NOSTRA INTERVISTA A MISTER SCOTTO:
“I conti si fanno alla fine.
I Ragazzi stanno dando il massimo, lavoriamo sodo e i risultati si vedranno.”

10550174_10154579970405494_3455563466203082393_oPierluigi Scotto, il giorno dopo non ha ancora metabolizzato l’amarezza per il mancato successo nel derby con Budoni, ma tiene timone e prua della sua barca serenamente indirizzata al futuro:
Non credo sinceramente che la squadra meriti così tante critiche come mi capita di leggere o di sentire; manca ancora qualcosa perché l’Olbia esprima al meglio il gioco e le idee che intendo realizzare. Ma i ragazzi ci stanno mettendo cuore, compattezza e grandissimo impegno. Il campionato è ancora lungo. È vero anche che abbiamo raccolto molto meno di quanto abbiamo seminato, ma questo probabilmente dipende più dagli episodi sfavorevoli che non da carenze tecniche o colpe di qualcuno.

–          Però ieri, mentre il Budoni gettava nella mischia forze fresche ed effettuava tutti i cambi, lei in qualche modo ha tergiversato proprio quando alcuni uomini sembravano in debito di ossigeno.
Si ho letto e sentito queste ragioni, ma non solo non mi convincono, ma mi sembrano profondamente sbagliate. Io non volevo fare e, personalmente, non faccio mai, cambi per il gusto di cambiare. Se Masia, che ha disputato una grande partita ed ha svolto egregiamente tutti i compiti che gli sono stati affidati, non mi avesse chiesto il cambio perché non ce la faceva più io non l’avrei cambiato. Perché anche con i nuovi entrati del Budoni, i miei ragazzi reggevano benissimo il confronto. Non gli abbiamo fatto fare un solo tiro in porta. Curiosamente il solo tiro (quello decisivo di Fontanella) l’hanno fatto quando anche noi abbiamo effettuato le due sostituzioni di necessità, in quanto lo stesso Khalì era stremato altrimenti anche lui lo lasciavo in campo. L’unica tentazione che avevo era quella di fare un solo cambio per scelta tattica, ma alla fine ho soprasseduto e mi sono voluto tenere una chance di riserva, qualora si facesse male qualcuno dei fuori quota, perché altrimenti sì che saremmo andati in difficoltà con l’inferiorità numerica.

–          Innegabile comunque che il Budoni, almeno nella prima parte ci abbia messo in difficoltà…
E’ vero, per una quindicina di minuti sono saltati alcuni meccanismi nelle coperture che, però, abbiamo provveduto a corregge in corso d’opera. Ma tornando ai cambi, voglio precisare che se il nostro schieramento in campo avesse mostrato delle falle avrei provveduto subito a inserire qualcuno, ma lo ripeto, nella ripresa non abbiamo permesso al Budoni di arrivare mai al tiro, tutti i ragazzi facevano benissimo la loro parte. Se non avessimo sbagliato gol fatti, probabilmente parleremo d’altro e tutti daremo un altro giudizio sulla squadra e sull’andamento in campionato. A me non va mai di parlare di sfortuna o, per esempio, degli arbitri. È comunque innegabile che non sono stati pochi né irrilevanti gli eventi che ci hanno penalizzato. Bisogna farne tesoro e migliorare ancora, ma la strada è quella giusta. Abbiamo giocatori importanti e lo stanno dimostrando gara dopo gara. Costruiamo tantissimo, ma non sempre finalizziamo al meglio, talvolta per un’inezia. Quel che più conta è che stiamo lavorando tanto e molto bene. Alla fine i risultati arriveranno e vedrete che, senza regali dalla sorte e senza danni dalla mala sorte, l’Olbia sarà in alto a combattere per i traguardi che ci siamo prefissati. Nessuno ci ha superato nel gioco o nel numero delle occasioni da gol, chi ha vinto o pareggiato con noi ha sfruttato al meglio eventi o nostri errori che ci hanno penalizzato eccessivamente. Sugli eventi sfavorevoli non possiamo farci niente, sugli errori lavoreremo ancora di più per migliorarci ed evitare di farne altri.

 –         Forse le premesse e le promesse per questo campionato sono andate al di là delle nostre possibilità e qualche tifoso magari è rimasto deluso?
Più entriamo dentro il clima del nostro girone e più mi rendo della grande competitività del nostro organico. Noi giocheremo per vincere ogni partita, dentro o fuori, con le grandi o le meno forti. Ma per farlo dobbiamo lavorare ancora di più e meglio e non perdere mai la convinzione e le motivazioni. I tifosi, poi sono encomiabili, ci stanno dando una mano e sostenendoci con il cuore e la simpatia; ed ogni domenica sono sempre di più. A loro dico che non debbono frustrarsi, se il risultato, e solo il risultato non ci ha dato ragione.
Capisco, e l’ho sentita sulla pelle anche io, la delusione per il mezzo falso con Budoni, proprio perché questa era e rimane una sfida speciale, ma a tutti faccio una domanda: cosa avrebbero provato, a parti invertite? Per esempio se fossimo stati noi ad acciuffare il pareggio striminzito all’ultimo secondo buono, avendo fatto in tutto il secondo tempo un solo tiro fortunato in porta e nel primo tempo avessimo segnato sugli sviluppi di un corner e grazie a un rigore dubbio?
Probabilmente, se così fosse andata la partita sarebbero stati non solo delusi, ma anche scoraggiati e forse pessimisti sul nostro futuro. Per questo ai tifosi dico, abbiate fiducia per quel tanto di bello che avete visto nella vostra, nella nostra squadra e continuate a sostenerci come state facendo. Anche perché, e lo dico senza nessuna malizia, il Budoni ha messo nel mercato un budget di risorse non meno consistente del nostro e continua ad ingaggiare giocatori a tutto spiano, e quindi non è una squadra qualsiasi ed è composta da giocatori forti. I tifosi stiano sereni e fiduciosi. Anche perché in questa sfida, contro questi avversari, Noi siamo stati gli altri, siamo stati noi la squadra che ha pareggiato tre a tre segnando su azione, segnando tre bellissimi gol e fallendone sei o sette per un’inezia. Siamo noi quelli che abbiamo avuto un quarto d’ora di difficoltà nella fase dei loro calci d’angolo; fase che, poi abbiamo superato, riassestandoci tatticamente.
E siamo sempre Noi quelli che da quel momento non solo non gli abbiamo più concesso un corner, ma continuavamo a creare azioni ed occasioni da gol, senza nessun’altra concessione, senza fargli fare un solo tiro in porta. Eccetto quello che, per nostra incuria abbiamo subìto ad un minuto dalla fine, errore non solo di chi ha rinviato male, ma anche di chi non ha contrastato il potenziale tiro di Fontanella. Nel calcio ci sta anche questo e cioè che un episodio sfortunato guasti la festa. Ma chiedo ai tifosi di continuare così: mantenete salda la vostra fiducia, perché questi ragazzi quest’anno non saranno mai comprimari o succubi di alcun avversario, ed ogni domenica sanno mettere in campo il cuore e la dedizione alla maglia, giocano e sudano dal primo secondo fino all’ultimo, meritando la vostra stima ed il vostro calore. Per questo affetto, ripeto, ringrazio di cuore i tifosi e rimango convinto che se saremo Sempre Uniti si prenderanno e ci prenderemo tutte le soddisfazioni che il blasone e la forza dell’Olbia meritano. Ed i conti, come sempre nel calcio, li faremo tutti assieme alla fine.