passò alla Vibonese, sempre in C2 segnando 9 reti in 31 partite. Chiuse la carriera nel 2014 in Eccellenza col Siracusa (10 gare, 6 gol).

Di due anni più giovane di Mastrolilli, anche Giovanni Soro (nella foto con la maglia del Sopron-Ungherese) talentuoso e roccioso mediano di interdizione, “terranoesu” di origine controllata, dopo una prima esperienza col Cagliari in serie B (10 gare nel 2000-01) comincia la sua carriera calcistica a Fermo dove, nella stagione successiva 2002-03 in C1 timbrerà il foglio presenze per 10 volte.
L’anno successivo rientra nell’Olbia, guidata da Giancarlo Favarin, disputando le sue prime 13 gare delle 155 (con 8 gol) complessive che il nostro grandissimo Giovanni disputerà con la maglia della sua città. Giovanni ha completato la sua “stagione” calcistica con squadre come Calangianus, Nuorese, Tavolara, Lauras, Golfaranci ed altri club sardi, senza dimenticare la sua breve, ma significativa esperienza nel campionato nazionale Ungherese con il F.C. Sopron, prima di accasarsi all’Olbia.
Altro talento nostrano: Alessandro Farina, difensore olbiese di altissimo spessore, dopo l’esordio nel 1995 e le sei consecutive stagioni in maglia bianca, andò a giocare con la Fermana nella stagione 2002-03 in C1 disputando 65 gare sia in quella che nella successiva annata.
Alessandro Nel 2013-14, gestione Giorico, tornò ad Olbia per disputare il primo dei due campionati di serie D e completare con 7 stagioni, 133 gare complessivo il suo grandissimo apporto alla causa della sua Olbia.

Nella nostra C2, ai tempi del “fantastico” Puccica Team, ha militato anche Marco Testa, nella foto a destra, centrocampista di qualità e sostanza che, con noi in 2 stagioni dal 2007 al 2009 ha collezionate 55 gare e segnato 3 gol, partecipando da protagonista nella conquista dei playoff per la C1 persi nella doppia sfida con l’Alessandro di Luciano Foschi. Prima di approdare ad Olbia, Testa disputò un campionato in C1 nella stagione 2004-05 con la Fermana, collezionando 27 presenze ed 1 gol.
Di altri due nostri comuni alfieri (Claudio Labriola e Marco Manetta) abbiamo già parlato nel raccontare dei comuni Incroci con Vis Pesaro.
Per quel che concerne la Fermana, Claudio Labriola ci giocò in serie D, nella stagione 2013-14 disputando 29 partite con due gol all’attivo. Mentre Marco Manetta, proprio prima di arrivare alla Vis Pesaro, ha “stazionato” due stagioni (dal 2019 al giugno del 2021) con la Fermana sempre in serie C, totalizzando 51 prestazioni e segnando 2 gol.
Ultimo, ma non ultimo… Manuel Giandonato il nostro “metronomo” di centrocampo che con la maglia gialloblu della Fermana ha disputato la stagione 2018-19 in serie C, segnando 3 gol in 31 presenze complessivo. Oggi Giandonato è un tassello importantissimo della nostre alterne fortune in serie C e domenica, incontrerà i suoi vecchi compagni di casacca: dal portiere Ginestra, migliore in campo contro la Reggiana, ed anche più anziano di un anno rispetto al nostro Emerson, a tutti gli altri: Scrosta, Sperotto, Urbinati, Nepi e Cognigni.
Sarà un bel match, soprattutto per tutti loro. Nel trionfo della “amicizie e rivalità” che solo gli Incroci e gli Intrecci del Calcio riescono a proporre con tanto pathos, agonismo e sano… divertimento.
Tore Zappadu