Mister Occhiuzzi ha ragioni da vendere quando ricorda che abbiamo fatto un girone di ritorno da “zona playoff”, 26 punti gli stessi punti di Pontedera, valgono la settima piazza nella classifica della seconda parte di stagione. Ventisei punti frutto di 7 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte.
Adesso, per non rovinare questo bel risultato e migliorarlo per renderlo unico nella nostra storia della serie C, bisogna assolutamente vincere.
Finora soltanto in 2 occasioni, nel primo anno dell’era Marino, Mignani in Panchina e nella stagione successiva con Bernardo Mereu 2018-2019 abbiamo fatto meglio con 27 punti conquistati nel girone di andata.
Con una vittoria a Lucca, raggiungeremmo quota 29 punti per la prima volta creando i presupposti migliori per un futuro da costruire su queste solide basi.
Va detto che, nella storia della nostra serie C, siamo stati in grado di raggiungere i 29 punti nel girone di ritorno del 1968-69, il primo anno dell’era Pintus con zio Palleddu a guidare la squadra capitana da Misani con Marongiu capocannoniere con 6 reti.
In quegli anni la vittoria vale 2 punti e noi, in quel girone di ritorno vincemmo 6 gare (12 punti che, al “cambio” con le regole moderne valgono i 18 di oggi), perdemmo solo due gare contro Sambenedettese e Massese e pareggiammo le altre 11, arrivando a quota 29 nel computo totale; mentre le 10 vittorie di quel campionato, i 19 pareggi (nostro assoluto) e le sole 9 sconfitte (anche questo il minimo storico) ci valsero il totale di 49 punti ai conti di oggi ed il 7° posto (migliori risultato mai raggiunto in C).
Ma l’anno del punteggio record fu (1971-72) il secondo con De Petrillo (e dei 10 gol di Pelè Marongiu) in panchina, quando conquistando 12 vittorie (11 in casa dove eravamo un “bunker) equivalenti ai 36 punti di oggi, ai quali aggiungemmo i 14 pareggi finimmo noni in classifica con i 38 punti di allora, vale a dire i 50 di oggi.
Le 12 vittorie in stagione, sono il limite più alto dei giorni nostri, mai raggiunto dai bianchi in serie C (eccezion fatta per il dopoguerra) ed è stato conquistato due volte anche nell’era Marino, con Mignani e Mereu nelle prime due stagioni di C, del nuovo millennio.
Ricordiamo come anche con Canzi siano arrivate 12 vittorie nello scorso anno, ma una di queste (ad Ancona nei playoff) l’abbiamo ottenuta al di fuori della stagione regolare.
Il record assoluto di vittorie è però, come accennato sopra, appannaggio dell’Olbia del 1947-48, quando i una stagione di 30 gare complessive noi, delle 15 casalinghe ne vincemmo 13, perdendone solo una, oltre ad un pareggio.
Questa escursione sul nostro trascorso in serie C, è utile anche per spiegare l’importanza della 10 vittoria da conquistare a Lucca.
Perché è utile ricordare che solo in due occasioni, vale a dire nella stagione 2018-19 (9 vittorie) e in quella successiva dei tempi Covid (campionato bloccato alla 27ª giornata, con appena 5 vittorie più quella dei playout con Giana) l’Olbia non ha raggiunto la doppia cifra nelle vittorie.
Oggi ad una gara dal termine, siamo bloccati al limite dei 9 successi e non farebbe per niente male, arrotondare anche questa statistica.
E, con tutto il rispetto per la Lucchese, l’impresa dovrebbe essere possibile anche con complicità indiretta della nostra avversaria che, a dirla semplice, non è proprio ai massimi del suo entusiasmo.
All’andata conquistarono 29 punti complessivi (8 vittorie, 5 pari e 6 sconfitte; 19 gol fatti, 16 subiti) nel ritorno ne hanno aggiunti solo 19, frutto di altre 3 vittorie, 10 pareggi e 5 sconfitte).
Di fatto sono la squadra che pareggia di più, la squadra che in casa nel ritorno ha vinto solo una volta con Vis Pesaro, seppur con un rotondo 3-0, rimediando appena 7 punti, 1 vittoria e 4 pari, sui 24 posti in palio nelle ultime otto casalinghe; all’andata proprio al Porta Elisa fecero incetta di risultati (5 vittorie, 3 pareggi e due sconfitte) racimolando 19 dei 29 punti conquistati dopo il primo giro del calendario stagionale.
Va detto che i rossoneri, comunque sicuri dei playoff, hanno ancora qualcosa da rimediare in classifica, in quanto perdendo con noi rischierebbero il sorpasso dal Rimini (impegnato in casa con il retrocesso Montevarchi), che occupa l’ultima piazza dei playoff nient’affatto comoda nei prossimi spareggi.
Comunque sia, è certo che quella di domenica è di fatto la prima ed unica gara di tutta la stagione in cui Noi giochiamo senza alcun rischio in classifica, senza patemi e, possiamo e dobbiamo sfruttare al meglio la “forza dei nervi distesi”, che le ultime prestagioni ci hanno regalato. Senza Patemi e senza affanni, quantomeno più tranquilli rispetto alle loro paure, siamo indiziati per la conquista dei 3 punti.
Se, a tutto ciò aggiungiamo la stratosferica condizione del Ragatzu più forte della sua carriera e, primo assoluto, nella graduatoria dei matchwinner stagionali, siamo sicuramente abilitati a PENSARE POSITIVO.
Ad Majora RAGATZI,
Tore Zappadu
