OLBIAALESSANDRIA 4-0
Olbia (3-4-1-2):
Sposito; Brignani, Bellodi, Emerson (85’ Secci); Arboleda, Dessena, Zanchetta (56’ La Rosa), Sperotto (56’ Fabbri); Biancu (85’ Incerti), Ragaztu, Corti (78’ Babbi). A disp.: Va der Want; Gabrieli, Occhioni, Boganini, Nanni, Sueva. All. Occhiuzzi.

Alessandria (4-4-2): Liverani; Baldi (73’ Gazoul), Sabbione, Sini, Nunzella; Rota, Nichetti, Perseu (73’ Mionic), Renault G (53’ Galeandro); Martignano (80’ Pagani), Sylla (73’ Lamesta); a disp. Marietta, Rossi, Renault C., Checchi, Lombardi, Bellucci, All. Lauro
Arbitro: Antonio Cosenza di Agrigento.
Reti: 69’ e 75’ Daniele Dessena; 90’ e 92’(rg) Danielinho Ragatzu
Note: corner 4-3; amm.: Sperotto, Arboleda (va in diffida); Zanchetta (diffidato salta Recanati), Perseu; rec.: +2’+5’

E’ la giornata dei San Daniele: 2 Doppiette nella Caccia Grossa della Salvezza, abbattono lo spauracchio alessandrino, raccogliendo nel carniere un poker d’altri tempi.
Brutta botta per l’Alessandria “soffocata” da una quaterna deprimente e di cattivo auspicio per il triplo salto finale per non retrocedere.
Due i protagonisti assoluti di questa “scorpacciata”, entrambi di nome Daniele e di professione calciatori di classe e talento INDISCUTIBILE.
L’arrivo di Dessena, alla sua quarta doppietta in carriera, tra le fila Biancolbiesi ha dato spessore e qualità al centrocampo e, il clima Biancolbiese ha contribuito a rigenerare e rivalutare nella giusta dimensione, uno con il suo pedigree incomparabile in questa categoria. Teniamocelo stretto anche per il futuro.
L’altro Daniele ci ha letteralmente “consumato” tutti vocaboli e le iperboli possibili ed allora semplifichiamo elencando i numeri:
Oggi alla sua 200ª partita di campionato con l’Olbia si-e-ci ha regalato lo scherzo di aprile più bello ed atteso della nostra storia recente e non solo (nel petto il suo pedigree)
Sul 2-0 a partita chiusa e risultato in cassaforte, ha lasciato il giusto spazio alla gloria dell’amico omonimo autore dei primi due gol e, a pochi secondi dal “calo-sipario” sforna la sua 9ª doppietta di bianco vestita, la 76ª rete in 200 gare ed arriva a cifra tonda (80 reti) anche in serie C.
La gara, comunque sia, non è stata per niente semplice.
I presagi del “maestralino” che, già ci aveva fatto piangere contro Imolese, si sono risvegliati dopo un primo tempo, abbastanza abbonato in cui, il palo scheggiato da Sylla e la traversa di testa di Corti, sono state le uniche vere emozioni, a parte la “birichinata” di Nichetti al 43’ quando con Sposito fuori dei pali, complice appunto il maestrale, ha scagliato da 60 metri un palombella che, fortunatamente, ha solo sfiorato la… leggenda.
Altra storia nel secondo tempo, con l’Olbia che sembra sfruttare al meglio le difficoltà degli ospiti a calibrare gioco e ritmi anche contro vento;
-al 48’ Ragatzu regala un pallone buono per la testa di Sperotto che non è efficace nella conclusione;
-al 51’ c’è Arboleda che consente a Brignani di rendersi pericoloso.
Con gli innesti di La Rosa e Fabbri l’Olbia incrementa ritmi e agonismo, Ragatzu è in palla e se ne avvede Dessena che sull’ennesimo servizio per la capocciata del divin esteta non si fa cogliere impreparato: ed è 1-0 e palla al centro.
Non passa molto che  sull’angolo a denominazione di origine controllata del capitan Ramos Borges, ancora quel volpone di Dessena in girata bassa chiude i suoi conti e quella della sfida salvezza.
L’Alessandria è tramortita, poco o niente risolvono i cambi dalla panchina, perché è comunque l’Olbia e le “invenzione” di quel diavoletto di brasiliano “nazionalizzato” a Quartu: al 90’ Danielinho ne inventa una delle sue, defilato e sornione sulla destra riceve un lancio calibrato da Brignani, stoppa e doma la palla con solo lui sa fare, si beve Sini e mentre si incunea in area, propone un “dai-e-vai” ad Arboleda che non si fa pregare e con una coordinazione ritmica tra gambe e corpo, distende anche Nunziata con il mancino chirurgico che dopo il tunnel al difensore scavalca anche il tuffo inutile di Liverani: una magia, l’ennesima di questo grandissimo campione, la 16ª in questa stagione.
Il rigore finale propiziato dalla grinta indomabile del purosangue terranoese Luca La Rosa, consente un’altra chicca al più grande goleador dei 118 anni di storia calcistica di Biancovestita.
Rimaniamo ancora in ballo per uscire dalle secche dei bassifondi, ma di sicuro non ci mancano i ballerini per continuare a …Sorridere.
Ad Majora Ragatzi, et nunc et semper OlèOlbiaOlè,
Tore Zappadu