OLBIA-FIORENZUOLA 1-2
Olbia(4-3-1-2): Gelmi, Gabrieli, Brignani, Emerson (46’ Bellodi), Travaglini; Biancu, La Rosa (46’ Minala), Zanchetta (57’ Babbi); Ragatzu; Sueva (66’ Nanni), Contini (46’ Boganini). A disp.: Van Der Want, Di Giorgio, Renault, Sanna, incerti, Occhioni, Finocchi, König, Nanni. All. Roberto Occhiuzzi
Fiorenzuola (4-3-3): Battaiola, Danovaro (46’ Cavalli), Quaini, Potop, Oddi; Oneto, Stronati (62’ Fiorini), Currarino; Sartore (62’ Mamona), Mastroianni (72’ Sussi), Morello (72’ Di Gesù). A disp.: Sorzi, Frison, Bondioli, Scardina, Coghetto, Arduini, Di Gesù, Areco. All. Luca Tabbiani
Arbitro: Andrea Zanotti di Rimini
Reti: 30’ Morello; 39’ Mastroianni; 86’ Nanni.
Note: angoli: 6-5; amm.: Zanchetta, Emerson, Minala, Oneto, Sartore, Battaiola; rec.:+2’+6’
Per 85’ un’Olbia moscia e stralunata, è stata spettatrice impotente di una sonora lezione di Calcio, impartita dagli uomini di Mister Tabbiani (in assoluto il migliore tra tutti i protagonisti).
Padroni assoluti del campo e belli da vedere, nel gioco fatto di schemi e trame semplici da vedere, ma sicuramente efficaci nel cercare costantemente la …soluzione finale.
L’Olbia ha avuto 3 guizzi 3 nei primi due minuti e ha provato ad uscire dal torpore in un finale in cui, sugli sviluppi del penultimo corner sul cross di Biancu dalla destra, trova la testa dell’esordiente Nanni che dimezza il risultato e rinfocola le speranze per gli ultimi minuti di gioco in cui, a dire il vero, il Fiorenzuola perde la sua flemma di superiorità e rischia di subire un incredibile pareggio che, per quel che si è visto in campo, avrebbe avuto davvero del clamoroso.
Di fatto la squadra rossoblu, legittimando il ruolo di squadra a tutto tondo, continua la sua marcia trionfale, meritando ampiamente tutto quel di buono le viene accreditato anche per il futuro della stagione.
Per parte nostra c’è poco da dire, soffriamo enormemente il possesso palla avversario, siamo clamorosamente deboli nel settore difensivo di destra da cui, manco a dirlo, sono arrivati i due gol ospiti. Gabrieli su Morello, non ci ha capito niente e, a costo di essere noiosi e ripetitivi, continuiamo a non capire le partenze autolesionistiche di Pinna ed Arboleda.
Il centrocampo è stato sempre zona di caccia degli uomini di Tabbiani e noi raramente abbiamo saputo costruire tre passaggi di fila.
In avanti, la cintura di sicurezza di Currarino, studiata da Tabbiani, su Ragatzu ha limitato enormemente la fantasia e la pericolosità di Danilelinho; Contini e Sueva: non pervenuti; Biancu? Ancora troppo pallido.
Gli innesti ci hanno portato fortuna e vivacità, oltre a Nanni, soprattutto Bellodi che, assieme a Brignani, Travaglini e Ragatzu è stato tra gli unici a non cedere alla frustrazione di una figuraccia che, anche per troppa supponenza degli avversari, non è finita come il 5-0 inflitto domenica scorsa alla Reggiana.
Una buona nuova, se volete, arriva con il secondo gol di stagione, anche stavolta, per merito di un esordiente: Nanni che di testa ha mostrato di essere una buona alternativa al costante Brignani.
Ma è davvero, dannatamente difficile esser lieti per… un misero secondo golletto in 7 partite.
Insomma dopo 7 gare rimaniamo a 6 punti e, con tutta la buona volontà, non si notano segni di miglioramento nel gioco, nella condizione fisica e, ancor peggio mi sento, nel carattere.
Di sicuro non tutte le avversarie sono forti come il Fiorenzuola, certamente la “disfida” con la Torres ha lasciato tracce sul fisico e sulla concentrazione, ma con questa “musica”… non si balla.
Siamo lontani mille miglia degli obiettivi di stagione, con questo andazzo dobbiamo guardarci le spalle per evitare brutte ed inattese sorprese.
Finiamola qui, per evitare di recitare troppi requiem per questa prestazione obiettivamente brutta o, per meglio dire: obiettivamente brutta, brutta, brutta.
Arrivederci a migliori occasioni e più decenti prestazione, con i consueti saluti di buon augurio:
Ad Majora Ragazzi, nunc et semper OLèOlbiaOlè
Tore Zappadu