Ciao Antonello Petta, ho avuto modo di salutare la tua drammatica partenza in altro modo e con altre parole, qui mi spetta un compito, probabilmente ancora più professionale e doloroso, perché non passi l’idea che Olbia e l’Olbia dimentichino i suoi amati figli protagonisti della sua storia.
E tu sei stato, seppure per una sola stagione, ma in un campionato bello e vincente, un grande ed applaudito protagonista. La stagioneMario Giua, Antonello, Petta, Giuseppe La Rosa, Giuseppe Leggeri fu quella travolgente del campionato 1982-83, l’interregionale stravinto senza perdere mai un incontro.
Tu di quelle gare ne giocasti 17 segnando persino 3 gol, tutti decisivi e tutti in trasferta per altrettante belle vittorie, esattamente a La Maddalena con l’Ilva, a Calangianus e l’ultima ad Isili.
Quella fu anche la stagione della “storica” sponsorizzazione di canale 5, quando l’illusione del Berlusca alla guida dell’Olbia posteggiò all’uscio della società per diversi mesi.

Curioso gioco dei numeri, in quel campionato con il grande timoniere Persenda, il mese di Ottobre fu travolgente per te, visto che timbrasti tutti i cartellini in tutte le gare e, manco a dirlo, vincemmo 5 volte su quattro (pensa un po’ anche a Nuoro per 2-0) pareggiando solo il derby di Tempio per 1-1.
Tra ingressi e sostituzioni, in quel campionato eri, per il mister ed i compagni di squadra, una pedina inamovibile, tanto che delle 15 gare del girone di andata ne disputasti 12. Al ritorno (qualche acciacco e leggeri infortuni) fosti meno fortunato, ma alla fine gioisti con tutti noi e quel magnifico gruppo, per il rientro sfarzoso nella serie C.
Nelle foto (una con la squadra, l’altra con Mario Giua alla tua destra e Giuseppe la Rosa e Giuseppe Leggeri alla tua sinistra) di quei giorni non è mancato mai il tuo sorriso; noi ne abbiamo scelto due per ricordarti com’eri e, in qualche modo, ricordare anche quei fasti di quel mese di Ottobre dell’82, per esorcizzare, purtroppo in minima parte, il brutto ricordo che ci hai lasciato in questo ottobre del 2015.

La tua tragica partenza ci ha reso tutti più poveri ed affranti, ma il tuo ricordo ci rende più sereni ed appagati per avere avuto il piacere e l’onore di ammirarti come atleta e come uomo.
E L’Olbia sportiva quella del cuore grande quanto 110 anni di storia umana e sportiva, ti decreta l’ultimo grido da una tribuna (allora) strapiena e festante: Olè, Olbia, Olè..Alè, Petta , Alèèèè .
E che festa sia ancora per un attimo e, per te, Lieve e Sereno l’ultimo cammino,
Ciao, per sempre Tore Zappadu