Questa che ci attende è la sfida numero 30, comprese le due di Coppa Italia del 1975-76. La striscia di questi confronti è in loro favore: perché nel hanno vinto 12, noi soltanto 7 mentre i pareggi sono stati 10; 26 i loro gol 22 i nostri.
La nostra prima vittoria è datata 24 aprile 1977, sempre in serie C, alla 32ª giornata; fu una bella sfida, anche abbastanza intrigante, visto che loro schieravano tre nostre importanti “conoscenze” Defilippis in porta, Notari e Noccioli in difesa e, da parte nostra avevamo in campo quel manipolo dei 5 Mori Olbiesi (Petta, Caocci, Marongiu, Giagnoni e Bagatti) assolutamente unici e indimenticabili. Vincemmo per 1-0 con rete di Sergio Bagatti ed assist di Franco Marongiu.
Anche l’ultima vittoria, sempre per 1-0, l’abbiamo conquistata il 29 aprile del 2016, alla penultima giornata di campionato, con rete di RobertONE Ogunseye subentrato a Ragatzu venti minuti prima.
Tutti ricordiamo quel finale “stratosferico” con Mastro Bernardo Mereu alla guida di una salvezza incredibile. Oggi, questa Olbia conserva tra le sua fila quattro grandissimi “reduci di quella grandissima impresa: Van der Want, Pinna, Pisano e, ovviamente, Ragatzu. Di quel Siena, nella rosa è rimasto solo il trentenne Leonardo Terigi.
Il Siena che incontriamo è diverso, non solo dal quell’organico del 2016, ma anche dal Siena che in maniera “irregolare” (netto fuorigioco di Karlsson nei minuti finali, ed un rigore nettissimo su Occhioni non assegnato quattro minuti prima) ci ha battuto per 3-2 all’andata.
Intanto in panchina c’è Pasquale Padalino che, dopo Alberto Gilardino, Massimiliano Maddaloni e Paolo Negro, è il quarto traghettatore di questo Siena costantemente in ambasce in una stagione mai decollata.
Poi da quella rosa c’è stato un “repulisti” di ben 11 giocatori, tra i quali lo stesso Karlsson,Varela, Acquadro, Milesi, Montiel eConson, con l’arrivo di nuova linfa di 9 innesti, tra i quali Laverone, Dumbravanu, Crescenzi, Fabbro, solo per citare quelli maggiormente impiegati.
Di fatto il Siena con 4 allenatori diversi, 30 giocatori utilizzati è, a 6 giornate dalla fine, un cantiere in continuo divenire.
L’ULTIMO INCONTRO
Proprio per questo non c’è molto su cui poter contare per affrontarlo con sufficienza. Martedì scorso col Modena ha conquistato un pareggio più che meritato, con uno schieramento (età media 27,7 secondi per “anzianità”, rispetto ai 28,9 della Reggiana) non solo esperto, ma anche di grandissimo carattere.
Di fatto dopo la iniziale sfuriata della capolista, aggressiva ed incisiva soprattutto nella corsia di sinistra con Azzi e Minesso, alla prima incursione proprio da Mora, il tornante di destra dei toscani, arriva il cross perfetto per la testa di Michael Fabbro, alla sua prima rete con i bianconeri.
Nonostante la incessante pressione del Modena, tanti tiri fuori misure, angoli e mischie in area, i canarini passano solo grazie ad un rigore (il 14° a favore del Modena), concesso per un tocco di Guberti su Longo, molto contestato (con una qualche ragione) dai senesi. Alla fine dei primi 45’ minuti, più brutti e spezzettati, a parte le due reti, nessun altro pericolo per i due portieri.
Nella ripresa, molto più dinamica e bella da vedere, il Siena regge l’urto della corazzata, con molta calma e poco affanno, anche la il Modena occupa stabilmente la tre quarti avversaria.
Le chanches più ghiotte da registrare sono quelle di Azzi al 47’ che a tu per tu con Lanni si deve accontentare di un ennesimo corner a favore, per la coraggiosa uscita del portiere toscano, una traversa su un traversone, cross di Azzi e due occasioni sui piedi di Bonfanti.
Il Siena, ha comunque la chanche più ghiotta sui piedi di Caccavallo: al 62’ Fabbro allarga su Laverone che dalla destra cerca un cross teso, lo stesso Fabbro spizza per Caccavallo che da buona posizione trova il petto di Gagno che gli strozza il grido in gola.
Nella gara vengono concessi 6 minuti di supplementari che, con un tifo inebriante, ed il Modena (record-team in Europa per i gol nei minuti suppletivi) farebbero tremare chiunque… Non certamente questo Siena che tiene botta e nervi saldi e non concede nessuna chanche ai pericolosissimi avversari.
FUORI CASA
Al di là del Franchi il Siena, in questa stagione ha conquistato appena 11 punti (2 vittorie e 5 pareggi) nei 16 incontri sin qui disputati. In questa graduatoria sono terzultimi, precedono solo Grosseto e Fermana fermi a 10 punti conquistati.
Significativo il fatto che nelle prime sei trasferte abbiano collezionato le due vittorie (Montevarchi e Gubbio) e tre dei 5 pareggi con una sola sconfitta a Viterbo. Nelle 6 gare successive, nessun punto, e 6 sconfitte di fila; Le ultime 4 hanno portato a due pareggi per 1-1 (Pistoiese alla 26ª e Modena nell’ultimo turno) e due nette sconfitte con Entella e Pescara.
In queste 16 complesse trasferte, i contrada ioli hanno segnato 14 reti, subendone 25; Lanni per tre volte ha mantenuto la sua porta intonsa (due 0-0 a Imola e Teramo e nel 3-0 a Montevarchi); l’attacco, oltre i due 0-0; ha chiuso con le “polveri” bagnate in altre 4 occasioni (0-2 a Viterbo , 0-1 a Lucca, Cesena e Reggio, quest’ultimo su rigore). Sta di fatto che, stando agli angoli (69 a favore, 70 contro) ed alle occasioni pericolose (44 a 69) seppur perdendo il Siena non è mai stato… solo a guardare.
Buona partita a tutti.
Tore Zappadu