Olbia-Siena 0-0
OLBIA (3-4-2-1): Gelmi; Brignani, Emerson (67’ Incerti), Bellodi; Gabrieli, Minala (74’ Boganini), La Rosa (74’ Zanchetta), Travaglini; Biancu (80’ Occhioni); Ragatzu, Babbi (67’ Contini). A disp.: Van Der Want, Renault, Konig, Sueva. All.: Roberto Occhiuzzi.
SIENA (4-3-2-1): Lanni; Raimo, Crescenzi, Silvestri, Favalli; Collodel (84’ Picchi), Leone (80’ Castorani), Buglio (80’ Meli); Belloni, Disanto; Arras (56’ De Paoli). A dis.: Manni, Farcas, Riccardi, Frediani, Rizzitelli, De Santis, Mora, Franco. All. Guido Pagliuca.
Arbitro: Arena di Torre del Greco
Note: angoli 3-6; amm. Babbi, Collodel, Silvestri, Disanto.; rec.:+2+7.
Non è un caso che tutti lo chiamino “reti bianche”, quando una gara finisce 0-0.
La Bianca Olbia di quest’anno allo Zero di reti segnate ci sta abituando, “al di qua” di ogni preoccupante abitudine.
Un solo gol in 5 partite!
E, seppur negativo, questo “traguardo(?)” siamo stati in grado di “raggiungerlo” solo noi, tra le 100 concorrenti che, nella stagione, si confrontano nel calcio professionistico nelle tre serie (A,B,C) nazionali.
Se non fosse, per questa preoccupantissima ed angosciante constatazione, questo pari a reti bianche regala anche qualche timido segnale di speranza.
Opposti alla squadra più informa del girone che, oltre al non insignificante perdurare della imbattibilità di Lanni (393’ senza gol, dopo quello subito da Di Massimo con l’Ancona, alla prima di campionato), arrivava ad Olbia dopo 3 vittorie consecutive (Reggiana, Imolese e Montevarchi) e dopo aver segnato 7 gol subendone quell’unico di Ancona.
Insomma non certo una difesa facile da superare e, per di più, anche un attacco sicuramente complicato da affrontare.
Insomma da questo 5° appuntamento usciamo senza troppi danni, ma con la oggettiva e, come detto, preoccupante certezza che siamo in grande difficoltà nella parte avanzata dello schieramento.
È vero che, manca all’appello degli attaccanti, l’infortunato Nanni, ma probabilmente neppure il pur bravo “duemila” di San Marino potrà garantirci quel “terminale” offensivo di cui abbiamo un disperato bisogno.
Va comunque detto che oggi all’85’, nel diluvio finale, proprio il subentrato Contini dopo essersi costruito, con la solita magia di Ragatzu, una palla gol micidiale, stecca il tiro conclusivo, a portiere battuto, più per le condizioni del terreno che per imperizia.
Sta di fatto che, ancora una volta (e sono tre su 5) il nostro migliore in campo risulta Gelmi che, almeno in due occasioni (65’ su Buglio e dieci minuti dopo su Disanto) salva la nostra porta e, per una volta, nel primo quarto d’ora viene salvato dalla traversata sul destro dello “scatenato” Disanto, di sicuro il migliore in campo per i contradaioli.
Insomma, uscire indenni da questo scontro non era affatto semplice e, se ci siamo riusciti, persino con qualche rimpianto, è giusto nutrire qualche speranza in più per l’immediato futuro che, guarda caso, si chiama Fermana, dove lo scorso anno alla penultima di campionato con 3 gol (Udoh, Biancu e Ragatzu) risolvemmo positivamente l’amletico dubbio (Playoff o Playout?) regalandoci la prima soddisfazione storica di disputare la roulette degli spareggi per la promozione in B.
Quest’anno sarà diverso e, non solo perché questa Fermana che ha un punto più di noi, è molto diversa da quella dello scorso anno, ma anche perché nell’ultima in casa ha steso con un indiscutibile 2-0 il pretenzioso Cesena e, nella giornata di oggi a Montevarchi, ha mancato di un soffio la vittoria nel 2-2 finale visto che i toscani hanno recuperato il pareggio al 94’ con un colpo di testa di Gennari.
E, se non bastasse, il gol della “sospirata e mancata” vittoria dei giallorossi marchigiani l’ha messo a segno un certo Manuel Giandonato, direttamente dalla bandiera del calcio d’angolo, con una prodezza non certamente inusuale per lui, visto che, in Maglia Bianca, ce la regalò “pari pari”, nella vittoria contro la Giana Erminio nel primo atto di quegli incredibili spareggi salvezza del 2019-20.
E quindi, meglio tenerne conto, perché da un lato a noi quest’anno, di quel trio di frombolieri vincenti la scorsa stagione manca Udoh (e non è poco) e, in più, loro hanno un Giandonato in più al quale, come racconta un vecchio adagio, è molto meglio …non guardare in bocca.
Ad Majora Ragazzi, ora e sempre OlèOlbiaolè,
Simprie.