Horse category il Modena con cui ci confrontiamo per la 30ª di campionato.
“Fuoriclasse” non solo nel girone. E non solo per il filotto dei suoi 21 risultati positivi: 19 vinte e due 0-0.
No, quel che stupisce è la constatazione che, nessuna squadra delle 100 squadre del professionismo italico di serie A, B e C, sia riuscita a mettere insieme un simile rendimento.
Visto che, dopo la prima sconfitta del Sud Tirol a Piacenza, il Modena di mister Tesser ha preso in mano lo scettro della compagine più vincente e convincente tra le prime 100 squadre italiane.
In serie C nel girone B, sulle 29 gare disputate degli  87 punti a disposizione, il Modena ne ha conquistato 71, appena un -16 di differenziale che la vede, per la prima volta davanti al Sud Tirol che con 70 punti ha un differenziale di -17.
Impietoso il confronto dei numeri con le altre realtà dei campionati: le capolista della serie A, Napoli e Milan su 27 gare disputate hanno racimolato 57 punti sugli 81 disponibili, vale a dire accumulano un differenziale in negativo di -24 punti sul potenziale en plein.
Il Lecce, primo della serie B, con 52 punti in 27 gare ha un differenziale ancora più basso con -29. Per completare il quadro, nel girone C della serie C, i ragazzi del nostro indimenticabile Michele Mignani guidano la classifica con 59 punti, avanti di 4 sul Catanzaro secondo a 55, ma rispetto agli 87 punti disponibili nelle 29 gare sin qui disputate registrano un -28, il penultimo “meno buono” tra le prime della classe.

CREDIAMOCI: SI PUO’ FARE

Contro questo Golia noi, paradossalmente, per la prima volta ci presentiamo con le migliori possibilità di… farla franca. Partendo già battuti sulla carta, quel che può venire alla fine dei 90’ sarà comunque tutto di.. guadagnato. E non parlo di prestazione, ma di risultato.
Perché la “cantilena” di ogni fine gara “buona la prestazione, male il risultato” a Modena non vale un fico secco.
   In mezzo a tanto splendore, meglio sapere che anche il Modena ha le sue magagne tecniche.
Col Pescara domenica scorsa è stato palesemente dominato nel gioco e nelle occasioni create fino al 78’ quando gli abruzzesi sono rimasti in 10, per via della seconda ammonizione di Drudi (proprio lui, quello della immeritata nostra sconfitta all’84’ a Pescara).
   Nei minuti finali, concitati ma, ovviamente, di naturale forcing “canarino”, con nessuna palla gol da una parte e dall’altra, il Modena su un fallo laterale manda il solito Azzi sull’out di sinistra che imbecca Mosti al limite dell’area che, di prima intenzione spara verso la porta; il tiro sarebbe fuori, ma sulla traiettoria, solo e defilato al limite del fuorigioco, c’è Minesso che centra il suo 8° successo personale e manda in paradiso i “canarini” dentro e fuori dal campo.
Come sempre, dico le cose che penso e, quindi, postando il fotogramma del gol finale dico con serenità che a Noi, l’arbitro questa rete ce l’avrebbe annullata e, comunque, avrebbe fischiato la fine prima o subito dopo la battuta del fallo laterale.
   Dico questo perché, quando viene battuto il fallo laterale mancano esattamente 6 secondi alla fine del recupero dei 4 minuti; Collu che, poco prima avendo ammonito Mosti assegnando un fallo per l’ultimo attacco del Pescara, sa che il recupero è pressoché consumato, non guarda più l’orologio, ma solo l’azione di attacco e la conclusione di Minesso il cui tocco avviene 1 secondo dopo il termine di gioco effettivo.
La tiritera degli arbitri che, quando sta per finire il tempo regolamentare, non fanno tirare né angoli, né punizioni, né falli laterali o, persino, bloccano sul nascere, azioni d’attacco pericolose, evidentemente è una prassi che ammette qualche eccezione.

   Devo dire onestamente che, in questa gara, l’arbitro Giuseppe Collu di Cagliari, se l’è cavata sufficientemente, 7 ammonizioni (comprese le due di Drudi), una sola nei primi 45’ pur con tanti richiami e, qualche eccessivo sorvolo, su falli pericolosi, ma di sicuro sbaglia a non concedere un rigore netto quando Piacentini stende Cernigoì al 10’ e, probabilmente, si è preso una bella responsabilità ad assegnare un gol vittoria… offlimits. Ma questo può accadere quando a beneficiarne sono i primi della classe nonché indiscutibilmente i più blasonati del girone.
Modena ha vinto 21 gare, pareggiato 5 (di cui quattro volte per 0-0), perso 2 sole volte, sempre per 1-2, in casa con Entella e la seconda a Montevarchi.

