ANCORA SORRISI BIANCOLBIESI
FOSCHI
OGUSENSEYE
PERALTA

Foggia e Lecco si giocheranno la finale dei Playoff 2022-23, per designare la quarta squadra per la Serie B.
Entrambe, negli scontri con Pescara e Cesena, hanno ribaltato il pronostico andando a vincere (entrambe ai rigori) fuori casa la sfida decisiva che assegnava i due posti per la finale che si giocherà nel doppio confronto del 13 giugno a Foggia ed il 18 a Lecco.
Meritatissima la vittoria del Foggia che, disputando una partita costantemente all’attacco, è stata in grado di recuperare il primo svantaggio (rete dopo 2’ di Cuppone per il Pescara) al 95’ con una stupenda azione innescata da Diego Peralta che dal fondo destra, scarica indietro per l’accorrente Garattoni che trova la testa di Robertone Ogunseye che con la consueta abilità di testa confeziona il tapin sulla linea di porta del pareggio di Rizzo.
Nitidi colori Biancolbiesi nella prodezza di Robertone Ogunseye che, dopo aver tenuto botta e reparto per tutta la partita, ha “ripetuto” in questa grandissima sfida vincente play off  per la B, quel che seppe fare con la maglia bianca, il 30mgiungno del 2020, nella notte di Gorgonzola contro la Giana quando sull’assist di Pennington si librò in aria e di testa mise in rete in pallone che decise la sfida playout a nostro vantaggio e decretò la salvezza della categoria per l’Olbia di Brevi.
Peccato per il suo rigore “sballato” oltre la traversa nella lotteria finale di questo bellissimo scontro Pescara-Foggia, ma il suo eccezionale  apporto, ieri come per tutta la stagione, nelle sue 45 gare complessive, compresi Coppa e Playoff, 14 gol segnati e 6 assist, sono in linea con la sua innata e conclamata natura di indiscutibile Bomber di Razza.

Diego Peralta, mezzala-tuttocampo, 27enne italo-argentino di Posadas, nella sua eccellente carriera, 201 gare di campionato disputate tra serie B, 50 presenze tra Pisa e Ternana, una brevissima esperienza nella serie B spagnola nel gennaio del 2018 e dalla stagione successiva 2018-19  il suo rientro in Italia.
Proprio nel gennaio del 2019 approda ad Olbia dopo che, nel girone di andata a Novara (7 presenze ed appena 250’ giocati) non era riuscito a riprendere il cammino consono alla sua indubbia classe. Alla sua seconda gara da titolare contro Carrarese, Peralta mette subito in chiaro le sue doti. Vincemmo per 3-1, questo lo stralcio del mio commento su di lui la domenica del 17 febbraio del 2019: al 36’ Danielinho ha messo dentro (nel gol del pareggio) un pallone al volo, a venti centimetri da terra,  sul quale Borra ha semplicemente dovuto inchinarsi. Un gol strepitoso da cineteca. E meravigliosa anche l’azione che lo ha propiziato, con l’assist finale di Peralta (superlativo, finché gli ha retto il fiato) calibrato al millimetro per il piede del nostro meraviglioso Esteta.
Con noi disputa 13 gare, dieci da titolare, talvolta in “competizione” con Biancu o Pennington. Segna anche due gol, importantissimi, perché ci consentono di vincere:
-A Gozzano (0-1 per noi) dove con un undici di sbarbatelli (22,5 anni l’età media) sbanchiamo Gozzano, vendicando il rovinoso 1-4 per loro dell’andata al Nespoli e, con il resoconto della gara che intitolo QUE BUEN EL NUESTRO DIEGO  descrivo al meglio che posso la prova dell’ancora 22enne mancino argentino: Abbiamo comandato il gioco ed abbiamo saputo batterli con le loro stesse armi, grazie soprattutto ad un ispirato Peralta che, dopo un bel duetto con Pennington, non ci pensa un secondo per fiondare contro Casadei un mancino al veleno, diventato imprendibile anche grazie alla deviazione di Emiliano. Un gol bellissimo, sicura consacrazione del talento dell’italo-argentino, con un nome (Diego) calcisticamente importante ed un borgo natio (Posadas) che probabilmente lo dava predestinato a diventare… uno di noi.”
-La seconda vittoria propiziata dal suo genio, fu quella di Pistoia (1-3 per noi) in cui su una punizione  a centrocampo che lui stesso si era procurato, segue gli sviluppi del piazzato “facendosi trovare col petto all’impatto perfetto con il rimpallo giusto, su precedente tiro respinto di Vallochia, che lo invola verso il suo secondo sigillo per la seconda vittoria esterna consecutiva che lo vede Protagonista Assoluto.
Oggi Diego Peralta si gode il traguardo di questa prima finale per la promozione in B, grazie ad una prova stupenda in cui, oggettivamente, è stato il migliore in campo segnando in maniera impeccabile anche il suo rigore nella “lotteria” finale che ha deciso la sfida.
Un poco più a nord dello Stivale, in quel di Cesena un’altra “vecchia gloria bianca”, Luciano Foschi sbanca il tavolo delle “chiacchiere da pronostico” e con il suo Lecco si porta a casa una finale sulla quale pochissimi erano disposti a credere.
Il Foschi Calciatore Biancolbiese, a 24 anni arrivò all’Olbia nella compagine di C2 guidata da Luigino Vallongo, disputando 37 gare con 5 gol all’attivo e, sempre in Bianco concluse la sua lunga carriera fatta di 380 presenze nelle serie C, comunque denominate, un esordio in B con la “sua” Lazio nel 1988, e una sola stagione in serie D, giusto con la maglia bianca in quel favoloso 2000-01, in cui prima da giocatore-allenatore (12 gare e 3 reti), poi solo da Mister ci condusse nella ritrovata C2, regalando a se stesso ed a tutti Noi lo scudetto della serie D.
L’anno successivo andò a Novara e vinse il campionato  conquistando la C1. Dopo tante peregrinazioni, tra cui Reggiana, Torres, Alessandria, Pordenone, Renate, Livorno, adesso per la prima volta ha la possibilità di conquistare la serie B.
Glielo auguriamo di tutto cuore, perché merita per il suo talento e per le sue indubbie qualità tecniche ed umane.
Noi  AnimOlbiesi, dopo aver “goduto” per la promozione di Muroni e Vallocchia, con la Reggiana, non vediamo l’ora di goderci la sfida tra questi nostri “piccoli pezzi di storia Biancolbiese”, sapendo che, comunque vada, chiunque vinca, un pezzo di questa Gioia sarà anche Nostro.
Tore Zappadu