Che ci piaccia o no, sabato pomeriggio Sos Biancos avranno di fronte l’avversario attualmente più indigeribile di tutto il girone, la Signora …Virtus Entella di Chiavari.
I PRECEDENTI TUTTI A SUON DI GOL: |
Già lo scorso anno, in quel 2-3 rocambolesco per loro (reti di Schenetti e doppietta di Merkaj e Udoh e Ragatzu per noi) misero seriamente in dubbio la nostra possibilità di “accedere” ai playout, fortunatamente evitati grazie ad un importante finale di stagione.
Ai giorni nostri, l’impressionante filotto delle ultime 7 gare della Virtus (6 vittorie ed uno zero a zero casalingo con Gubbio) la rendono in questo stock di gare, la prima in assoluto con 19 punti conquistati, 17 gol fatti (1 rigore) e 4 subiti (2 su rigore), davanti alla ex-scatenata Reggiana che, pur venendo da uno straordinario percorso netto (12 vittorie e 4 pareggi, tra i quali il nostro 0-0 a Reggio) per via della sconfitta 1-2 di Ancona, proprio in queste ultime 7 gare ha fermato la sua corsa totalizzando 18 punti (le 6 vittorie e la sconfitta al Conero) segnando 16 reti e subendone 5 (2 su 2 rigore).
L’ultima sconfitta dei biancocelesti liguri è datata 17 dicembre, ultima di andata, quando al Comunale di Chiavari si impose il Siena per 1-2, in una gara combattutissima in cui al 95’ Borra, il portiere dell’Entella andò vicinissimo al pareggio con un colpo di testa che costrinse Lanni il portiere avversario a superarsi in maniera strepitosa per evitare la rimonta.
Nei fatti sia lo 0-0 casalingo con Gubbio (alla 24ª giornata) che quella sconfitta (alla 19ª con Siena) sono gli unici inciampi della formazione di mister Volpe che, in trasferta ha vinto le ultime 4 ed ha un ruolino di marcia impressionante con 8 vittorie 3 pareggi e 2 sole sconfitte (1-3 a Carrara nella 4ª giornata e a Pontedera 1-2 nella 16ª).
Entella adesso è risalita in terza posizione a 6 punti dalla Reggiana e a due distanze da Cesena, staccando il Gubbio di 8 lunghezze che, prime di queste ultime 7 gare occupava la seconda posizione con 6 punti di vantaggio sui biancocelesti.
Di sicuro questa esplosione che, ha riacceso per Entella, l’obiettivo della promozione diretta è anche figlia della proficua gestione del mercato invernale con gli arrivi di Manzi (Turris), Siatounis (Monza) e Tomaselli ed il recupero fisico di Leonardo Morosini assente per, infortuni muscolari, da fine settembre e recuperato proprio dalla 20ª di campionato, contro la Torres a Sassari nella gara vinta per 1-0, in cui sostituì Meazzi negli ultimi 20’. Da trequartista-seconda punta Morosini, con rilevanti trascorsi nel Brescia, è stato “centellinato” con sapienza da Volpe che, pur non schierandolo mai nell’11 iniziale in questo filotto strepitoso di 7 gare, l’ha sempre inserito dalla panchina.
E Morosini ha risposto alla grande, visto che nei 240’ giocati (in pratica 2 partite e mezzo) ha segnato 4 gol e costruito il gol vittoria di Merkaj nella complicatissima vittoria di Imola (1-2) nell’ultima trasferta.
In queste ultime gare, Volpe, ha sempre rimodulato uomini e schemi nell’undici iniziale, con massima attenzione agli avversari di turno. Un po’ per assenze forzate (squalifiche) o indisponibilità d’infermeria, è Davide Zappella l’unico che non è mai stato depennato dall’11 iniziale dalla gara di Sassari a l’ultima con Fermana.
Ad Olbia mancherà di sicuro Pellizzer per squalifica e non è un’assenza da poco, vista la caratura del centrale difensivo (oltre 400 partite tra B e C, di cui più della metà proprio con la Virtus Entella).
Probabilmente nel consueto 3-4-1-2, l’unica certezza, oltre a Zappella, dovrebbe essere il portiere Borra che in queste ultime gare è stato preferito a De Lucia.
Quel che è certo è che Volpe dispone, in ogni reparto di una rosa più che copiosa sia in quantità che qualità, ma l’11 iniziale al Nespoli non dovrebbe discostarsi molto da quello vittorioso con Fermana: Borra; Parodi, Chiosa, Sadiki, Rada, Corbari, Zappella, Barlocco, Merkay, Zamparo (o Faggioli), anche se la tentazione di far partire finalmente dal primo minuto Morosini indiscusso mattatore dell’ultimo 2-0 casalingo, con ingresso a 23’ dalla fine, suoi i 2 gol una di testa l’altro in azione di contropiede, senza dimenticare l’altra doppietta che ci propinò nel 3-3 della scorsa stagione..
