Le “disfide” fra i Biancolbiesi ed i Grigi piemontesi, arrivano quasi sempre alla fine e, come sempre, sono decisive per il “dentro-fuori” per raggiungere qualcosa di importante o, come quest’anno, per non mandare in vacca una stagione tormentata, sia per l’una che per la rivale.
Accadde già il 31 maggio del 2009 quando all’andata del primo spareggio dei playoff di C2, i Ragazzi di Totò Vullo ebbero la meglio con il minimo scarto, gol di Giglio (nella foto l’esultanza), sui più quotati avversari guidati da Luciano Foschi.
Vincemmo la prima finalina, loro la seconda con un 1-0 che li qualificò per via del miglior piazzamento nella classifica di stagione.
Quella gara e quella data, oltre a rimanere impressa nella storia (unica vittoria contro Alessandria, nei 14 confronti del nuovo millennio) e nella memoria dei tifosi olbiesi, “memorabili” i ragazzi della Curva Mare che, nel centro della città dipanarono un immenso striscione bianco con data ed invito categoricamente inderogabile: 31.05.09 Tutti allo Stadio!
A ben vedere, le due “malconce” compagini di questa stagione, hanno molto più da perdere che guadagnare da questo “duello senza appello”.
All’andata tra noi finì in parità 1-1, primo tempo per loro con gol di testa del 18enne Gazoul sul solito insondabile (quanto meno per noi) angolo e, nella ripresa giocata dai nostri molto meglio, il pari arriva da un rigore propiziato da uno spunto di Biancu e realizzato dal piedino magico di Danielinho Ragatzu.
Sta di fatto che entrambe nel Ritorno, hanno migliorato il loro, peraltro nefasto, andamento del girone di andata, visto che se, alla 19ª giornata, erano “saldamente” ancorate al penultimo posto in classifica (15 punti entrambe, un pelino avanti noi per via dei 13 gol all’attivo, uno più dei loro).
Da allora in queste ultime 15 gare hanno totalizzato altri 20 punti i Bianchi e 17 i grigi; con i nostri colori un pochino sopra la soglia dei playout e l’Alessandria a 3 lunghe di distanza.
Se si concede il doveroso credito all’andamento di quest’ultima fase stagionale, noi dovremmo essere leggermente favoriti, in quanto loro nelle ultime 9 gare (di cui 4 fuori casa) hanno perso 3 volte (a Pontedera, Sassari ed in casa con Lucchese, vinto solo una volta a Recanati e pareggiato le altre 5 (di cui 4 in casa ed una, per 0-0 a Siena nell’ultima trasferta.
Noi, nelle ultime 9, ne abbiamo vinto 4, di cui però solo una (il derby del 3-1) in casa, le altre 3 in trasferta con Fiorenzuola, Gubbio e San Donato, 3 pari di cui due al Nespoli (Carrarese ed Entella) e l’altro ad Ancona; due le sconfitte, quella di Cesena e quella ancora più indigesta con Imolese in casa.
Questi benauguranti precedenti stagionali, ci danno favoriti lievemente anche tra i Bookmaker anche se le somme tra 2.2 e 2.5 € per la nostra vittoria, 2.8/3.9 per il pari e il 3.4/3.6 il 2 della vittoria piemontese, sono ancora molto vicine tra loro.
Questo per quel che concerne l’Oggi, ma nei tempi trascorsi per noi NON è andata per niente bene: su 24 sfide, loro ne hanno stravinto 15, abbiamo “consumato” 7 pareggi e vinto solo 2 volte.
Al Nespoli 2 vittorie, 3 pari e 7 sconfitte.
Come detto sopra, nel millennio nuovo abbiamo vinto solo nella sfida playoff del 2009, mentre nel secolo scorso, il gap tra noi e loro, sempre rilevante, ma meno drammatico è stato di una sola vittoria 5 sconfitte e 4 pareggi.
A tutt’oggi loro hanno bucato la nostra porta per 42 volte, noi abbiamo segnato 15 reti, tre dei quali sono di Ragatzu (2 su rigore).
In queste aride cifre c’è una curiosità relativa alla nostra prima ed una vittoria nel secolo scorso, quando nel campionato 1986-87 dopo aver perso all’andata per 2-0 (Petricone e Mocellin i marcatori) vincemmo il ritorno con l’unica rete segnata da Paolo Scanzi (Nella foto), mezzala genoana, alla mezzora del primo tempo.
Quell’unica vittoria del XXI° secolo, nelle 10 sfide tra le due compagini, arrivò la domenica del 31 maggio 1987, stesso giorno, stesso mese della seconda regalataci da Giglio nel 2009.
Solo il caso, la Cabala o un segnale celeste del nostro santo patrono di Maggio?
Scegliete Voi, sta di fatto che tra Olbia e Alessandria, sabato si gioca per la seconda volta nella storia, nel mese di Aprile.
La prima, sempre al Nespoli accadde il 7 Aprile del 1991, finì in parità con reti di Comiti per i Noi e Mazzeo per gli ospiti.
Stavolta si gioca il 1° di aprile che, al di là di qualsiasi “burla o pesce irridente” per Me e tantissimi di Noi Coreuti della Tribuna di Levante degli anni settanta, ha il viso, il cuore e la inimitabile voce di Brunetto Derosas, noto “Di Giacomo” (foto) che, ne sono sicuro, prima che l’arbitro Antonino Costanza di Agrigento dia il fischio di inizio alla gara, da Lassù intonerà il suo coinvolgente quel SUO Olè OLBIA Olè che era in grado di trasformare ogni partita nella festa ed il sorriso più autentico di una comunità umana appassionata e tifosa del Gioco più Bello del Mondo tutto colorato… di Biancolbiese.
Tore Zappadu
