Gozzano-Olbia 0-1

Gozzano (3-5-2): Casadei; Gigli, Mangraviti, Grossi (46’ Palazzolo); Petris, Gemelli, Emiliano, Messias, Evan’s (68’ Tumminelli); Bruschi (52’ Secondo), Carletti (75’. A disp.: Viola, Manè, Romeo, Salvestroni, Acunzo, Bruzzaniti, Rizzo, Venturi. All.: Soda
Olbia (4-3-1-2): Van der Want; Pinna, Iotti, Bellodi, Pisano; Vallocchia, Gemmi, Pennington; Peralta; Maffei (75’ Ragatzu), Senesi (81’ Caligara). A disp.: Romboli, Pitzalis, Della Bernardina, Ceter, Biancu, Muroni, Cotali. All.: Filippi
Arbitro: Luca Angelucci di Foligno
Reti: 32’ Diego Peralta
Note: corner 6-4; al 56’ espulso Emiliano, rosso diretto per colpo proibito su Senesi;  amm.: Gemelli, Messias, Peralta, Pisano; rec.:+1’/+4’.

Non c’eravamo più abituati.
L’ultima volta…. Correva il giorno 15 di quell’ottobre del 2017!
Fu quella l’ultima volta che riuscimmo a vincere per 1-0. Anche allora in trasferta, accadde ad Arezzo quando la spuntammo, dopo aver dominato gli avversari, con un gol di Ogunseye all’84’. Non poche le assonanze odierne con  quella gara. Intanto la differenza di età (25,2 per gli 11 schierati da Soda, 22,5 i ragazzi di Fillippi). Anche oggi carichi di Millennials, tra i quali ci piace catalogare anche Claudio Maffei nato il 23 dicembre del 1999, sia in campo che in panchina, abbiamo sicuramente giocato con spensieratezza ed azzardo alcune carte assolutamente inaspettate alla vigilia. Fuori Muroni (l’unico sempre presente del  nostro lotto di combattenti), fuori Ragatzu, il più certificato dei talenti di classe a nostra disposizione; in panca anche Ceter, assolutamente indiscutibile anche quando non gioca bene, non foss’altro per la sua indubbia prestanza fisica e la sua costante pericolosità nel gioco aereo e nelle ripartenze assassine. E, anche nel pallottoliere dei disponibili tra i virgulti nati nel secondo millennio, fuori anche Biancu, apparso in forma smagliante nelle ultime prestazioni (ovviamente derby escluso, per lui come tutti gli altri). A vederli partire, ad inizio gara le nostre bianche meringhe sembravano un azzardo fuori di logica, ma più si dispiegava l’incontro e più era chiaro che Michele Filippi, aveva visto giusto in tutte le scelte. Nel primo tempo li abbiamo disorientati, a centrocampo, dove con Messias, Evan’s, Gemelli sono forti, forti, forti, ma noi non gli abbiamo fatto capire niente. Con ritmo, pressing alto e attenzione maniacale ai particolari, i nostri piseddos hanno tenuto il pallino e governato il gioco. Ma questo, viste le caratteristiche del Gozzano che, a dire, il vero è bravo soprattutto e talvolta soltanto nelle ripartenze e nelle rasoiate dagli angoli e nelle schioppettate da fuori. Nel primo tempo niente di tutto ciò è riuscito a Emiliano e compagni. Abbiamo comandato il gioco ed abbiamo saputo batterli con le loro stesse armi, grazie soprattutto ad un ispirato Peralta che, dopo un bel duetto con Pennington, non ci pensa un secondo per fiondare contro Casadei un mancino al veleno, diventato imprendibile anche grazie alla deviazione di Emiliano. Un gol bellissimo, sicura consacrazione del talento dell’italo-argentino, con un nome (Diego) calcisticamente importante ed un borgo natio (Posadas) che probabilmente lo dava predestinato a diventare… uno di noi.

Diego Peralta scocca il tiro decisivo

Nei primi 45’ un solo neo, grave, anche se fortunatamente non letale. Al 40′ Peralta spinge Maffei sulla destra che, non si fa pregare, e si beve Grossi per servire un assist al bacio a un ben appostato Senesi che tutto solo, incredibilmente, consente a Casadei di “scambiare” un gol fatto con un corner fasullo. Peccato perché quel mancato raddoppio, nella ripresa ci sarebbe potuto costare caro. Perché soprattutto nel primi 15’, grazie ad un ritrovato spirito di vitalità da parte di Messias, abbiamo rischiato di vedere i sorci verdi. Fortuna ha voluto che prima il palo (al 47’) poi un’attenta chiusura (al 52’) di VdW gli fa inceppare la mira a pochi passi dal traguardo (dopo una discesa propiziata da un erroraccio di Pennington a messo campo); infine sempre Messias ed il suo sinistro da fuori, e sempre VdW, nella sua provvidenziale distensione (all’83’, devia in angolo una fendente pericolosissimo) chiudono i conti con le opportunità dei piemontesi. Nel frammezzo, anche noi siamo stati bravi a mangiarci non poche indigeste frittelle di carnevale sul campo. Al 65’ Casadei irretisce un altro dei nostri giovani ragazzi, Filippo Gemmi e gli impedisce di chiudere i conti ben prima del fischio finale; un minuto dopo ci pensa Pennington ad “irretirsi” da solo mandando alle ortiche un collopiede facile, facile  a sette metri dalla porta di Casadei, trovandosi in area più solo di una suora di clausura. Tanto per capirci, ho citato Pennington, sia parlando del gol, come di altri due episodi sfortunati, ma sia chiaro che il nostro “canguro biondo” ha completato un altro dei tanti partitoni, ai quali continua ad abituarci. Siamo stati bravi, nonostante qualche affanno di troppo, anche in situazione di “uomo in più”, a non perdere mai la trebisonda, e portare a casa un risultato che ci fa intravvedere nuovi scenari, ma che ci garantisce molta meritata serenità.

Bravi, Bravi, Bravi…Ragazzi: Non Fermatevi, ma Divertitevi e Fateci Divertire.

WiWa Olbiabella. Ad Majora, nunc et semper OléOlbiaOlé,

Simprie.