Una ripartenza per riprendere… A Sognare.
A Pistoia, l’Olbia di Canzi si gioca la roulette tra Sogno e …mediocrità. Inutile nascondere che l’altalena dei risultati (mai positivi per tre volte di fila) possa far credere che l’obiettivo, mai nascosto, della disputa dei playoff sia facilmente raggiungibile, navighiamo troppo a vista per essere sicuri di arrivare in porto. La Pistoiese, avversario storico di questo ultimo quinquennio, può e deve essere il primo ostacolo da superare per non interrompere lo slancio positivo che in queste ultime giornate la “nuova Olbia” ha saputo mettere in campo.
Anche per i toscani la gara di oggi è un crocevia importante e, non a caso, sulla panchina degli Orange dalla settimana scorsa siede un altro allenatore. Giovanni Lopez ha sostituito David Sassarini proprio alla vigilia del derby casalingo con Lucchese finito a reti inviolate. È presto per dire quale sarà la fisionomia di gioco che il nuovo mister tenterà di imprimere. Domenica ha mantenuto il 3-5-2 di Sassarini, con un importante inserimento Sabotic al posto di Ricci, come basso a sinistra nella difesa a tre. Oggi dovranno fare a meno di Romano (squalificato) punto nevralgico al centro del pentagono di centrocampo, non a caso uno dei due (assieme alla punta Pinzauti) sempre presente in tutto il girone di andata.
La Pistoiese ha collezionato 15 punti, occupa il terzultimo posto in classifica, avanti due punti a Viterbese ed uno al Grosseto. Nove sono i punti conquistati al Melani, dove hanno vinto 2 volte (con Viterbese e Montevarchi) pareggiato 3 e perso 4 gare con Reggiana, Ancona, Teramo e Gubbio. Hanno il il penultimo attacco “prolifico” con 14 reti, 3 in più del Grosseto fanalino di coda in questa graduatoria. Però in casa, hanno segnato quasi sempre 8 reti in 9 gare, solo nelle sconfitte con Reggiana e Ancona e nei due 0-0 con Entella e Lucchese, non sono andati a segno.
Gli 8 gol casalinghi, sono arrivati: 3 su calci d’angolo, di cui 2 di testa con Gennari ed 1 sempre di testa da Ricci; 2 li ha segnati Vano (problematica nostra vecchia conoscenza) in azioni manovrate; 2 con Mezzoni e D’Antoni frutto di efficaci contropiede e ripartenza; 1 su Rigore di Pinzauti.
Incassano molto, 29 reti (comunque appena 2 sopra la nostra “mastodontica” quota -27) ma soprattutto questo capita in trasferta dove, oltre al catastrofico 1-6 di Modena, hanno incassato 16 reti complessive.
In casa sono 13, le reti subite.
Quattro reti subite con colpi testa:
-su piazzato del Grosseto, Scaffidi insacca di testa, solissimo in area;
-con Reggiana, cross a palombella dalla sinistra Rosafio in gol di testa,defilato sull’out dell’area piccola;
-con Viterbese, pateracchio difensivo: Cresci su cross di Megelaitis, esce a farfalle e consente a Calcagni l’assist di testa per l’inzuccata facile di Volpe tutto solo davanti alla porta vuota;
-Con Gubbio: Cittadino cross alto da metà campo, Spalluto defilato sulla destra dell’area piccola insacca.
La squadra soffre molto le discese sulle fasce, Lanini della capolista Reggiana alla sua destra, si vede libera una prateria e non ha alcuna difficoltà a battere Crespi.
Col Gubbio al 96’ Bonini sulla sinistra arriva incontrastato fino all’out, crossa al centro, Crespi non chiama palla, Gennari rinvia corso e Formiconi conquista i 3 punti per il suo Gubbio. Anche nel primo dei 3 gol del Gubbio Crespi non trattiene un tiro cross dalla fascia destra del Gubbio e serve un pallone facile facile a Bulevardi che lo punisce.
I 4 gol subiti con Ancona sono tutti frutto di ripartenze non contrastate dalla difesa toscana. Faggioli, per esempio, segna i primi due gol dentro l’area, sempre smarcato. Nel primo dopo un affonda sulla destra di Tofanari, Rolfini e Sereni duettano incontrastati dentro l’area e servono una palla semplice a Faggioli che segna; nel secondo sempre Fagioli viene lasciato solo al limite sinistro dell’area di rigore, sinistro a incrociare imparabile per Crespi. Nel terzo, Sereni dell’Ancona, si invola sulla fascia destra e crossa per il tapin decisivo di Moretti in arrivo sulla fascia sinistra; il quarto lo segna proprio Sereni, con un imbucata centrale su assist al bacio di Vrioni che si era “impadronito” della fascia destra.
ULTIMO INCONTRO: PISTOIESE-LUCCHESE 0-0
Con la Lucchese, la Pistoiese ha pensato soprattutto a non prenderle e, per la verità c’è riuscita molto bene. Il modulo 3-5-2, a larghi tratti è stato molto meno “offensivo” con i laterali di centrocampo a coprir le fasce basse ed impedire le scorribande avversarie. La Lucchese che ha tenuto quasi sempre il pallino del gioco, ha insistito troppo sulle palle alte, senza impensierire troppo gli attenti difensori orange.
Complessivamente gli ospiti hanno creato almeno 3 buone occasioni, ma in una Crespi devia la palla, salvando su Eklu; in un’altra Gennari devia in angolo il tiro di Fedato e alla fine Corsinelli manda a lato un insidioso diagonale. Dunque buona gara difensiva della Pistoiese che in avanti si è vista solo in tre occasioni: quando al 39’ il portiere Colella anticipa il colpo di testa di Vano; al 73’ Romano di testa manda alto su corner; ed infine con il primo vero tiro in porta di Vano al 76’ , comunque fuori misura.
Buona Partita a Tutti,
Tore Zappadu
