TORRES-OLBIA 1-1
Torres (4-4-2): Salvato; Heinz (70’ Sorgente), Girgi, Dametto, Antonelli; Liviero, Lora, Bonavolontà (70’ Gianola), Masala (57’ Sanat); Ruocco, Scappini (88’ Luppi). A disp.: Garau, Pinna, Teyou, Carminati, Campagna, Tesio, Pinna, Lisai, Carboni. All.: Alfonso Greco
Olbia (4-3-1-2): Gelmi; Renault, Fabbri, Gabrieli, Travaglini; La Rosa, Incerti (78’ Emerson), Occhioni (82’ Boganini); Biancu; Ragatzu, Sueva (83’ Contini). A disp.:Van der Want, Di Giorgio, , Iobbi, Finocchi, Glino, Dore, Sanna, König. All.: Roberto Occhiuzzi
Arbitro: Paride Tremolada di Monza
Reti: 86’ Scappini; 95’ Daniele Ragatzu.
Note: angoli 4-3; amm. Antonelli, Dametto , Fabbri, Incerti e Ragatzu; rec.:0+5’.
A voler esser sarcastici, questo punto conquistato all’ultimo secondo dall’unico vero fuoriclasse presente nel terreno di gioco, purtroppo ci consente semplicemente di “attestarci” saldamente…. al penultimo posto in classifica.
Ma il derby, anche questo non certo esaltante targato n° 109, non lascia mai spazio al sarcasmo, in quanto vissuto intensamente da tutti i protagonisti, dentro e fuori dal campo e comunque, emozionante fino alla fine.
Per questo mandiamo in archivio questo buon risultato, con l’istantanea più biancolbiese che lo rappresenta.
E a dirla semplice, sono proprio gli ultimi 10 minuti con le prodezze di Scappini e Ragatzu, a restituire dignità di “prestazione” ad un Derby che, soprattutto da parte nostra, è stata la fotocopia perfetta di quasi tutte le Nove partite che l’hanno preceduta.
Abbiamo subito il gioco (comunque mai spettacolare) dei rossoblu che si sono divorati almeno 4 immense occasioni, più il rigore sprecato da Scappini, mente Noi, a parte i tentativi, per la verità pochini di Ragatzu, che ormai nel nostro fronte offensivo ha l’ingrato compito di un ”Giovanni Battista” che predica nel deserto, siamo stati assolutamente… nullafacenti.
Avevamo, come da routine, più gente in infermeria che dentro il campo, ma con tutte le giustificazioni plausibili, come squadra non siamo né carne né pesce.
Ogni volta che manovriamo dal basso fatichiamo le classiche sette camicie per riuscire a costruire una che una buona azione offensiva.
In difesa dopo una avvio di stagione promettente, da 4 gare subiamo gol ad ogni tornata, e non pochi (9) con una media 2,25 a partita.
Dicevamo del derby e del capolavoro di Danielinho da Quartu che, manco a dirlo, si è ripreso lo scettro che gli appartiene, quello con cui trascina l’Olbia da sei stagioni: regalandoci un gol pressoché ogni tre partite giocate.
Bello, bellissimo questo liberatorio minuto targato 95: bravo Emerson a lanciare dentro l’area la rimessa laterale per la testolina di Travaglini che, in tutta evidenza non ha “s’oju pàbaru” e serve il piede fatato del “divin esteta” che manda a ramengo “tutto lo stadio” rossoblu, restituendo un meritato mezzo sorriso ai non pochi biancolbiesi presenti in tribuna.
Non perdere il Derby era il massimo traguardo possibile per questi ragazzi che, meglio ricordarselo, stanno dando l’anima per sollevarsi da una situazione critica che, a nostro parere, non dipende solo da loro.
Ma con li sotto al penulltimo posto in deprimente solitudine (mai successo nell’era Marino, dopo 10 giornate) occorre una svolta immediata che imprima un segno di discontinuità in questo tran tran che ci ha condotto nel baratro al quale non vorremmo abituarci mai.
Calcisticamente parlando non siamo “catalogabili”, subiamo sempre il gioco degli altri, e ad ogni possesso avversario rischiamo sempre, calcisticamente parlando, l’osso del collo e, va detto, con Gelmi che il suo mestiere lo fa sempre con grande bravura: anche oggi ha mandato sulla traversa la sventola di Scappini al 42′ ed al 76′ strozzato in gola la gioia di Sanat lanciato in rete da uno “svarione” di Travaglini.
E domenica arriva la prima della classe, il Gubbio che non ha mai perso fuori casa, vincendo ad Ancona, Carrara e Fiorenzuola, pareggiando (1-1) solo nella prima trasferta stagionale a Fermo, quando i marchigiani al 95’ riuscirono ad evitare la sconfitta con i ragazzi allenati da Piero Braglia. Fuori casa, a parte quel gol del fermano Gkertsos sugli sviluppi dell’ultimo calcio d’angolo della partita, non hanno subito alcuna altra rete. Il loro portiere Raffaele Di Gennaro in 10 gare ha evitato di subire gol in 7; ed oggi la sua squadra ha vinto in casa per 3-0 con Imolese.
Insomma lo scampato pericolo del derby che, vale comunque molto più di tanto, quantomeno per raffreddare un po’ la sicumera ed eccessiva boria dei cugini turritani, non è in grado di rassicurarci sul futuro prossimo di questo nostro disastrato campionato.
Grazie Ragatzi e come sempre Ad Majora ed OlèOlbiaOlè,
Tore Zappadu.