I Numeri della Sfida

Siamo rimasti in tre…” Cantava Modugno, quando nel “Rinaldo in campo” racconta di Somari e Briganti nella “strada longa longa” di Girgenti (Agrigento)…
L’accostamento potrà sembrare strano, ma quando si tratta di parlare della Carrarese non si può non  “raccontare” che, nella “strada longa longa” della nostra serie C del nuovo millennio, LOLBIA, CARRARESE E PONTEDERA sono le uniche squadre sempre presenti (tra girone A, fino al 2021 e girone B dal 2021 in poi).
Otto anni di confronti serrati, quasi sempre ricchi di gol sia con l’una che con l’altra delle “nostre compagne di viaggio toscane” nell’era Marino.
A questa 22ª sfida con i “marmiferi” ci arriviamo dopo il pareggio dell’andata, l’unico 0-0 registrato tra i 21 precedenti storici.
Tra di noi, finora è pari e patta, quantomeno nelle sfide visto che abbiamo 8 vittorie a testa  e 5 pareggi, mentre nei gol per 34 a 27 vincono loro.
Come detto tante volte, la “nostra prima volta” insieme, fu quella anche la più tragica, perché in quel 24 gennaio del 1960 perdemmo il nostro Bruno Nespoli vincendo (1-0) tra le lacrime la partita più maledetta dalla nostra memoria.
Ma se non tra le squadre, quantomeno con alcuni “carrarini” di prestigio ci furono contatti importanti molti anni prima.

GLI INCROCI TRA LE DUE SQUADRE

Nel secondo dopoguerra, accadde infatti che Orlando Ricci, prima di tutto attaccante (43 presenze e 10 gol nei tre anni di C prima della guerra) poi guida tecnica della U.S. Carrarese “Pietrino Binelli”, come si chiamava negli anni trenta, nella sua ultima stagione 1941-42 in serie C, venne ad allenare l’Olbia nel dopoguerra, nella nostra seconda stagione di C nel 1947-48.
Altri due allenatori importanti, si sono impegnati nell’una e nell’altra sponda per le sorti delle due squadre: Guido Mammi e Gianfranco Favarin.
Tra i giocatori non possiamo dimenticare Claudio Vinazzani, un protagonista del decennio tra il 1976 e 1986 nel Napoli e nella Lazio. Il fortissimo mediano alla “Benetti”, nato a Carrara, dopo un esordio a 17 anni con la Massese in serie C arrivò nell’Olbia di De Petrillo in serie C nella stagione 1973-74, direttamente dalla Carrarese dove, nella stagione precedente in serie D, aveva collezionato 24 presenze ed 1 rete, con 31 presenze e 3 gol.
Negli anni settanta anche Giuseppe Fazzi, ala destra nato a Carrare che debutta con l’Olbia in serie C nel1969 (38 presenze 11 gol) e, dopo 6 stagioni in diverse piazze della serie C (da Messina a Rovereto) veste la maglia della CARRARESE (68 gare 9gol) in serie, contribuendo alla promozione in C2 nel 1978.
Eppoi ancora incroci di prestigio come Mario Giua, biancolbiese dop, 83 presenze e 9 gol con l’Olbia e tre stagioni a Carrara con 57 ticket e 5 gol; Fabrizio Fermanelli, romano di nascita ed olbiese più che acquisito, 27 gare e 5 gol nell’89 con Noi in C2,, veste la maglia Carrarese tra il “92/94 completando 61 gare e 20 gol.
Ancora Claudio Cianchetti, Giuseppe Granozi, Nunzio Falco, Pietro Varriale, Roberto Chiaria, Maurizio Sanguinetti, Mirko Miceli ed Ivan Varone, oggi protagonista importante della stagione della capolista  Cesena, con noi nel girone di ritorno del 2013/14 giocando 15 gare condite da 2 gol, a Carrara nel 2018 (20 presenze e 2 gol, di cui uno proprio ad Olbia, nella fortuna (per noi) gare del 3-1 con i gol bianchi firmati da Ragatzu (2) e Biancu.
Sempre nell’era Marino altri due “scambi” importanti, il primo fu quello di Enrico Geroni (64 gare ed 8 gol), che, nel 2013 aveva indossato la casacca azzurra della Carrarese per 14 volte segnando 1 gol, arriva, assieme a Andrea Cossu, Marcio Piredda, Luca Caboni, Paolo Dametto e soprattutto Mister Michele Mignani, chiamato dopo lo 0-2 subito contro la Torres, per riportare la squadra bianca in serie C. 
Il secondo di cui non ci si può dimenticare risponde al nome di Alessandro Capello (34 gare e 8 gol in maglia bianca), oggi vero leader carismatico (56 gare, 20 gol e 6 assist, tra la scorsa e l’attuale stagione) di una Carrarese che, oltre ad asfaltare domenica scorsa la Torres, occupa saldamente le posizioni di vertice e, nonostante il gap sensibile da Cesena (-17) e Torres (-11), col carattere e la caparbietà che lo distingue alla fine dell’impresa con i rossoblu ha dichiarato:Recuperare il gap dalle prime due non è proprio così semplice ma la partita di oggi deve insegnare che non siamo inferiori a nessuno.
Insomma, le intenzioni bellicose, alla vigilia dello scontro con LOLBIA, non sembrano assolutamente sopite…
Comunque di questo proveremo a parlare domani,
Tore Zappadu