OLBIA-ANCONA 2-4
Olbia (4-3-1-2): Gelmi, Renault (89’ Gabrieli),Bellodi, Emerson, Travaglini; Biancu, Incerti, Occhioni (89’Sanna); Boganini (60’ Babbi; 81’ König); Ragatzu, Contini ( 60’Sueva). A disp.: Van Der Want, Di Giorgio, Finocchi, Glino, Dore. All. Occhiuzzi
Ancona (4-3-3): Vitali, Mezzoni, Mondonico, De Santis, Brogni (69’ Martina); Simonetti, Prezioso (92’ Bianconi), D’Eramo (63 Gatto); Petrella (63’ Mattioli), Spagnoli, Moretti (69’ Di Massimo). A disp.: Piergiacomi, Perucchini, Lombardi, Pecci, Barnabà, , Fantoni. All. Colavitto
Reti: 8’ (rig) e 56’ Daniele Ragatzu, 17’ Moretti, 22’ Petrella, 45’ Spagnoli, 52’ Spagnoli
Note: angoli 2-4; amm. Incerti, Brogni e Prezioso; espulsi: nel nervosissimo finale 5 membri della panchina ospite compreso l’allenatore Colavitto; fuori anche Bellodi e Mondonico per “confronto” fisico nella rissa del 89’; rec.:+1’, +7’.
Quo usque tandem abutere, Olbiacalcio, patientia nostra?
Ovvero: Fintzas a cando asa afficcu de abusare de sa passescia nostra?
Chiedo perdono, ma davvero tutto quel che accade dentro e attorno a questa nostra Olbiabella ha sempre più i connotati dell’incubo.
Dopo 9 gare, un quarto della stagione se n’è andata e noi siamo già abbondantemente: mani e piedi nell’inferno sportivo.
E quel che è peggio, non si intravvede alcuna via di uscita.
Cominciamo dall’inizio di questa ulteriore rappresentazione della nostra palese inferiorità contro qualsiasi avversario.
Ad affrontarne uno particolarmente “indigesto” come l’Ancona, maestra conclamata delle sceneggiate (con loro ruzzoloni ed espulsioni a gogò) sul rettangolo di gioco, abbiamo presentato una lista di panchina assolutamente inedita e traballante… vista la “pandemia” da assenze che ci trasciniamo da quando abbiamo iniziato a competere in questa stagione “sgangherata”.
Abbiamo una rosa dove alcuni (Palesi, Nanni, Finocchi) non si sono pressoché mai visti in campo, altri (Brignani, Minala, Zanchetta) marcano visita in maniera allarmante in un momento così delicato. Con La Rosa assente oggi, per somma di ammonizioni, e Bellodi assente domenica contro Torres per espulsione, siamo veramente alle soglie della disfatta.
La Filosofia di Occhiuzzi (meno possesso palla, attendere l’avversario e colpire con lanci lunghi; i moduli duttili ed interscambiabili)) ha davvero “frantumato” la Nostra Pazienza.
Siamo diventati la “squadra più spettatrice” del girone: Guardiamo gli altri giocare e, qualche volta, proviamo, con spunti dei singoli ( o meglio del Singolo (indovinate chi?), a colpire nel bersaglio.
A centrocampo, stasera, come sempre in queste 9 “puntate” trotterelliamo costantemente senza meta, all’inseguimento di una palla che, troppo spesso, non siamo in grado di governare per 3 passaggi di fila.
Biancu, Minala, La Rosa, Boganini, Occhioni, Zanchetta, Sueva… tutti ridotti, per lunghi tratti dei 90’, a comparse sull’orlo costante di una crisi di nervi.
In avanti, se possibile, tutto è ancora più buio.
È vero che, finalmente, abbiamo ritrovato il Ragatzu che riprende a segnare, ma questo non basta.
Nessuno dei pretendenti al titolo di “spalla” del Divin Esteta di Quartu, ha mostrato di avere la stoffa per non farci stramaledire la partenza di Udoh.
Infine la Difesa, fino a stasera l’unico potenziale argine allo strapotere dell’avversario di turno, anch’essa ha imboccato la discesa verso il baratro.
Emerson, con la qualità indiscutibile del suo carisma, ma anche con gli acciacchi oggettivi della sua lunga carriera, ha ripreso a “regalarci” assieme a qualche cross degno della sua storia (il servizio per il secondo gol di Ragatzu è stato magico), anche altro, riprendendo purtroppo, con frequenza sempre più costante, le cappellate auto flagellanti che, nelle stagioni scorse, erano molto più episodiche.
Gelmi e Travaglini, gli unici due semper fidelis nel minutaggio di Occhiuzzi, oggi hanno toppato la gara e reso ancora più scarse le poche certezze che pensavamo di aver acquisito.
Insomma, se tutto va bene… siamo rovinati.
Nella scorsa stagione, Occhiuzzi subentrò a Zaffaroni nel Cosenza in serie B per tentare di salvarla ma, dopo 7 partite e 4 punti raccolti, venne esonerato e sostituito da Bisoli che, comunque con 15 punti in 16 partite, non evitò la retrocessione.
Sulla nostra panchina, da esordiente in serie C, in 9 partite finora ha raccolto 6 punti, ovvero… siamo pressoché in perfetta media .
Insomma, le premesse per continuare nel trend pericoloso e nefasto sono più che… premesse.
La verità è che, in questo settennato della gestione Marino, a parte la fortunata bis-stagione di Mastro Bernardo Mereu (4 partite per il finale-salvezza nella stagione 2016-17 e quella successiva conclusa senza aver mai “sfiorato” la zona playout), l’Olbia ha sempre puntato su allenatori alle prime armi, trovando quasi sempre molte difficoltà a “sopravvivere”.
Certo siamo lontani dal “record” (?) di Tiribocchi (6 gare: 5 sconfitte ed un pareggio), ma anche il giorno dopo questa serata tragica… l’incubo continua.
Cronaca della partita? Meglio leggerle sui giornali e i siti dell’Ancona.
A noi non resta che tremare, pensando a domenica…
Mala tempora currunt.. Ma nunc et semper :
Ad majora Ragazzi, OlèOlbiaOlè,
Tore Zappadu