   Ha segnato 51 reti, tra cui 10 rigori realizzati sui 13 concessi; 17 le reti subite.
Interessante notare il flusso dei risultati nel corso dei 90’ di ogni partita.
Per esempio per 13 volte su 29 gare, non ha segnato alcun gol nel primo tempo; in 4 occasioni si è trovato in svantaggio alla fine dei primi 45’, ma solo con l’Entella non ha recuperato la gara perdendo (1-2) la partita, mentre ha recuperato lo svantaggio iniziale, vincendo le altre 3 partite con Lucchese, Imolese e Pontedera. In 10 occasioni ha concluso in parità i primi 45 minuti, ma solo 4 volte ha pareggiato con gli 0-0 a Grosseto, Reggio e Lucca, più l’unico casalingo con Teramo.
Sì il Teramo è, oggettivamente la squadra che ha messo più in difficoltà, tra le mura amiche la dominatrice di questa stagione.
   Ad oggi al Braglia il Modena ha perso, come detto, solo con l’Entella, in una gara maledetta (per i canarini) per via dell’imperdonabile papera di Pergreffi che, in fase di fraseggio difensivo al 1’ di gioco passa incredibilmente il pallone a Magrassi per manda in vantaggio i suoi.
Ad inizio ripresa poi per un fallo di mano in area, subiscono un rigore e l’espulsione di Ciofani per doppia ammonizione, Gagno fa il miracolo e impedisce il raddoppio di Lescano, e gli emiliani riescono, pur in inferiorità numerica, persino a pareggiare con Minesso. A fine gara una decisione “generosa” dell’arbitro regala un rigore ai liguri che, stavolta ancora Lescano trasforma regalando la vittoria a suoi.
   Una sconfitta immeritata, allora, ed un pareggio sudato e strameritato quello del Teramo che, come detto, ha vinto nettamente ai punti, do la manovra del centrocampo emiliano, costretto a rifugiarsi negli sterili lanci lunghi alle punte.
Per tutti i 90’ sia nella mole di gioco proposto che per le occasioni create (4 per il Teramo 1 per Modena), gli angoli (5 a 6 per Teramo), ma soprattutto per quel che accade proprio sugli sviluppi di un corner Mungo si ritrova libero di colpire sul secondo palo, Gagno è miracoloso e fortunato a deviare, ma  la sfera che si impenna impatta su Piacentini che però colpisce il palo.
   E forse non è un caso se, proprio uno bravo come, Piacentini al mercato di gennaio sia stato  acquistato dal Modena.
Trenta delle 51 reti, il Modena le ha segnate nei secondi tempi, ben 8 le reti realizzate dopo il 90’, altre 8 tra il 75’ e l’89’, altre 13 dal 50’ al 74’, solo una nella ripresa al 48’, la terza di Scarsella ad Olbia.
   Il rendimento casalingo, dopo le prime 3 balbettanti apparizioni (pareggio con Reggiana, Teramo e sconfitta con Entella), è da autentico caterpillar: 11 vittorie consecutive, 25 gol segnati, appena 6 subiti.
Nelle 14 casalinghe, Modena oltre ai risultati finali ha, quasi sempre, comandato il gioco e creato più delle avversarie. Complessivamente le occasioni buone, oltre i gol messi a segno, sono state 70 per Modena e 43 per le avversarie; anche negli angoli (61-46) sono stati più produttivi. Solo in due occasioni, contro Teramo, come ho detto sopra, ma anche con Vis Pesaro (3-5 le occasioni nei 90’), hanno subito la velocità, anticipo sulle seconde palle e il pressing asfissiante dei loro avversari.
   L’ultimo gol subito da Gagno è anche l’unico in assoluto del 2022 e lo ha segnato Arrigoni del Teramo su rigore, nella gara di ritorno persa per 1-2 dagli abruzzesi. In 9 gare (7 vinte e due 0-0 a Reggio e a Lucca) del 2022 con 11 gol e 1 sola rete subita, il Modena ha schiantato ogni resistenza conquistando 23 punti contro i 17 della Reggiana.
Adesso, tocca a noi affrontare una sfida dove è già chiaro e scontato, chi sia l’invincibile Golia.
   Aspettiamo con fiducia di capire quanto Ragatzu e i suoi bravi e compatti amici, siano in grado di recitare il biblico e meraviglioso ruolo di… DAVIDE.
In Culo alla Balena Ragazzi, siete in grado di farcela.
Tore Zappadu