OLBIA-REGGIANA 1-2
Olbia (3-4-1-2):
Van der Want; Brignani, Bellodi, Emerson (86’ Gabrieli); Arboleda (86’ Corti), Zanchetta (55’ La Rosa), Dessena, Sperotto (73’ Fabbri); Biancu; Ragatzu, Nanni; a disp.: Sposito, Incerti, Occhioni, Babbi, Sueva, Panvini; All. Occhiuzzi.

Reggiana (3-5-2): Venturi; Laezza, Rozzio, Cauz; Guglielmotti, Muroni (58’ Vallocchia), Rossi, Nardi (85’ Cigarini), Guiebre; Pellegrini (80’ Montalto), Lanini (58’ Varela); a disp.: Voltolini, Hristov, Cremonesi, Luciani, Fiamozzi, Sciaudone, Capone, Rosafio; all.: Diana
Arbitro: Davide Di Marco di Ciampino.
Reti: 2’ Cauz; 37’ Danielinho Ragatzu; 42’Guibre.

Note: angoli 3-4; amm.: Muroni e Brignani; Occhiuzzi e Diana in panchina ed espulso il DS Goretti della Reggiana; rec.: +2’+4’.

Complimenti alla Reggiana per un traguardo Promozione in B, ampiamente meritato.
Felici e contenti per l’impresa dell’Olbia che è stata brava a raggiungere la salvezza, grazie ad uno splendido girone di ritorno.
Del tutto scontato cominciare dalle cose più belleMah..
Sarà stata colpa del vento o, più semplicemente il ritorno all’antico (LOLBIA brutta del girone di andata) sta di fatto che, nella partita più importante, soprattutto dal punto di vista del prestigio, siamo stati davvero “inespressivi” regalandoci uno spettacolo non degno dell’attesa e della coreografia sugli spalti.
I granata non hanno dovuto faticare molto, un corner dopo meno di 100 secondi, il solito bailamme nella nostra area e per la 28ª volta subiamo gol nei primi 45’ e, con quello di Guiebre al 42′ raggiungiamo il Montevarchi in vetta  a questa non esaltante classifica.
Il gioco langue, il vento No e sarebbe a nostro favore, ma come contro Imolese non calciamo MAI da lontano.
Anzi NO, una volta lo facciamo, pardon, lo fa con la solita classe il miglior giocatore del girone, quello splendido, unico ed inimitabile Ragatzu che abbiamo solo noi e con una bordata millimetrica ”sradica” la vernice dal sette di Venturi e ritrova un pareggio… momentaneo.
Questa prodezza vale la spesa del biglietto e la pazienza nell’attendare la fine di una gara comunque, piuttosto bruttina e del tutto inodore.
Al 42’ sulla nostra corsia difensiva di sinistra lasciamo fare tutto quel che vuole a Laezza che serve a meraviglia Pellegrini che di tacco, smarca Lanini anticipato da Arboleda, che però lascia la palla nell’area piccola dove Guiebre tutto solo (!?!), non fatica a metter dentro a porta vuota il gol che vale la Serie B per i granata e la quattordicesima sconfitta dell’Olbia che, è lo stesso “sommommolo” subito la scorsa stagione, quando però grazie alle 11 vittorie (9 quest’anno) conquistammo i playoff.

A parte i gol in questa brutta gara non è accaduto nient’altro che valga la pena di raccontare, per cui teniamoci stretti questa salvezza raggiunta (grazie alla sconfitta della Vis) perché proprio i pesaresi erano gli unici che raggiungendoci erano in vantaggio sugli scontri diretti.
Adesso, ad una gara dal termine, la prima ed unica dei playout ad avere qualche chance di sfangarsela è ancora l’Alessandria che dista 3 punti da noi e dal Fiorenzuola (ma è fuorigioco rispetto a noi per gli scontri diretti, e col Fiorenzuola per la differenza reti) e 2 soli punti dalla Torres cui però basterebbe pareggiare nell’ultima in casa con Fermana, perché anche i rossoblu con un pareggio in Piemonte e la vittoria al Vanni Sanna sarebbero fuori portata dei grigi.

Insomma, godiamoci questa per niente scontata salvezza, ottenuta facendo davvero una bellissima cavalcata nel girone di ritorno (26 punti) che ci hanno consegnato la certezza della 19ª partecipazione al campionato di serie C.
Manca ancora un gara a Lucca e, giusto per capirci e regalarci uno stimolo “storico”, se dovessero arrivare i 3 punti questo spezzone di girone a 19 gare sarebbe il migliore dell’era Marino, visto che solo due volte, all’andata del 2016-17 e, sempre nel girone di andata del 2018-19, l’Olbia è riuscita a incamerare 27 punti.
Altro traguardo da raggiungere o, visto quel che è successo oggi, da preservare è il Titolo di Capocannoniere di Danielinho Ragatzu che, a 90’ dalla fine è solo al comando con 19 reti, traguardo Mai raggiunto da un giocatore dell’Olbia, nei 42 campionati di C (18) C2 (24).
La bellissima prodezza di oggi rappresenta la 1255ª rete in queste 42 stagioni (dal 1939 ad oggi) e, per quel che riguarda la C Unica del terzo livello, il suo 19° sigillo stagionale è il gol n° 605, senza trascurare che il terzo gol contro Alessandria ha rappresentato il timbro del 600° gol in serie C.
Non sembri fuori luogo ricordare che questo è anche il 79° gol in maglia bianca e che quindi, facendo di conto, ci conferma che il divin esteta di Quartu ha segnato il 13,06% di TUTTI I GOL DELLA SERIE C di bianco vestita.
E visto che ci siamo, perché non ricordare come Roberto Biancu con il 400° gol alla 34ª contro il Livorno nella stagione 2017-18 e Nunzio Lella il 500° nella 28ª giornata contro il Como nella 2020-21, facciano parte di questa catena cominciata il 28 settembre del 1939 con la rete al 5’ del primo tempo di Flavio Piras nella prima giornata, del primo campionato di serie C, a Giulianova in una gara persa per 2-4.
Così come vogliamo celebrare la 200ª maglia bianca di Luca La Rosa che diventa così il 13° calciatore per numero di presenze, appena dietro Ragatzu che oggi ha timbrato la 202ª presenza in maglia Bianca.
Luca che, nelle diverse stagioni in maglia bianca, ha anche segnato 19 reti (8 in serie C), è anche il 5° olbiese purosangue, a raggiungere questo traguardo dopo Franco Marongiu, Pinuccio Petta, Tonino Conte e Silverio Balzano, oltre ad altri “olbiesi” acquisiti” come Massimo Mariani, Ernesto Truddaiu e Marco Sapochetti.
Insomma, la storia si scrive ogni giorno e la grandezza di questo diamante calcistico che indossa la maglia bianca numero 10, e l’orgoglio tutto terranoese per quella maglia n° 3 ci porta a dire con, previsione nient’affatto azzardata che… Non è Finita qui!
Grazie Olbia, Grazie Ragatzi, Grazie Daniele, Grazie Luca e tutti protagonisti dei nostri mai sopiti Sogni di eterno colore Biancolbiese.
Tore Zappadu