Lanusei-Olbia 0-1
Olbia: Carboni, Pinna, Miceli, Dametto, Cotali; Steri, Coloritti (84′ Aloia), Piredda; Molino (46’ Geroni), Mastinu (84′ Malesa), Caboni; a disp.: Ciotti, Cacciotti, Doddo, Formuso, Negrean, Cossu; All.: Magnini
Lanusei: Spanedda, Pistis, Bonu, Gisonni, Cocco, Venneri, Delrio (57’ Pili), Masia, Figos, Angheleddu (76’ Milicevic), Cardia (50’ Piras M.). A disp. Maurizio Floris, Sedilesu, Depau, Mattia Floris, Aramu, Deligios. Ladu All.: Loi
Arbitro: Maggio di Lodi
Rete: 9’ Daniele Molino
Note: espulsi 43’ Piredda per doppia ammonizione; 75’ Caboni rosso diretto; all’85’ esce Carboni per infortunio rilevato da Steri in quanto l’Olbia aveva completato le tre sostituzioni previste. Ammoniti: Anghelededdu, Venneri, Cocco e Dametto.

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Solo chi non sa dove sta andando, può arrivare lontano. E l’Olbia che non ha fissato limiti, che non ha illusioni da promettere, che non ha mete o traguardi prestabiliti, sta andando lontano. Agli altri il compito di fermarne la corsa. Ma non sarà così semplice. Senza proclami, dunque, e senza spocchia, per fortuna, l’Olbia di Mignani ci sta regalando un sogno. Anzi, in parte ce lo ha già impacchettato e servito.
L’apogeo a Lanusei.
Contro tutto e contro tutti, avversari, condizioni ambientali, arbitro, sorte e prefetti del piffero compresi.
In otto, con Steri in porta chiudiamo con una strameritata vittoria una gara di calcio epica, dove cuore ed anima si fondono con la storia Antica e con una società Nuova che diventano un unicum con una intera città. Una città che comincia ad adorare questi ragazzi e questo nuovo corso.
Qui, dopo 110 anni sta accadendo un miracolo sportivo che potevamo solo augurarci, ma sul quale, fino a qualche mese fa sarebbe stato pazzesco il solo pensarci.
Adesso, e per molto tempo ancora, il cielo ad Olbia, all’Olbia sarà e resterà sempre più blu. Ciò che ci hanno regalato, anche questo pomeriggio al Lixius di Lanusei, questi piccoli grandi eroi del nostro calcio di provincia è qualcosa di epico.
Cosa aspettarsi di più?
A questo punto poco importa, persino chiedersi dove arriveremo. Di sicuro, dovunque sia la nostra prossima meta sarà un successo, perché questa Olbia non starà più ferma al palo.
Non si vede, all’orizzonte, nessun’altra società con una così solida struttura organizzativa, così ben attrezzata sia giuridicamente che finanziariamente, così avveduta in tutti gli aspetti che dovrebbero contare quando si costruisce un progetto e si guida una società di calcio.
Arriverà lo stadio, arriveranno altri sponsor, altri aspetti organizzativi e logistici, si stileranno altri programmi, altri progetti. Si lavora sodo all’Olbia calcio del presidente Alessandro Marino. Ed alla lunga il risultato finale sarà, per l’appunto, un Successo comunque.
A questa società che salda e onora tutti debiti e paga gli stipendi di tutti, anche gli arretrati di quelli che sono andati via nelle stagioni passate; che rivernicia la sua facciata e rende ancor più poetica la sua anima bianca. A questa società che ogni domenica che viene, raduna altri cento tifosi in più sulle gradinate antiche, e purtroppo fatiscenti, del Nespoli. A questa società di una serietà e professionalità quasi sconvolgente, questi ragazzi in maglia bianca (anche quando la indossano nera io la vedo sempre bianca) hanno mostrato di sapersi adeguare da subito. Oggi hanno vinto con l’anima e con il cuore, più che con la tecnica e la tattica.
Lottano per il valore del bene comune. Comunque vada: “Uno per tutti, tutti per uno”. Michele Mignani ha saputo costruire un gruppo che ben si amalgama alla chimica della società. È il dolce stil novo della Nuova Olbia scesa in campo “a miracol mostrare”. Quel miracolo fatto di passato (la nostra Storia), di presente (quel che stanno costruendo Molino e compagni in campo) e di futuro (quello che non potrà che arridere ad una Olbia così BELLA).
A questa Bella Olbia, noi ci accostiamo con deferente passione e con l’amore di sempre e diciamo: Grazie per quel ci state regalando.
Ad, Majora ragazzi sempre e per sempre OLE’OLBIAOLE’.
Tore Zappadu