SIENA-OLBIA 1-1
Siena (4-3-2-1):
Manni; Raimo, Riccardi, Crescenzi, Favalli (74’ Ciurli); Frediani (88’ Orlando), Leone (74’Petrelli), Buglio (60’ Picchi); Disanto, Belloni (60’ Castorani); Paloschi. A disp.: Porciati, De Lucia, De Santis, Rizzitelli, Motoc, Rizzo, Arras. All.: Guido Pagliuca
Olbia (3-4-1-2): Sposito; Brignani, Bellodi, Emerson; Arboleda (94’ Fabbri), La Rosa, Biancu, Travaglini; Ragatzu (94’ Sperotto); Contini (68’ Boganini-89’ Zanchetta), Nanni. A disp.: Van der Want, Gabrieli, Incerti, König, Occhioni, Babbi, Sueva. All.: Roberto Occhiuzzi
Arbitro: Francesco D’Eusanio di Faenza
Reti: 1’ Paloschi; 55’ Fabrizio Brignani.
Note: corner 2-7 per Olbia; espulso all’85’ Bellodi per doppio Giallo; amm.: Buglio, Riccardi e Zanchetta; rec.: +1’+8’.

Imbaddinati!

Con tutte le chiacchiere dei nostri prepartita anche stavolta, alle 14,30, all’Artemio Franchi di Siena entra in scena l’ennesima Olbia Tafazziana e masochista di Occhiuzzi.
Che si chiamino Ancona, Rimini, Torres, Tavarnelle, Alessandria, Recanatese, Lucchese, Entella, Pontedera, Siena… davvero poco importa.
Noi giochiamo sempre una partita ad… Handicap, minimo con un 1 gol di svantaggio quando va bene e magari recuperiamo, mente in non poche altre situazioni l’handicap è stato di 3 gol tutti assieme, come a Rimini o quando ci abbiamo dato di “matto” come nel pazzesco 5-4 di Pontedera.
Stavolta però, ci siamo addirittura superati, nel giocarci il bonus dell’autoflagellazione masochista, abbiamo battuto ogni record, impiegando appena 36 secondi: due rilanci dalla difesa, il lob di Disanto a scavalcare un immobile Emerson che si perde un, non proprio giovanissimo. Paloschi e l’ennesima “bottigliata alle palle” è servita: 1-0 per loro, palla al centro e ricomincia il trantran del “tutto sbagliato, tutto da rifare”.
Dal primo minuto in poi, la solita Siena, tutta calcio-camomilla, brutta a vedersi e sopportare, lenta e sorniona ma sempre pronta a sfruttare qualche altra nostra stronzata.
Un Siena vocato al “tirare a campare”.

Questa solfa, dell’anticalcio, nelle ultime due gare gli aveva portato fortuna conquistando due vittorie, tutt’altro che esaltanti, contro l’ultima e la penultima della classifica.
Con noi gli è andata meno bene, ma con il consueto “culo color terra di Siena” se l’cavata col minor danno.

Noi nonostante la buona volontà, il gioco e le non poche occasioni, come sempre: sic et simpliciter… siamo decisamente incapaci di… vincere.
Ed il pareggio, allo stato dell’arte, l’abbiamo trovato con l’uomo “partita” Fabrizio Brignani da Asola 25 anni (appena compiuti), che è planato dal suo metro e 91 centimetri, quasi a toccare terra per spizzare dentro la rete la sciagattata del nostro mancino Borges Brasieliero in debito con la squadra per la bruttissima falsa partenza.
Sapore amaro questo pareggio, sapore di brodino questo punticino.
Modugno cantava “siamo rimasti in tre, tre somari e tre briganti, sempre in tre!”

Ed anche noi siamo sempre lì: con 3 sole vittorie, al terzultimo posto, oggi ha vinto anche la Imolese e l’Alessandria che, nel frattempo, si allontana dalle sabbie mobili così come stanno facendo la Vis, Tavarnelle, Recanatese e compagnia cantante.
Siamo sempre lì con la miseria di 20 punticini per niente rassicuranti, su un futuro che non ci lascia per niente tranquilli.

E, probabilmente, di tranquillità e di certezze abbiamo ASSOLUTO bisogno.
Anche oggi, ci siamo regalati un finale in 10.
Proprio quando, dominandoli, con loro alle corde e l’ingresso del nostro asso nella manica Boganini particolarmente ispirato (a proposito perché è uscito lui e non Nanni stravolto dalla fatica?), sembravamo vicini alla meta, ed invece con Bellodi fuori, ci siamo imbizzarriti e disuniti. Gli abbiamo concesso non solo la superiorità numerica, ma anche la convinzione che potessero persino fare bottino pieno, rischiaando una ennesima beffa.
Serenità, meno chiacchiere e più sostanza.
E giusto per rimanere in tema, non può essere un caso se proprio Brignani che, tra i nostri difensori, è il più arcigno e propositivo nei contrasti e persino nella proposizione, abbia maturato appena 2 ammonizioni.
Lo scorso anno, il primo con noi, di questi tempi era stato già espulso una volta e alla 24ma stava maturando il quinto giallo per la seconda giornata di squalifica (alla 26ma).
Ad Oggi i suoi colleghi di reparto (Bellodi, Travaglini, Emerson e La Rosa che da centrale avanzato è di fatto il nostro primo muro difensivo) hanno maturato 9 giornate di squalifica (5 sono di Bellodi con quella di oggi) e la “bellezza” di 24 ammonizioni.
Lo scorso anno, quello dei playoff, a fine stagione battemmo tutti i record “sanzionatori” con 92 ammonizioni e 23 giornate di squalifica comminate.
Mai così “cattivi” e penalizzati nel settennio di Marino.
L’andazzo di questa stagione è persino più preoccupante, perché con la gara di Oggi abbiamo maturato sinora 69 ammonizioni, 5 espulsioni e 15 giornate di squalifica, lo scorso anno alla 24ª avevamo appena 43 ammonizioni, 6 espulsioni (una in più di oggi) ed 11 giornate di squalifica…
Insomma, nuova aria negli spogliatoi… Meno Imbaddinu e più SERENITA’.
Ad Majora, Ragatzi e sempre/comunque OlèOlbiaOLè,
Tore Zappadu