Non vince in casa, dalla 16ª giornata (21 novembre) 2-1 al Gubbio. Nelle ultime 6 casalinghe 4 sconfitte (Entella, Pescara, Teramo e Modena) e due pareggi per 0-0 (Carrarese e Fermana); 5 gol fatti, 12 subiti (4 rigori)
Tre mister: Alessandro Dal Canto, prime 7 gare 4 sconfitte, 3 pareggi; Giuseppe Raffaele, 6 gare sotto la sua guida 4 sconfitte, una vittoria (2-0 al Rocchi contro il Siena), un pareggio e 4 sconfitte; dalla 14 subentra… sulla panchina della prima squadra Francesco Punzi, allenatore della Primavera; con lui in 14 turni: 4 vinte, 5 pareggiate, 4 sconfitte… curiosamente (?) tutte in casa.
Assolutamente indecifrabile il suo “score”: 14 incontri con 4 vittorie (una sola in casa, quella con Gubbio), 5 pareggi, di cui quattro 0-0 ed un 3-3 clamoroso in casa della Reggiana; 5 le sconfitte di cui 4 tra le mura amiche.
La prima curiosità di questo incontro tra noi e la Viterbese è che in panchina a guidare la squadra non ci sarà Punzi, squalificato per due turni, ma al di là della contingenza è certo che la Viterbese che incontriamo nel primo pomeriggio di domani è molto, ma molto diversa da quella che, comunque a fatica, abbiamo sconfitto al Nespoli all’andata.
Per capirlo ci aiutano, ancora una volta i numeri: 20 operazioni di mercato, 11 in uscita e 9 in entrata. A cominciare dal portiere, ruolo più che essenziale per il cammino di salvezza, perché tra i pali è arrivato il 40enne Ermanno Fumagalli, oltre 650 presenze sui campi della serie C, comunque denominata, in 23 anni carriera.
Fumagalli ha “recuperato” una più che buona solidità difensiva, in 6 gare pur avendo incassato 7 reti (compresi 2 rigori), comunque una media di 1.16 reti a gara ma per tre volte (una ogni due gare) non ha subito alcuna rete e, comunque sia, con lui in porta la squadra ha fatto 7 punti (1.2 a partita) in 6 gare. Prima di lui la staffetta tra i due giovani ventenni Daga e Bisogno, 12 presenze a testa, avevano fatto registrare un “bottino” di 17 punti (0.8 a partita) 33 gol (1.57 a partita).
Punzi ha modificato, un po’ come è capitato a noi, il modulo di gioco dei suoi, passando alla difesa a tre. Contro di noi non ci sarà D’Ambrosio squalificato e, per la Viterbese e la sua difesa questa è un’assenza non da poco che, sarà colmata da Marenco, un forte 2003, utilizzato quest’anno in 11 occasioni nella difesa a 4.
Va detto che il tridente difensivo con Ricci a destra, arrivato dalla Pistoiese a gennaio, D’Ambrosio centrale, una sola volta assente quest’anno con la Lucchese (sconfitta di misura per i laziali), e Martinelli a sinistra, anche lui titolare inamovibile da quando allena Punzi, ha mostrato davvero una buona solidità espressa anche dai numeri.
Nelle ultime 7 gare, la Viterbese, che ha conquistato 10 punti,  ha costruito 31 occasioni, più del doppio delle 15 subite, ha segnato anche 9, senza rigori i favore, oltre a subirne 7, con 2 rigori contro, e, quel che più conta sono i 3 clean sheet della porta difesa da Fumagalli; furono 3 (2 di Bisogno e uno di Daga) anche prima che arrivasse l’esperto portiere, ma in 22 gare complessive; detto in termini percentuali con questa difesa la Viterbese ha conquistato, in uno spezzone di 7 gare che, sulle 27 disputate rappresentano il 27% del totale, 10 punti su 24, vale a dire il 42% del totale, insomma appena 2 punti meno della metà.
Tutto questo per dire che, contro questa Viterbese, non c’è da scherzare, anche perché se la difesa regge, l’attacco non trema. Volpicelli è davvero fortissimo, ed anche contro il Modena ha mostrato tutto il suo valore, per coadiuvato da un Polidori, arrivato fresco dal Monterosi, che si è subito adattato al ruolo di spalla perfetta nel terminale offensivo del 3-5-2 di mister Punzi.
Sono 11 le gare in cui gli avanti gialloblu sono andati a secco, nelle prime 20 gare, la sproporzione tra i gol fatto 21 e quelli subiti -33, ha messo in luce la fragilità difensiva, visto che a quel momento oltre all’ultima posizione in classifica avevano anche la seconda peggior difesa del campionato, dietro il Teramo con -37, mentre quelle 21 reti raccontavano di una Viterbese in graduatoria mediana, al 13° posto come prolificità offensiva.
Come detto da 8 gare in qua, le cose si sono riaggiustate, segnano di più (9) ed incassano di meno (7), ma hanno questo “incubo” delle gare casalinghe.
Come abbiamo ricordato all’inizio, hanno grande difficoltà a comandare il gioco e concretizzare le occasioni che, comunque, riescono sempre a produrre.
Dalla nostra parte, dovremmo continuare, ora più che mai questo piccolo trend positivo in trasferta, visto che nelle ultime 5, a parte la debacle allo “sprint” con Cesena, abbiamo sempre portato a casa qualcosa, dimostrando che, con attenzione e coraggio, possiamo confrontarci con tutte le squadre.
Non sono ammessi cali di tensione, loro vengono da una gara “tesissima” in cui, oggettivamente (come per noi con Reggiana) hanno meritato molto, ma molto di più di quel niente che hanno raccolto.
Sarà una battaglia ad armi pari, soprattutto lì davanti dove è pur vero che loro hanno un superlativo Volpicelli, ma Imola ci ha detto che Udoh è Tornato e Ragatzu… NON SE N’é MAI ANDATO.
Buona partita a Tutti.
Tore Zappadu