Racing-Olbia 2-1
Racing Roma: Rheinolds, Macellari, Selvaggio (68’ Pollace), Massimo, De Sousa, Vastola, Majtan, Bigoni, Caldore, Corticchia (79’ Maestrelli), Ricciardi, A disp.: Savelloni, Di Cuonzo, Steri, Calabrese, Testi, Shahinas, Loglio, D’Attilio, Frison. All.: Mattei
Olbia: Ricci, Pinna, Dametto, Pisano (59’ Iotti), Cotali, Feola, Geroni, Benedicic (54’ Muroni), Murgia (55’ Cossu), Ragatzu, Kouko. A disp.: Deiana F., Van der Want, Quaranta, Tetteh, Senesi, Ogunseye. All.: Tiribocchi
Arbitro: Marini di Trieste
Reti: 22’ Ricciardi, 75’ Kouko (rg), 77’ De Sousa (rg)
Note: corner 2-5 per Olbia; Amm.: Geroni, Majtan, Rheinolds, Pinna, Corticchia. Rec: 3’ e 4’.
No, we can not!
No, nois no podimus…
No, noi non abbiamo più alcuno spicciolo di sopportazione, pazienza, comprensione o pietà per tentare, anche solo tentare di capire il senso di questo Incubo. Ed è per questo che abbiamo il diritto di chiedervi di smetterla di umiliarci fino alla consunzione.
Lo chiediamo con tutto l’amore per una maglia per la quale abbiamo vissuto e sofferto, gioito (tante volte) e pianto (molte volte di più) anche per tragedie ben più serie e importanti di questa che ci state propinando (Nespoli, Caocci, La Rosa o Ciuddina solo per ricordare alcuni dei nostri dolori peggiori), ma davvero questo strazio sportivo deve pur trovare il suo epilogo. Liberateci dalle parole del TIR, dalle non parate di uno pseudo-portiere, dalla presenza oscura di procuratori e dei loro assistiti, anche con l’arrivo dei “rinforzini” di gennaio che manco Tognazzi in Amici miei, avrebbe mai potuto scambiare per giocatori; liberateci dalle prolusioni sui moduli, sul carattere, sulle filosofie di gioco, sul “… non è finita, la prossima volta sarà diverso”.
Dateci un po’ di pace, lasciate perdere qualsiasi altro interesse, fate giocare semplicemente i ragazzi più affidabili, magari evitando che svernino nelle loro serate extratime. Mandate, in campo i più bravi, magari anche senza allenatore (se non ve la sentite di richiamare Mignani che, comunque io la pensi, non ha davvero niente da spartire con Tiribocchi) e chiedete a questi ragazzi soltanto di giocare come sanno fare. Al peggio perderanno lo stesso; ma lo faranno sicuramente con dignità, sapendosi assumere responsabilità che, fino ad oggi, non sono soltanto le loro. Retrocederemo lo stesso, ma almeno la faccia, quella finiremmo per preservarla per riutilizzarla in altre… migliori occasioni.
Fateci questo regalo, per le prossime quattro gare di questa indicibile Agonia… Noi, da cronisti malati di questa passione chiamata Olbia, oggi siamo sportivamente distrutti, umanamente tristi e professionalmente:
