Novantotto anni fa, esattamente il 4 novembre del 1924 l’Olbia (allora Terranovese) e la Torres si scontrarono per la prima volta all’Acquedotto di Sassari. Era una sfida voluta dai rossoblù con i cugini galluresi, proprio per festeggiare il XXI° anniversario della SEF Torres ed i rossoblu vinsero per 2-0, con reti di Forteleoni nel primo tempo e Giuseppe Frank nella ripresa. Quella prima Olbia schierava: Peppino Gabriel in porta, Giovannimaria Picciaredda, Lelio Biancu, Mario Tramontana, Peppino Sircana (capitano) e Prevosto in difesa; Edoardo Quercia, Giuseppe Spano, Gesuino Sardo, Toscana e Ildefonso Sechi.
Da allora, tra Tornei e confronti con le squadre sarde, Gare Ufficiali, Amichevoli, infine con i Campionati e le tante Coppe Italia sono in tutto 107 le sfide, di fortissimo impatto sportivo e sociale, che hanno visto Olbia e Torres protagoniste mai banali e sempre intenzionate a vincere sul campo.
L’ultima fu lo spareggio playoff nella stagione 2015-16 vinto a Sassari dai Bianchi, allenati da Michele Mignani, che seppur con il minimo scarto e con un gran gol del “Mastinu di Montelepre”, sassarese purosangue, decretò con merito con merito la promozione in serie C, dopo 38 anni di peregrinazioni tra C2, Serie D, Interregionale ed Eccellenza.
Questo 108° scontro è, statisticamente, il 27° in Coppa Italia tra le due squadre che, di fatto, manca nel palmares di entrambe addirittura dal 22 agosto 2007 quando Andrea Peron per noi nella prima mezzora e Pierluigi Porcu al 92’ chiusero quell’ultima sfida di Coppa sul 1-1.
Le altre 26 sfide in Coppa Italia hanno sancito 10 vittorie per i rossoblù, 9 per l’Olbia e 7 pareggi; 28 le reti sassaresi 19 quelle Bianche.
Nel ’74, proprio in Coppa Italia c’è la più sonora delle vittorie rossoblu nel dopoguerra.
Un 5-1 all’Acquedotto, notturna a settembre: Mario e Marco Piga, su consiglio del grande Vanni Sanna, inventano il rigore a due: il gemello maggiore (Marco) passa al più giovane invece di tirare in porta e Di Carlo, il mediano-portiere che sostituì Planetta espulso per il fallo da rigore, non poté che ammirare quel rigore unico e storico. L’Olbia in quella serata, prima ancora che la partita perse la testa (3 espulsi) e tanta, troppa tensione nel terreno di gioco. (Nel riquadro La Nuova di allora ricorda quel rigore a “parto” gemellare)
È invece del ’88, la rivincita di Coppa, più significativa dei Bianchi di Sergio Bagatti che, dopo aver perso di misura a Sassari vinsero nettamente per 3-1 al Nespoli (con Serra, Saporito; Cortesi e capitan Truddaiu sugli scudi) battendo non una Torres qualsiasi, ma La Torres migliore di sempre, vale a dire quella di Gianfranco Zola ed allenata da Francesco Liguori che, in quella stagione, arrivò con 39 punti, al 4° posto della C1, contendendo al Cagliari e Foggia (promossi in serie B) ed al Palermo la promozione.
(Olbia 1988-89:
Dotta, Cortesi, Porceddu, Serra, Truddaiu, Sapochetti / Leoncini, Saporito, Morra, Favalessa, Mariani)
Anche se oggi si gioca solo(?) in Coppa, contro questa Torres, partita con qualche affanno nella stagione della rinascita e che arriva al Nespoli, con una forma ed un morale più che consistenti alla resa dei conti in questo primo scorcio di campionato, siamo Noi che nel centottesimo Derby di Sardegna ci giochiamo gran parte della nostra attuale credibilità. Questa è una gara comunque che NON potrà finire con un pari.
E quindi Ragatzi colorati di Biancolbiese…. Datevi una regolata.
Buon Derby a Tutti e che, comunque, vinca sempre lo Sport,
Simprie
