AQUILA MONTEVARCHI–OLBIA 0-2
Aquila Montevarchi: Rinaldi, Achy, Tozzuolo, Martinelli, Barranca (63’ Intinacelli), Bassano (36’ Martorelli), Amatucci, Mercati, Carpani (46’ Gambale), Jallow (52’ Doratiotto), Lunghi (52’ Mionic). A disp. Giusti, Poggesi. All. Roberto Malotti
Olbia: Ciocci, Pisano (62’ Pinna S.), Brignani, Emerson, Travaglini, Lella (72’ Occhioni), Chierico (72’ Giandonato), Palesi (72’ La Rosa), Biancu (76’ Sanna), Ragatzu, Udoh. A disp. Van der Want, Barone, Renault, Boccia, Demarcus, Mancini. All. Max Canzi.
Arbitro: Fabio Rosario Luongo di Napoli.
Reti: 44’ Udoh, 62’ Travaglini
Note: corner 11-6; Amm.: Bassano, Chierico, Palesi. Recupero 2’+5’
ABBIAMO FATTO 13!!!
Sarà anche vero che siamo nel secondo millennio e, per molti dei ragazzi che ce l’hanno regalato, questo Traguardo non ha più alcun significato. Un tempo il 13 al Totocalcio ti cambiava la vita. Ma, così come per l’antica schedina, anche in questa circostanza, la combinazione di tutti i risultati può, anzi DEVE cambiare la Nostra Stagione.
Il netto, indiscutibile, meritato 0-2 contro una delle più belle realtà del calcio del Girone B, vale tanto oro quanto pesa. Non gli abbiamo permesso di giocare. Siamo sempre stati sempre NOI padroni del pallino.
Le sfide decisive nei vari reparti, sono state tutte vinte. La nostra difesa (a parte qualche sbavatura nel finale, soprattutto a causa della dinamicità del nostro ex Doratiotto) ha sempre mantenuto la linea di trincea: strepitoso Emerson al 75’ con il suo mancino sublime “ribalta” sulla linea il colpo di testa di Riccardo che, per la prima ed unica vola, aveva superato la “linea maginot” di Ciocci.
Il nostro centrocampo, ha imbrigliato le velleità dei tanti talenti (Bassano, Barranca e su tutti l’esperto Carpani): Palesi, Lella e Chierico hanno dettato legge in quella fascia nevralgica.
E, in sovrappiù, quel che conta è che Ragatzu e Udoh, hanno vinto la sfida indiretta con Jellow e Lunghi, apparsi la copia sfocata di se stessi.
Buon per noi se poi, abbiamo persino l’occasione di festeggiare il primo prezioso “diamante” del gioiellino Christian Travaglini. Un gol cercato da tempo (così come il “collega” di reparto Brignani, recordman di “traverse”) e che è arrivato al 62’ sugli sviluppi del quinto corner, con una scelta di tempo e un guizzo smarcante degno dei più navigati “uomini d’area piccola”, per giunta di destro che non è proprio il suo “colpo preferito”.
Tutti, davvero tutti, sempre sul pezzo.
Per esempio Roberto “in ciabi” Biancu, grande a fare spesso anche il lavoro sporco di contrasto, ma anche a pungere: clamoroso e sfortunato il palo al 26’ su cross di Ragatzu. Ma certamente ancora più delizioso nel fare quel che il suo talento gli consente, quando al 44’ in veloce ripartenza offre al nostro Quinto Moro re King lo spunto per una volata verso il quarto “orgasmo” di questa stagione bevendosi, una volta arrivato alla meta, prima Amatucci eppoi Rinaldi: 1-0 e meritatamente… standing ovation!
Dicevamo del 13, cioè del risultato aritmetico fatto di 4 vittorie e 1 pareggio, undicesima posizione in classifica che, pur essendo ancora fuori dall’empireo della quota nobile” per il play-off, ci consente di guidare la pattuglia delle legittime pretendenti a une delle 10 posizioni di quel prestigioso traguardo.
Ah, giusto non dimenticarlo, più che produttivo l’apporto della panchina con 3 olbiesi (?) su 5 tra cui l’esordio positivo del 2003 Andrea Sanna, che ci ha consentito di riassestare il ritmo e rinforzare la trincea…
Comunque è stato un peccato che
-all’87’ Ragatzu abbia perso l’attimo nel mandare in rete l’invito di Giandonato;
-al 90’ Udoh manchi la “terza coltellata” con la conclusione apparecchiata dal tandem Pinna-Ragatzu.
Infine Bello-Buono-Fortunoso anche il secondo clean sheet per Ciotti che almeno in tre occasioni (tiro da fuori di Barranca al 28’; rasoterra di Martorelli al 41’ e, ancor di , sulla stoccata di Mercati al 43’, un minuto prima del gol di Udoh) ha mantenuto vergine la sua porta…
PERÒ
Peccato, davvero peccato che all’85’ lui e sua eccellenza don Ramos Borges Emerson (seppur oggi il migliore in campo) abbiano confezionato l’immancabile “velenoso” arsenico (stile Ancona) del pasticcio difensivo che Gambale e, soprattutto, Doratiotto hanno toppato clamorosamente.
Sarebbe stata una macchina brutta e immeritata, per questa bellissima serata.
Vuol dire che, talvolta, lassù qualcuno ci ama…
EH SÌ: ABBIAMO FATTO DAVVERO 13… un “bottino” fortunato che CAMBIA LA STAGIONE.
Non sprechiamolo…
Domenica c’è in ballo un’altra gratifica (una sorta di Quattordicesima). Ospitiamo il Modena di un grandissimo Ogunseye che ha dominato il Pescara…
Mah, se c’è andata bene con Doratiotto….
Ad Majora Ragazzi, sempre più OlèOLBIAOlè,
Simprie