NESSUNO HA IL DIRITTO DI
SPORCARCI LA FESTA: GRANDE OLBIA!
Aprilia-Olbia 3-4
Aprilia: Casciotti; Montella, Sossai, Esposito; Maola (87’ Molinari), Visone (60’ Schiumarini), Crepaldi, Fabiani (75’ Tozzi), Toto; Roversi, Pagliaroli. A disp.: Caruso, Chiarucci, Trincia, Marchetti, Giangrande, Mele. All. Fattori
Olbia: Deiana; Doddo, Peana, Miceli, De Cicco; Steri, Falasca; Mastinu (75’ Malesa), Moro (85’ Mbella), Molino; Khalì. A disp.: Saraò, Ravot, Ortega, Mamadou, Taras, Florin, Varrucciu. All.: Biagioni.
Arbitro Miele di Nola
Reti: 11’ Falasca, 13’ Roversi, 21’ Miceli, 38’ Khalì, 48′ (rg) e 86′ Esposito, 82′ Molino (rg).
Note: Espulsi 39’ Biagioni (all. Olbia) per comportamento non regolamentare; 82’ Montella (A) per doppia ammonizione; 88’ Esposito (A) per doppia ammonizione. Ammoniti: Sossai (diffidato salta la prossima); Miceli, Falasca, Moro. Angoli 4 – 3. Rec. 2’ pt; 4’ st
La sindrome smeraldina e la regola del “4” si abbatte inflessibile sul nervoso Aprilia di Fattori. Delle tredici gare al “Quinto Ricci” i laziali ne hanno perso solo due, la prima con Arzachena (0-4) la seconda oggi, con un roboante 3-4 in una gara, magari non bella, ma spettacolare e strameritata dai bianchi, nonostante alcune sortite di qualche protagonista biancoceleste che ha cercato di addossare al, comunque scarso, arbitro Miele la responsabilità della sconfitta. L’arbitro ne ha combinato diverse, ma non certo a vantaggio dell’Olbia.
Torti e ragioni probabilmente pendono più a nostro svantaggio visto che già al 9’ Molino si è visto annullare un gol, per improbabile fuorigioco, persino passivo, di Khalì. E che dire del primo rigore, per un fallo inesistente di Miceli ai danni di Pagliaroli che ha rimesso in gioco un Aprilia ormai domato. A dirla tutta dalla tribuna non è sembrato chiaro neppure il fallo di Montella su Molino, ma raccontare, come qualcuno ha fatto che il risultato finale sia Aprilia 3 Arbitro 4, non fa onore ai laziali ed è profondamente falso. L’Olbia, come l’Aprilia ha giocato la rischiosa carta del giovane enobarbo tra i pali e questo ha comportato, per l’una e per l’altra squadra, alcune macroscopiche falle in fase difensiva.
Questo è vero, ma è altrettanto certo che l’Olbia in fase offensiva sia stata molto, ma molto più pericolosa ed efficace dell’Aprilia, sfruttando al meglio sia le fasi di predominio territoriale che le micidiali ripartenze. Ed alla fine se c’è una cosa bugiarda è il risultato, perché (così ha detto il campo) il gap tra noi e l’Aprilia sarebbe dovuto essere maggiore. Non riconoscere questo è sportivamente poco corretto nei confronti dei nostri ragazzi che hanno ampiamente meritato questo risultato e l’aggancio con la zona nobile della classifica.
L’Olbia, anche questo va ricordato, in questa stagione più di una volta avrebbe avuto da dire e ridire sulle direzioni di gara degli arbitri, ma anche quando questo è capitato (e come se è capitato) non ha comunque mai messo in discussione il risultato del campo.
Anche per questo non è giusto sporcare con insinuazioni di basso livello, una bella e meritata soddisfazione sportiva.
“Siami Sani” amici apriliani, noi continuiamo ad andare sulla nostra strada che, adesso, si fa davvero molto, ma molto interessante, grazie a questi stupendi ragazzi: Bravi, Bravi ed ad Majora con, ora e sempre, Olè.Olbia.Olè.
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