OLBIA-CARRARESE 1-1
Olbia (3-4-2-1):
Sposito; La Rosa, Bellodi, Emerson; Arboleda, Dessena, Zanchetta (75’ Contini), Sperotto (46’ Fabbri); Biancu (88’ Brignani); Nanni (88’ Corti), Ragatzu; a disp.: Van Der Want, , Gabrieli, Secci, Incerti, Occhioni, Sanna, Boganini, Sueva. All. Occhiuzzi
Carrarese(3-5-2): Breza; Imperiale, D’Ambrosio, Pelagatti; Cicconi, Della Latta, Mercati (64’ Schiavi), Palmieri (83’ Bozhanaj), Grassini; Capello, Bernardotto (64’ Energe); a disp.: Rovida, Satalino, Folino, Cerretelli, Marino, Coccia, Frey. All.: Dal Canto
Arbitro: Gabriele Restaldo di Ivrea.
Reti: 19’ Nicola Nanni; 60’ Bernardotto
Note: corner 4-11; amm.: Nanni, Della Latta, Brignani, Daniele Dessena (diffidato salta Cesena), Cicconi, Schiavi; rec.: +1’,+5’.

Gara complicata, pareggio fondamentalmente giusto anche se, da una parte e dall’altra il rischio della “sconfitta” correva sul filo dei minuti finali in cui, sia l’una che l’altra non avevano alcuna intenzione di rinunciare al colpo di grazia nel fotofinish.
L’Olbia ha fatto quello che era necessario per passare in vantaggio, nei primi 25’ quando ha premuto mettendo alla corde la difesa toscana.
Nanni, sin dal primo minuto ha provato (riuscendo, in questa prima fase) a rendere la vita difficile a D’Ambrosio.

In avvio con gol “sprecato” al 1’ dal centravanti Sanmarinese in quella prima discesa su lancio stupendo di Zanchetta; gol accarezzato al 17’ con una bella legnata ribattuta dalla traversa, e che è arrivato al 19’ su corner calciato da Biancu verso Dessena il cui destro verso la porta arriva di controbalzo sulla fronte di Nanni che, alla sua quarta rete stagione, mette la gara su binari interessanti per i Bianchi.
La Carrarese, a quel punto si sveglia, non ci sta e comincia, sin dalla battute finali del primo tempo ad “accerchiarci” con il fraseggio a tutto campo e la dinamicità dei suoi avanti, creando una dozzina di palle buone, di cui gli 11 angoli finali sono una indiscutibile testimonianza.
Sposito è attento, ed in alcuni frangenti ci mette una pezza, come al 58’ su colpo di testa ravvicinato di Cicconi sul servizio del solito angolo.
Ma due minuti dopo, sull’ennesimo cross di Grassini, l’inzuccata di Cappello che fa da sponda a quella decisiva di Bernardotto chiude, dolorosamente per l’Olbia, la rincorsa dei marmiferi.
Il finale, con possesso palla in prevalenza carrarino, con un fronte di attacco dei gialloblu piuttosto motivato, a cui hanno corrisposto le sempre pericolose ripartenze dell’Olbia, hanno tenuto in bilico il risultato e la suspense sino alla fine di questo 1-1 che è il quarto nella storia antica di 64 anni dei 20 confronti tra le due compagini.

Un gust is megl che… Nudda, per una parte e per l’altra.
Così Carrarese raggiunge temporaneamente l’Ancona, che gioca lunedì con Cesena, in quarta posizione e l’Olbia stacca di un punto la Torres al 14° posto, anche se la zona rossa dei playout (con la vittoria della Vis Pesaro a Fermo) si è pericolosamente riavvicinata alle spalle dei Biancolbiesi e dei Rossoblu.

Domenica siamo a Cesena, in una gara sulla carta è più che proibitiva, con una difficoltà aggiuntiva della rilevante  e pesante assenza di Dessena che sconterà la squalifica per somma di ammonizioni.
Ripensando alla gara di andata, vinta con il minimo sforzo dai romagnoli con un gol di Hraiech, contro quell’Olbia irriconoscibile dell’andata, ci sarebbe di che preoccuparsi.
Quel che è certo, e confermato anche dal buon pareggio odierno contro una grande squadra, è che LOLBIA di oggi, senza se e senza apostrofo, è cosa ben diversae più competitiva contro chiunque (la trasferta di Reggiana, docet).
Quindi bando alle recriminazioni e continuiamo a comportarci con la dignità e sagacia che stiamo dimostrando in queste ultime gare.
Sarà un percorso ad ostacoli, con tanti avversari assettati di punti e di sicurezza, ma Ragatzu e compagni hanno dimostrato di potersela giocare con tutti.
Oggi abbiamo fatto gol ad una difesa ed un portiere che nelle ultime 8 gare è stata la retroguardia più imperforabile del girone, avendo incassato solo 3 reti e 5 clean sheet, e tutte e tre le volte che le avversarie (Gubbio, Imolese e Rimini) andavano “in meta”, sono state raggiunte e superate al fischio finale.

Questo sorpasso ad Olbia non è riuscito per la bravura di tutta la squadra che, nella fase difensiva, sta mostrando una maturità e sicurezza davvero rassicurante.
Solo in 2 gare, e sempre al Nespoli (Fermana e Imolese) abbiamo toppato la prestazione ed il risultato esagerando con le reti subite.
Nelle altre 9 non abbiamo mai subito più di 1 gol, inanellando anche 3 clean sheet.

Per il resto, questaritrovata solidità difensiva(a proposito oltre a Sposito, super Arboleda anche oggi, benissimo Bellodie La Rosa, e sempre decisivo nei momenti critici Emerson) ha il contraltare nella constatazione che nelle 15 giornate di ritorno dalla 19ª di campionato e nelle 15 giornate del girone di ritorno siamo l’UNICASQUADRA che è sempre andata a segno in tutte le ultime 16 giornate, segnando complessivamente 23 gol.
Una media più che rispettabile, di 1,43 gol a partita, e che da morale anche per le ultime 5 gare perché, a guardare l’orizzonte si scopre che il cielo, nel diventare sempre più blu ha nella sua magnificenza una irrefrenabile venatura di Biancolbiese che non ha alcuna voglia di mollare la presa e di raggiungere al più presto l’Olimpo della SALVEZZA.
Ad Majora Ragatzi, ora e sempre OlèOlbiaOlè,
Tore Zappadu