CESENA-OLBIA 1-0
CESENA (3-4-2-1):
Pisseri; Pieraccini, Prestia, Silvestri; Adamo, De Rose, Varone (58′ Francesconi), Donnarumma; Saber (46’ Berti), Kargbo (58’ Shpendi; 84’ Ogunseye); Corazza. A disp.: Siano, Veliaj, Pitti, Chiarello, Coccolo, Pierozzi, David, Piacentini, Giovannini. All.: Domenico Toscano

OLBIA (3-4-1-2): Rinaldi; Palomba(46’ Mordini), Bellodi, Motolese; Arboleda, Dessena, Biancu, Montebugnoli (74’ Schiavone); Ragatzu; Contini (84’ Scapin), Nanni. A disp.: Van der Want, Zallu, La Rosa, Incerti, Zanchetta, Gennari, Caggiu. All.: Leandro Greco
Arbitro: Antonio Di Reda di Molfetta.
Rete: 19′ Corazza (C)
Note: angoli 9-2; Ammoniti: Nanni (O), Saber (C), Prestia (C), Palomba (O), Silvestri (C), Motolese (O), Mister Toscano (C), Mordini (O), Biancu (O), Francesconi (C); rec.: 0+4’.

“Ripartiamo da una prova di carattere. Dopo il gol preso la squadra è rimasta in partita, ha fatto quello che avevo chiesto ed è questo che ci deve accompagnare da qui alla fine per quello che dobbiamo andare a fare noi. Sono orgoglioso della squadra perché ci abbiamo provato, abbiamo lottato, poi potevano avere qualche episodio a favore però sono orgoglioso della squadra ed è un punto di partenza importante per noi a mio avviso”.
Per la prima volta, lascio parlare mister Greco prima di recensire l’ennesima sconfitta senza appello di una squadra che da un’eternità non fa un tiro nella porta avversaria, manco per grazia ricevuta.
A parte il risultato striminzito, dovuto ad una prestazione straordinaria di Rinaldi, Bellodi, Motolese, Arboleda ed una buona dose di “culo” tra pali e di loro palloni fuori misura per un pelo, LOLBIA “in partita”, caro mister, non c’è mai stata, per 80 minuti non abbiamo mai superato la metà campo, ogni ribattuta alla “viva il parroco” era preda del centrocampo romagnolo e/o della testa di difensori che hanno cancellato i nostri attaccanti (?), sulle seconde palle ci hanno letteramente “massacrato”.
E in questo quadro di deprimente MEDIOCRITA’ se Dessena, anch’egli assolutamente irriconoscibile, non avesse perso palla in maniera così maldestra contro un De Rose, apparso oggi un extraterrestre, avremmo persino potuto portare a casa uno zero a zero, sul quale mister Greco avrebbe potuto “intessere” una ode ancor più esaltante di quella espressa per questo 1-0 striminzito e bugiardo, e ancor peggio per quel che ci attende nel roseo futuro immediato.
20 tiri contro la nostra porta, di cui 12 palle gol per i padroni di casa, contro un tentativo sbilenco di Nanni ed uno altissimo di Ragatzu, vale a dire zeroooo assoluto in pericolosità, del nostro fronte offensivo, la dicono lunga su come “ci abbiamo provato a restare in partita”.
Nelle “chiacchierate” stampa di questo tristissimo periodo, mister Greco ha raccontato ancora una volta di una “crescita” esponenziale dei tentativi verso la porta di Nanni, rispetto alla scorsa stagione.
Detto che proprio Nanni lì davanti è stato quello meno invisibile degli altri, di certo quel che si vede con chiarezza è che i Biancu e i Ragatzu che per anni abbiamo apprezzato e che ci hanno entusiasmato, facendo tremare le difese avversarie, oggi sono i fantasmi di quel che erano un tempo. Eppure anche nel nulla messo in mostra quest’oggi, mister Greco racconta che “siamo stati molto competitivi” e che “per noi questo può essere veramente il momento di ripartenza su un nostro punto di forza che ci ha accompagnato per gran parte del campionato.”
Ma davvero davvero, mister Greco si è fatto convinto che questa SUA OLBIA abbia finalmente, consolidato il “nostro punto di forza che ci ha accompagnato per gran parte del campionato” e che questo “spettacolo” di Cesena ne sia la cartina di tornasole per “sognare orizzonti nuovi e gloriosi”?
Nel girone e nella classifica “dove NOI viviamo” e da comuni mortali stra-innamorati di questa maglia bianca, vediamo di volta in volta sempre più sbiadirsi Tutte le Certezze che avevamo sulla forza dei nostri pilastri dell’era Marino, quantomeno di quelli ancora vestiti di bianco: il Ragatzu, il Biancu, il Dessena che giocano oggi e il La Rosa che sta in panchina, per scelta tecnica, non sono altro che le ombre di se stessi.
Adesso arriva Sau, come estremo rimedio, ad una situazione DISPERATA e, con tutto il cuore, ci auguriamo che con lui dentro si schiuda il cerchio infernale dantesco nel quale siamo precipitati.
Intanto la Torres, che incontreremo fra due domeniche, Vince alla grande una partita difficilissima per 3 gol a 2 contro la Recanatese (quella del 4-1 contro di noi) con reti tutte sarde di Dametto, Mastinu e Ibba che, quantomeno per due terzi, avrebbero potuto continuare ad essere ancora e con onore colorati di Bianco come Udoh che continua a far grande il Gubbio.
Aspettando la prossima, con immutata passione Biancolbiese e in attesa che scompaia l’incubo, ora e sempre OlèOlbiaOlè,
TORE ZAPPADU