…Appresso vie’ Genzano
Cynthia-Olbia 0-1
Cynthia: Scarsella, Menicucci, Ansalone (81’ Minnucci), Di Ventura, Scardola, Pucci, Bertoldi, Bellini, Attili, Senesi, Torri (60’ Mortaroli); a disp.: Abbatini, Facondini, Giacomozzi, Cappelli, Tell, Juckic, Fagioli; all. Santolamazza
Olbia: Van der Want, Cacciotti, Negrean, Steri, Peana, Miceli, Ricciardi, Falasca (88′ Brenci), Formuso (71’ Giglio), Molino, Mastinu (91’ Tricoli); a disp.: Mazzoleni, Aloia, Cejas, De Cicco, Ribeiro, Marro; all. Biagioni.
Reti: 53’ Mastinu
Arbitro: Copat di Pordenone
Note: al 4’ VdW para un rigore ad Attili, concesso per atterramento dello stesso da parte di Peana; Espulso al 85’ Peana per doppia ammonizione; amm. Bellini, Menicucci, Torri, VdW, Mastinu,Falasca, Molino, Brenci. corner 5-2; Rec.: 2’ 4’.
Era da un po’ che l’avevamo intuito. Adesso ne siamo tutti certi, l’Olbia ha risolto il non irrilevante enigma della prima scelta in porta. Di sicuro con l’olandesone volante, l’Olbia acquista una sicurezza maggiore e non solo perché oggi ha sventato il rigore di Attili, ma perché ogni volta che è stato chiamato in causa ha svolto sempre al meglio il suo compito, mostrandosi comunque più efficace sui piazzati dell’altra giovane scelta, l’anche lui bravo Mazzoleni. Non va dimenticato che persino nella stregata gara con Trastevere VdW ha sfiorato il miracolo intuendo il tiro di Delgado, rischiando, anche in quella occasione di regalarci altri due punti, cosa puntualmente verificatasi oggi. Sì, perché anche con i pur forti ragazzi genzanesi, non è stata mai in dubbio la supremazia bianca, per cui la rete su rigore è stata di fatto l’unica vera possibilità per i laziali di rimediare un potenziale pari. Insomma con VdW (a proposito noi preferiremo chiamarlo Van der Wint che, se non erro in neerlandese vuol dire proprio Bianco, ma per brevità d’ora in poi useremo l’acronimo delle sue iniziali) abbiamo trovato il vero erede di Saraò, anche e ripeto non solo per sventare i penalty. Detto questo, non scordiamoci del Mastinu irresistibile di questo poker vincente; perché è pur vero che le partite si vincono solo se c’è una squadra, ma se al nostro attivo abbiamo simili primattori (e di classe lì davanti ce n’è da vendere), il futuro ci sembra sempre più roseo. Guai comunque a negare le difficoltà, manifestate anche oggi, nell’essere in grado di chiudere le partite o di complicarci la vita nella quasi ansiogena paura di voler provare a perdere, visto che ne finale, abbiamo persino ripreso il cattivo costume del restare in inferiorità numerica. Insomma da lavorare c’è ancora tanto, ma per ora gustiamoci questo “irrituale” e prolifico mese di Novembre (chi conosce la nostra storia, sa quanto poco feeling abbiamo avuto con questa dodicesima parte del calendario) e, nel contempo, attendiamo anche qualche nuova da parte di una società che (così si racconta) si dice pronta a passare il testimone nell’intento di far uscire da questa non certo piacevole situazione di stallo che, pur nel felice e benefico presente, ci impedisce di sentirci tranquilli per il Nostro Futuro.
Comunque sia, avanti il prossimo (Albalonga) per il pokerissimo e, Ragazzi, non facciamo scherzi perché Ad majora, vuole solo dire solo una cosa: CONTINUIAMO A VINCERE.
Simprie.