Eh sì, al Nespoli nel nuovo millennio abbiamo vinto una sola volta, in campionato. In totale ne abbiamo giocato 65, di cui 1 pareggiato a reti inviolate (2006)3 persi sempre per 0-2, tra Eccellenza e serie D, ed uno solo a nostro favore.
Accadde in…….Olbia il 9 marzo 2008

“Mai come oggi, l’Olbia si inventa il derby del nuovo secolo e schianta una Torres irriconoscibile rispetto alla andata. O forse è solo l’Olbia che è talmente cresciuta da far scomparire i cugini rossoblù.
I GOL:
-47’ giocano da padroni di fascia sia Volpe che di prima intenzione chiama Sussi il quale, com’è suo carisma dal ciel donato, spedisce un cross preciso al millimetro sulla testa di Palumbo che, lassù sull’olimpo del Derby, sembra una statua di Donatello, elevata in alto a miracol mostrare, che scala la cima che porta al gol e la rete che conduce agli ultras… un’apoteosi.
-52’: Altra fascia altra corsa, stavolta da destra (la corsia dominata da Iazzetta e Testa) arriva l’assist dal concittadino Marco ancora al divino Volpe che, questa volta, ringrazia e calcia, Secchi respinge come può, e ancora Palumbo mette piede, palla, partita e incontro dove nessuno può dire niente che non sia stupore, ammirazione, euforia per un’Olbia che incanta e si riappropria dell’amore della sua gente.”
Così raccontai quella eccitante e travolgente prestazione.
Non fui il solo a provare STUPORE per quel calcio Champagne o, meglio ancora, Vermentino di Gallura che l’Olbia di Puccica ci regalò in quella partita e non solo in quella.
Ha rallentato, si è gestita, ha rifiatato, si è ripulita. Poi si è presentata con le vesti della festa all’appuntamento più atteso, quello che Palumbo, Cirina e a ruota gli altri aspettavano da quattro mesi. L’Olbia si è preparata all’evento nel modo migliore, la Torres nel modo peggiore, e le due realtà in campo si vedono tutte.Renzo Sanna- Il Sardegna.
“Duemilacinquecento, come i tifosi che ieri pomeriggio hanno gremito gli spalti del Bruno Nespoli. Quattordici, come gli anni trascorsi dall’ultima vittoria casalinga dell’Olbia in un derby con la Torres. Due, come le reti inflitte dai bianchi ai rossoblù. Dodici, come i gol segnati dal bomber Vincenzo Palumbo, autore della doppietta del ko alla Torres. Per raccontare un derby talvolta bastano solo alcuni dati numerici…”  Giampaolo CuccuruL’Unione Sarda
Questo il tabellino, dove abbiamo evidenziato Tutti gli EX “iscritti” (Gilardi e Palumbo per Noi; Deliperi e Foschi per loro) nonché i giocatori di Olbia (Soro, Luca e Andrea Castricato per noi; Daniele Molino e Alessandro Mascia per loro) e quelli nati a Sassari (Marco Cabeccia, Alessandro Cherchi per loro).
Olbia (3-4-3): Facchin; Mauro Gilardi, Movilli, Cirina; Testa, Giovanni Soro, El Kamch (86’ Vetrugno), Sussi; Iazzetta (61’ Luca Castricato), Volpe (71’ Campana), Vincenzo Palumbo. A disp.: Casini, Andrea Castricato, De Luisi, Amodeo. All.: Rosolino Puccica .
Torres (4-4-2): Secchi; Daniele Molino, Furiani, Lizzori, Marco Cabeccia; Massaro (46’ Carlet), Pinna, Sogus, Alessandro Cherchi (69’ Iadaresta); Frau, Federici (56’ Ottonello). A Disp.: Simone Deliperi, Ceriani,
Alessandro Mascia, Caboni. All.: Luciano Foschi.
Arbitro: Sebastiano Peruzzo di Schio.
Rete: 41’ e 52’ Vincenzo Palumbo.

Da allora le soddisfazioni più grandi le abbiamo agguantate al Vanni Sanna 0-1 nei playoff con la stupenda rete del Mastinu di Montelepre ed al Nespoli in Coppa Italia col passaggio del turno all’alba di questa stagione.
Del secolo scorso abbiamo scelto di ricordare un’altra prodezza balistico-collettiva “bloccata” dall’obiettivo che, al pari della “scalata” di Palumbo, ci regala una perfetta “osmosi” tra la folla ed il gol, tra la prestazione agonistica e la vittoria raggiunta.
Si tratta del primo dei due gol che, il 1 aprile del 1984, ci consenti di vincere per 2-1 (l’unica volta che è capitato nei 27 incontri casalinghi di campionato) con reti di Aloia, Arcoleo (O) e Trudu (T). Erano le stagioni della C2 ed è davvero un ricordo speciale, l’istantanea di primo gol che Claudio Aloia, 21enne approdato a Olbia dalla Sangiovannese, fece al 39’ al suo primo derby contro i rossoblu, osannato da una folla di sostenitori “impazziti” di gioia.

Claudio Aloia, 33 presenze, 5 reti in due stagioni, giocherà ancora in C2 col Carbonia dove “svernò” per  due stagioni con altri ex bianchi, Sapochetti ed Ogno, ma non abbandonerà più Olbia e l’Olbia, dove vive tutt’oggi che ha 61 primavere, dopo aver allenato, per oltre un decennio i giovani virgulti delle giovanili bianche, tra i quali i suoi due figli Francesco Aloia (10 presenze in maglia bianca) ed Alessandro Aloia (59 presenze 19 gol), dando alla Nostra Amata un più che significativo contributo umano e storico.
Complessivamente in casa abbiano vinto 10 volte, pareggiato 9 e perso 8, abbiamo segnato 39 reti, subendone 28.
Ad Majora,
Tore Zappadu