REGGIANA-OLBIA 0-0
Reggiana (3-5-2):
Venturi; Cremonesi, Rozzio, Cauz; Libutti, Nardi (46’ Muroni), Rossi (84’ Cigarini), Kabashi (27’ Lanini), Guiebre; Pellegrini (69’ Varela), Rosafio (84’ D’Angelo). A disp.: Voltolini, Turk, Djamanca,  Orsi, Hristov, Sciaudone. All.: Aimo Diana.

Olbia (3-5-2): Gelmi (61’ Van der Want); Brignani, Bellodi, Travaglini; Sueva (61’ Renault), Incerti (61’ Zanchetta), La Rosa, Biancu, Mordini; Ragatzu, Contini (74’ Nanni). A disp.: Occhioni, Babbi,, Gabrieli, Emerson, König, Fabbri, Minala. All.: Roberto Occhiuzzi.
Arbitro: Antonino Costanza di Agrigento
Note: angoli 7-0; amm. Incerti (diffidato non gioca con Lucchese), Travaglini (diffidato non gioca con Lucchese), Van Der Want, Cremonesi. Al 60’ Guibre dopo un’incursione sulla fascia sinistra, stende Gelmi in uscita e provoca la sua sostituzione con Van Der Want; 94’ Varela sempre sulla fascia sinistra stende Mordini e l’Olbia rimane in 10 per gli ultimi 4’ di gioco. Rec:+3’+8’.

QUESTA è  l’OLBIA che VOGLIAMO

Ai nastri di partenza, tutto sembrava scontato.
Blasone, Classifica, ma soprattutto il rendimento impressionante, tra le mura amiche, quasi come il nome altisonante del loro bellissimo stadio “Città del Tricolore”; visto che nelle loro 8 precedenti in casa, hanno collezionato 6 vittorie, 1 solo pari (con Pontedera per 1-1) ed una sconfitta per 0-1 con Cesena, quando fu costretta a giocare in inferiorità numerica per 70’ e fu colpita solo su rigore in una gara nervosissima 11 ammoniti ed 1 espulso.

E, proprio quella col Cesena, fu anche l’unica partita dove gli uomini di Aimo Diana rimasero a bocca asciutta anche di gol, per il resto 15 segnati e appena 3 subiti.
A ben pensare,  dunque, Tutto scontato!
Ok, Tutto Scontato meno… l’Olbia.
Sì proprio la Nostra Amata Olbiabella che, nella gara più IMPOSSIBILE agguanta una prestazione superlativa, subendo ben poco nel gioco e nelle azioni da parte dei “superfavoriti” e, per dirla com’è andata, sprecando persino l’unica grande occasione da Gol di tutta la partita, quando al 70’ sull’imperiale servizio dell’ineguagliabile Danielinho di Quartu, Contini si mangia l’occasione della vita, un gol da cineteca ciccando il tapin più importante della stagione.
Peccato davvero, perché 3 punti a Reggio (e per giunta meritati) avrebbero rovesciato il mondo e rimescolate le carte di una stagione che, anche alla luce di quel che le Meringhe Bianche hanno saputo fare oggi, è di sicuro la più “pazza” fra quelle che la nostra memoria ricordi.
A vederle giocare (la prima e la penultima) quest’oggi, è sembrata davvero una bazzecola pensare ad una Reggiana con il triplo dei punti dell’Olbia.
E non perché Rozzio e compagni non ci abbiano provato, ma a bene vedere, se lo sfortunato Gelmi non ha dovuto fare alcuno “sforzo da extraterrestre” per difendere la sua porta, e noi nel corso dei 102’ abbiamo sempre tenuto botta limitando alquanto la costruzione del gioco al loro centrocampo e azioni di pericolose ai loro avanti che, detto tra noi, non ci hanno fatto neppure il solletico, vien da chiedersi non tanto cosa ci faccia la Squadra del Tricolore in testa alla classifica, ma soprattutto che c….o ci facciamo noi in fondo alla… cantina.
Tutti, ma proprio Tutti i ragazzi, nessuno escluso, sono stati superiori ai loro avversari diretti, nei contrasti, nel ritmo di gara, nella attenzione ai dettagli con una sola eccezione (la stronzata di Travaglini con l’ammonizione stupida che gli farà saltare la gara con Lucchese) e con una doppia ansia per Gelmi e Mordini (ancora una grandissima prestazione la sua) che hanno dovuto lasciare il campo per l’eccessivo vigore (non sanzionato dall’arbitro) di Guiebre e Varela che oltre al danno fisico, ci ha costretto a giocare in dieci nei perigliosi 4’ finali del match.
Una inferiorità numerica che, oltre ad ingrandire la nostra maiuscola prova, anche per la incazzatura ed il nervosismo dei “plenipotenziari” Reggiani, avrebbe potuto costarci cara.
Mah, davvero oggi non ce n’era per Nessuno: in quei quattro ansiogeni minuti finali, La Rosa e i suoi Fratelli agli amaranto “primi della classe l’Area di Porta non gliela fatta neppure vedere.
Punto d’Oro…STRAMERITATO, ma adesso bando alle “scabbidure” chiudiamo l’anno in Bellezza e con la Lucchese accendiamo finalmente l’Albero della VITTORIA.
Ad Majora Ragazzi, e Grazie per questa stupenda prova di forza e di carattere… ma per gli augurissimi di Natale aspettiamo SABATO
Tore Zappadu.