PINETO-OLBIA 1-0
PINETO (4-3-3):
Tonti; Baggi (77′ Della Quercia), Villa, De Santis, Borsoi; Lombardi, Manu (46′  Germinario), Sannipoli (64′ Pellegrino); Volpicelli, Gambale (64′ Chakir), Njambe (46′ Teraschi); a disp.: Mercorelli, Grilli, Macario, Foglia, Iacarino. All. Roberto Beni

OLBIA (4-3-3): Rinaldi; Arboleda, Bellodi, Motolese, Mordini; Schiavone (54′ La Rosa), Dessena, Mameli (66′ Catania); Cavuoti, Bianchimano (66′ Nanni), Ragatzu; a disp.:Van der Want, Zallu, Incerti, Palomba, Scaringi, Scapin. All.: Marco Gaburro
Arbitro: Gabriele Restaldo di Ivrea.
Rete: 7′ Bianchimano (autogol)
Note: angoli 1-3; amm.: Bellodi (diffidato salta Gubbio), Mordini, Arboleda; Germinario, Teraschi, Pellegrino; rec.: +1’+4′

Umanamente sento un grande imbarazzo a dover giudicare pesantemente degli atleti che fanno del loro meglio per essere utili alla causa comune, ma come diceva mister Palleddu negli anni “sessanta” “si no bi sese onu, no bada nudda ‘e faghere”.
Trecentotredici minuti, sei le “prestazioni” fornite… Ma che abbiamo fatto di male Noi Olbiesi per essere obbligati a vedere giocare Bianchimano?
Davvero “inguardabile”, surreale e tremendamente deprimente.

Arrivato come Prima Punta (?) è diventato Titolare (!) a miracol mostrare e soprattutto realizzare i gol o, più semplicemente a far dimenticare le “deludenti” prestazioni dei precedenti “punteri” di stagione, ma è Lui che è diventato il nostro primo problema.
Grazie a Lui, la Nostra Sedicesima scoppola è durata appena 6 minuti e 27 secondi, il tempo per combinare, non solo da parte sua, una serie di “cazzate” tecniche che ci ricacciano nel baratro.

Succede che a sinistra per battere il loro primo (ed unico) corner a favore, vada Lombardi, con Volpicelli a far da “cavaliere servente”, noi contrastiamo (?) con “Cavuoti e Mameli” a distanza di regolamento da Lombardi, ma perché lasciamo così libero di muoversi (troppo morbido e impacciato Mameli)  uno come Volpicelli?
E come mai il “nostro” guardiano del primo palo, in un cross così debole e così telefonato dal mancino di Volpicelli, può liberamente saltare (perché lui non marca nessuno e nessun altro gli sta attorno, oltre il portiere) senza che Rinaldi, che è CHIARAMENTE in grado di prendere l’innocuo pallone, urli a Bianchimano di “mollare la presa”? O forse lo ha anche fatto…?

Nessuno di noi era in campo e nessuno di noi può essere in grado di capire episodi così fantozziani che, nel calcio possono comunque accadere, ma ripassando le immagini, decine e decine di volte, mi rendo conto che la torsione del nostro “puntero” è stata più che perfetta per mettere la palla in rete.
Un gol davvero bello, ma… nella porta sbagliata.

Un po’ come quello, sicuramente altrettanto straordinariamente strampalato di Zanchetta al Nespoli contro il Pontedera.
Insomma, siamo i Maestri del Cilicio, ci “castriamo” da soli e quel che è peggio non si vedono all’orizzonte molti modi per uscirne.
Di sicuro non è un buon segnale quello di “inventarsi” ogni volta un cambio di rotta sulle poche cose che sembravano funzionare.
La sostituzione di Biancu con Mameli, lasciando il culo di La Rosa in panchina, non la capisco, soprattutto considerando che siamo alla frutta e non possiamo permetterci nessuna sperimentazione di natura “primaverile”.

Così come non siamo in grado di capire perché un puntero (?) come Bianchimano stia sempre a “Palu Fichidu” lì davanti e Ragatzu debba continuare  a trotterellare a tuttocampo senza MAI e dico MAI  aver una palla buona da calciare in porta.
Ragatzu è e rimane il Solo che può tirarci fuori da questo “casino”, e non deve fare la comparsa anche sui piazzati che sbattono sulla barriera, Lui è l’attaccante che Va servito e difeso con i denti e piaccia o no a Gaburro così come a suo tempo lo “raccomandai” a Greco, gli unici con cui il Trialogo diventa efficace, nella rosa che abbiamo, sono Nanni e Cavuoti.

Nelle dichiarazioni di Gaburro ho anche sentito che, parlando di Catania, ha detto che non la ritiene una prima punta, ma sta di fatto che il 24enne milanese nei 72 minuti nelle 4 “comparsate” in cui è stato schierato (cinque volte meno dei 313’ di Bianchimano) ha giocato più palloni, superato l’avversario, e “visto” la porta cinque volte in più del suo diretto concorrente.
In sintesi: Questa gara, contro un avversario abbordabilissimo, non a caso all’andata finì bene per noi, l’avremmo potuta persino rivincere se l’occasionissima che Dessena ha regalato a Bianchimano al 22’ fosse stata “consegnata” ai piedi di un altro qualsiasi  dei nostri.

Altra possibilità per recuperarla al 72’ con Nanni che, servito da Arboleda, perpara il tiro, calcia bene e nbella direzione giusta, ma la deviazione fortuita di Baggi la manda appena sopra la traversa.
Lo scorso anno, alla 26ª a Fiorenzuola vincemmo con una rete di Ragatzu e da 20 punti raggiungemmo quota 23, con sole 4 gare vinte 11 pareggiate e 11 perse, supergiù anche le stesse reti subite (37 contro le attuali 39) ma segnavamo di più (25 gol contro i 14 attuali) e soprattutto avevamo in rampa di lancio Ragatzu che proprio nelle ultime 12 gare, segnò 10 reti e ci riportò laddove…dobbiamo continuare a rimanere.

Carissimo Mister, si inventi tutti i moduli che vuole, contraddica le mie perplessità e le mie certezze quanto e come vuole, ma CI RESTITUISCA RAGATZU perché è LUI la nostra vera Possibilità di Uscire dal TUNNEL della mediocrità.
Con affetto e olbiesità inossidabile,

Tore Zappadu