Tre volte abbiamo vinto noi, 4 i pareggi  e 4 le sconfitte.

Giochiamo per… pareggiare i Conti.
Il Gubbio ha una storia calcistica importante con non poche similitudini, con la nostra. 
Come noi dal 2016 hanno fatto ritorno in serie C, loro sono alla 18ª partecipazione in serie C, noi  stiamo disputando la 19ª ed entrambe facemmo la prima conoscenza della terza categoria nel 1939.
Più di Noi, nel loro blasone la partecipazione alla serie B per due stagioni (1947-48  e 2011-12).
Ci siamo reincontrati nel nuovo millennio a far data dal nostro inserimento nel girone B, da allora: nostra vittoria per 1-0 in casa (testa di Lella su piazzato di Ragatzu) e un pareggio per 1-1 (Ragatzu per noi, Spalluto per loro); lo scorso anno all’andata vinsero loro al Nespoli per 3-1, doppietta di Arena e gol di Spina per loro, Contini di testa, sempre su assist di Ragatzu per il gol della bandiera; al ritorno (1-0 per noi) bastò il rigore (fallo su Brignani) calciato di Ragatzu per riprenderci i 3 punti in trasferta al Barbetti.
Quest’anno, sempre su rigore con Bulevardi (1-0) sono loro a vincere in casa propria.
Questa sesta sfida nel nuovo millennio, si affronta con una montagna di dubbi da parte nostra perché anche dopo il tracollo targato Greco, nelle ultime 5, abbiamo “gustato” il sapore della vittoria solo alla prima con Arezzo, poi il pari, sempre in casa con Entella e tre sconfitte “continentali” che ci hanno relegato al fondo valle della classifica,
Il paradosso è che qualche dubbio assale anche un Gubbio che, nonostante le 7 vittorie e due pareggi a reti inviolate, nelle ultime 10, la sconfitta a Carrara per 2-0 e il “brutto 0-0 con Entella, hanno smorzato un tantino gli entusiasmi di una squadra 5ª in classifica con 44 punti (più del doppio del nostro magro “bottino” di 21), con il 5° attacco (38 gol, Udoh con 8 e Di Massimo con 7 i loro primattori) e la quarta solidità difensiva con 24 reti.
Il nervosismo di domenica scorsa ha portato anche a due squalifiche importanti Casolari e Mercati che non saranno al Nespoli, mentre a noi mancherà,  per la prima volta Bellodi.
Piero Braglia, il mister degli Umbri, è stato bravo durante la stagione a cambiare rotta nel modulo, nel gioco e nei protagonisti. Basti pensare che nelle prime 17 gare, con appena 5 gare vinte, 6 pari e 7 sconfitte, ha saputo rimescolare tutto, passando alla difesa a 4 (Corsinelli, Tozzuolo, Pirrelli e Mercadante), mediana a 3 (Bumbu, Casolari e Mercati) ed il 1-2 conclusivo del “rombo” con una costante presenza di Udoh e Di Massimo punte e Spina, Chierico o Desogus nella trequarti.
L’assenza di Casolari e Mercati scombussola un po’ una impostazione consolidata, ma le alternative non mancano in un Gubbio, con l’ingresso di Rosaia e l’arretramento di uno tra Arena e Chierico, o l’utilizzo dal primo minuto di Brambilla, arrivato nel mercato di gennaio dalla Cremonese.
In questo confronto, i nostri ragazzi incontrano ancora una volta due importanti ex della nostra storia recente, King Udoh e Luca Chierico. Sia l’uno con 73 presenze e 19 gol per il 5° Moro delle stagioni 20/22, sia Chierico con 34 ed 1 gol bellissimo, per fattezza e valore,  nella stagione dei playoff e “dimenticato” dalla statistica “ufficiale” della gran parte dei siti nazionali.
Mi riferisco al secondo gol del 2-0 rifilato nei playoff ad Ancona per il passaggio del primo turno. Purtroppo il cronista televisivo della partita che, poco o niente conosceva dei nostri ragazzi, continuò imperterrito a biascicare che quel gol (triangolazione tra Ragatzu, Udoh e Chierico sulla sinistra) l’avesse realizzato il nostro terzino sinistro Travaglini.
Ogni volta, soprattutto in occasione delle gare contro Ancona, tuti i cronisti ricordano quella nostra vittoria dimenticando Chierico che, raddoppiando il meraviglioso tiro all’incrocio di Ladinetti, ci consentì di festeggiare il più importante traguardo finora mai raggiunto da LOLBIA.
Forse è solo per il mio inguaribile sentimentalismo, ma mi piacerebbe che Domani all’ingresso in campo il nostro capitano regalasse, in segno di riconoscenza ma soprattutto di “debito” storico a chi fu davvero un protagonista assoulto di quell’impresa, una maglia Bianca con il numero 18…perché era quello il numero giusto del ragazzo con le braccia al cielo, abbracciato da tutti i compagni, Travaglini compreso, e che solo lo sbadato telecronista di quella gara NON ha saputo tramandare alla piccola, ma importante storia del nostro calcio biancolbiese.
Buona Partita a Tutti.
Simprie.

PROBABILI FORMAZIONI:
Olbia (4-3-1-2):
Rinaldi; Arboleda, Mordini (Palomba), Montebugnoli; Dessena, Biancu, Schiavone (La Rosa); Cavuoti, Nanni, Ragatzu.
Gubbio (4-3-1-2):
Greco; Corsinelli, Tozzuolo, Pirrelli e Mercadante; Bumbo, Rosaia, Chierico (Brambilla); Spina (Desogus; Udoh, Di Massimo.
Arbitra: Andrea Bordin di Bassano del Grappa.