OLBIA-PONTEDERA 1-0
Olbia (3-4-1-2):
Gelmi; Bellodi, Brignani, Emerson; Sueva (55’ Fabbri), La Rosa, Minala, Travaglini; Biancu (86’ Boganini); Ragatzu, Contini (68’ Babbi). A disp. Van Der Want, Renault, Gabrieli,  Sanna, Incerti, Occhioni, Zanchetta, Finocchi, Koonig. All. Occhiuzzi.

Pontedera (3-4-2-1): Siano; Shiba, Bonfanti, Pretato; Perretta, Ladinetti (85’ Guidi), Catanese (63’ Izzillo), Aurelio; Fantacci, Cioffi (75’ Mutton); Petrovic. A disp. Cagnina, Stantacampiano, Pretato, Di Bella, Benedetti, Nicastro, Tripoli, Marcandalli, Martinelli. All. Catalano. 
Arbitro: Abdoulaye Diop di Treviglio
Rete: 90’ Lorenzo Boganini
Note: corner 1-7 per Pnt; amm.: Minali, La Rosa e Occhioni (O); Ladinetti, Catanese, Shiba (P); rec.: +2’+5’.

La gioia, il suo Inno è nel tripudio finale, nell’abbraccio di Olbiabella al SUO… Pubblico.

Quando il secondo chirurgico mancino di tal Lorenzo Boganini 19enne da Prato, supera la “resistenza” di Alessandro Siano 21enne da Chivasso, il neo-entrato è celestiale nell’accogliere il pressante e ritmato invito dei  “Revival-Ultras Biancolbiesi” nel coro del Gonfia la rete-Olbia- Gonfia la rete!
Tanto attesa, tanto agognata la premiere del settimo rintocco consecutivo in serie C dell’Olbiabella di patron Marino, grazie soprattutto all’abilità e “furore” del match-winner del 2003,  si riprende il palcoscenico della sua tifoseria e “vendica” in un colpo solo quell’unica sconfitta casalinga alla prima della stagione Covid (2020-21), proprio col Pontedera (0-1 con gol di Catanese).

Una vittoria che, per quanto sofferta e complicata, lascia il segno sia per chi vince (Morale a Mille) che per gli sconfitti (Sconcerto e Delusione); lasciando a tutti tanti spunti di riflessione.
Gli amaranto del Valdarno inferiore, hanno fatto la partita, tenuto il pallino del gioco con una supremazia disarmante, anche se non sempre finalizzata con produttività e, peraltro, trovando, nella mezza dozzina di palloni indirizzati verso la rete avversaria , un Gelmi in esordio magico e superlativo (immenso nella rovesciata ravvicinata di Fantacci su azione susseguente a calcio d’angolo) che non per caso è stato in assoluto il migliore in campo.
L’Olbia sparagnina e guardinga, nonostante  “l’indigestione” della fase di non-possesso, non è stata a guardare, quantomeno nella ripresa. Efficaci le ripartenze ed i lanci lunghi a ricercar l’ispirazione di sua santità fatta Pallone, Danielinho da Quartu, Divin esteta  del calcio, stella cometa di ogni velleità offensiva della SUA Olbia.
L’errore più grande degli uomini di Catalano è stato quello di mollare la presa nell’ultimo quarto d’ora; il merito dell’Olbia e, in prima persona di Occhiuzzi, quello di crederci e cambiar le carte nella tavola di un gioco destinato a concludersi verso il pari e patta deludente e salomonico.
Decisivi gli ingressi del lungagnone Babbi che, tiene botta, spizza da vincente ogni palla alta e mostra passo e ritmo superiore ai difensori avversari, e dell’indiavolato furetto Boganini che si butta su ogni palla, contrasta qualsiasi ripartenza e, da subito, prende le misure della porta difesa da Siano.
Prima (89’) scheggia la traversa  incocciandola superbamente col collopiede sinistro ad un niente dal gol. Non c’è tempo da perdere, per maledir la sorte avversa, perché poco dopo è una occasione nuova e stavolta (90’) il sinistro ha calibro, misura e tempistica perfetta per depositare la palla della vittoria dietro le spalle di un incolpevole Siano.
Tutto qui, perché con umiltà e coesione di gruppo, negli ultimi 5’ di recupero i Biancolbiesi non concedono spazio, misura e occasioni al Pontedera per rimediar allo “zero” ormai definitivamente… perduto.
Alla fin delle fiera, a Libar sui lieti calici è l’Olbiabella di Occhiuzzi, comunque, ancora tutta da scoprire.
A perdere sono, come lo scorso anno, gli ospiti amaranto che collezionano la 12ma sconfitta nel confronti storici con l’Olbia.
Loro, di sconfitte ce ne hanno propinato 3 in più, ma le distanze, negli ultimi tempi, si stanno riducendo.
E comunque… arrivederci alla PROSSIMA!!!
Ad Majora Ragazzi, nunc et semper  OlèOlbiaOlè.
Tore Zappadu