Loro sono la squadra che segna di più nella ripresa, 25 gol dei 39 complessivi sono stati segnati dal 46’ in poi; ed è accaduto che nelle 9 partite in cui ha dovuto recuperare l’iniziale svantaggio, 3 volte (Ancona, Alessandria ed Imola) è riuscito a vincere, due i pareggi (1-1) con Tavarnelle e Lucchese, mentre in 4 occasioni ha perso (con Rimini, Carrarese, Pontedera e Siena); gli 0-0 sono stati 5 di cui uno solo in trasferta (a Gubbio) e fuori casa ha sempre segnato almeno un gol, tant’è che le 19 reti segnate in trasferta sono il record del girone in coabitazione con Reggiana.
L’Olbia è invece l’undici che subisce più di tutti nei primi tempi (24 dei 38 subiti) ed alla fin dei conti solo in una occasione con il Montevarchi siamo riusciti a ribaltare un risultato dopo essere passati in svantaggio, 4 volte siamo riusciti a pareggiare, 11 volte abbiamo perso; per 8 volte su 26 gare non abbiamo segnato alcuna rete, 3 volte questo ci è capitato al Nespoli (0-1 von la Vis; 0-0 con Siena; 0-1 con Cesena), in casa abbiamo subito 16 reti, peggio di noi sono Carrarese, Alessandria (-22), Montevarchi (-21), Imolese (-19), Vis pesaro e San Donato (-18).
All’andata perdemmo per 2-1, con una controprestazione da manuale (regalando agli avversari tutto il primo tempo) recuperando alla meno peggio lo svantaggio al primo quarto d’ora della ripresa, mancando il K.O con il non-rigore “balengo” di Biancu (mancava Ragatzu) ed il raddoppio decisivo di Merkaj a 10’dalla fine.
A proposito di rigori, quello di Biancu (l’unico fallito) è stato il 9° rigore assegnato nelle 19 sfide, il secondo in questo millennio, il primo lo segnò Diaw per Entella nel 3-2 del novembre del 2018.
Altri 3, tutti segnati, furono a vantaggio esclusivo dei bianchi, quello di Rassu nel 2-1 per noi in casa nel 2000, altri due nelle sfide della stagione 1970-71 con reti di Frenati (2-1 per noi ad Olbia) e Selleri (3-3 a Chiavari); e ben 4 tutti assegnati nella sola gara di andata della stagione successiva quella del 1971-72, nell’Entella-Olbia del maggio 1972.
Questa storica partita finì in parità per 2-2 con tutte le reti segnate dagli 11 metri. Cominciarono i padroni di casa con due rigori assegnati, a distanza di 4’ l’uno dall’altro, dal 36’ al 39’ dall’arbitro Arbitro: Mario Iseppi di San Donà di Piave, uno per tocco di mano, l’altro per atterramento del centranti Nilo Bini. In entrambi i casi lo specialista Renzo Rossi batté Bettella. A fine primo tempo l’arbitro non perdonò un atterramento di Marongiu in area che, andò sul dischetto e spiazzò il portiere Bertola che, il nostro “Pelè Bianco” spiazzò nettamente anche nella seconda chance dagli 11 metri concessa dall’arbitro al 12’ della ripresa. Insomma un 2-2 di rigore |
Tornando alla sfida dell’andata, non possiamo dimenticare la rabbia per averla persa, in maniera davvero puerile, perché oggettivamente quell’Entella era ben diverso da quello che incontreremo sabato e non solo perché prima di quell’incontro l’Entella occupava la 11ª in classifica, aveva già perso due volte e pareggiato 3 su 7 gare disputate, ma soprattutto perché questo giudizio lo condivide anche Silvio Merkaj, il 25enne attaccante albanese capocannoniere della squadra con 9 gol quando ha detto: “Mi permetto di dire che l’Entella di oggi è ben diverso da quella della sfida d’andata. Siamo in fiducia, in grande crescita e vogliamo continuare a coltivare i nostri sogni anche se ad Olbia non sarà sicuramente facile”.
Tutto giusto, ma di sicuro anche noi non siamo gli stessi di ottobre, anche perché, con tutti i difetti oggettiva, meglio non sottovalutare il dato che nelle ultime 11 giornate siamo andati in gol in 10 occasioni, segnando complessivamente 15 delle 25 reti in totale, e l’unica volta che non ci siamo riusciti è capitato solo a Reggio, in casa dei primi della classe… dove comunque abbiamo finito con un meritato 0-0.
Ad Majora Ragatzi e Buona partita a Tutti,
Tore Zappadu.