Questa la STATISTICA dei CONFRONTI TOTALI tra le due squadre:
-N° 19 sfide:
-6 vittorie Olbia;
-3 pareggi;
-10 vittorie Carrarese;
-Gol fatti 25, Gol subiti 34.

La prima volta ad Olbia, con la Carrarese, ci incontrammo al “Comunale”, il campo del ponte di ferro alle case popolari. 

Lo chiamavamo così anche in quella tragica domenica del 24 gennaio 1960: Vincemmo noi, ma per Noi e per Loro quei novanta minuti furono solo il cammino di un condiviso doloroso… calvario umano e sportivo.
Questo il Tabellino di quel primo confronto tra le nostre due squadre:

OLBIA-CARRARESE 1-0
OLBIA:
Nespoli, Giuliani, Costagli, Dioni, Baggiani, Bellucci, Juliucci, Duman, Misani, Balzano, Podda Egidio.

CARRARESE: Cacciatori, Sani, Bigalli, Morelli, Neri, Berto, Carmassi, Frediani, Tonzar, Rossi, Schamous.
Arbitro: Gani di Genova.
Rete: 77’ Gianfranco Bellucci
Quella squadra era allenata da “Nisio” (Dionisio ) Giagnoni e “su mastru” Piero Spano: Vincemmo noi, anche se dal 35’, per l’incidente di Bruno Nespoli nell’uscita su Noris Schamous (questo il suo nome all’anagrafe, ma nei tabellini della Carrarese era riportato come Scamos), giocammo in 10.
All’epoca non c’era alcuna possibilità di sostituire alcun giocatore. In porta giocò Giuliani, noi  segnammo al 22’ della ripresa il gol che tutti sperammo di dedicare alla salvezza di Bruno che al “Fatebenefratelli” lottava tra la vita e la morte, ma… «Bruno Nespoli, brillante portiere dell’Olbia, ha concluso domenica notte la breve giornata terrena nella fredda corsia dell’ospedale regionale e lontano dai suoi cari».
Franco Porcu, il corrispondente della Nuova, il mattino del 25 gennaio, confermò quel che tutti Noi presenti al campo, avevamo temuto e drammaticamente capito.

Quel “Comunale” ultimo palcoscenico del suo umano martirio, è diventato per Sempre il “Bruno Nespoli”, in onore di un simpatico ragazzo di 22 anni, 1 mese e 18 giorni che, da “sassarino” di leva, giocava a pallone di nascosto dal suo comando militare e studiava per diventare geometra per far contento babbo Pasquale, impresario edile di San Sepolcro.
Abbiamo già ricordato tante volte quel maledetto pomeriggio, ma non smetteremo mai di farlo ogni volta che la “familiarità agonistica” con una grande squadra come la Carrarese che, dopo Torres e Pontedera è la società del Girone con cui abbiamo avuto più “incontri” sul rettangolo di gioco, per non dimenticare mai che oltre ai valori dello sport e della competizione in campo si confrontano ragazzi ed uomini che meritano di vivere con gioia e passione la “sfida” nel GIOCO più bello del MONDO.
Tra le mura amiche, al COMUNALE del PONTE DI FERRO e al Nespoli da allora in poi ci siamo incontrati complessivamente 9 volte con questo score a nostro favore: 9 incontri, 5 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte, 13 reti per noi e 7 a loro favore.
Le sconfitte al Nespoli le subimmo nella stagione ’78-’79 ed ’87-’88, mentre nell’era “Marino” abbiamo sempre fatto risultato, con due pareggi per 1-1 e 4 vittorie, tra le quali quella dello scorso anno alla 13ª giornata è stata la più eclatante: 4-1 con reti di Lella (2), Mancini e Brignani, per loro una sfortunata autorete di Emerson.

Di queste ultime stagioni, il nostro “contingente”, conserva ancora alcuni protagonisti, su tutti Roberto Biancu, l’unico  assieme a Van der Want, tra le due squadre ad esser stati presenti in tutte le 6 stagioni precedenti ed in questa che è la settima del nuovo “millennio”.
Ma, anche Ragatzu (5 su 6), La Rosa ed Occhioni (3 stagioni); Emerson (2), Bellodi (’18-’19) ed Arboleda, Brignani e Travaglini nella scorsa stagione. Tra questi nostri alfieri alcuni hanno anche avuto modo di segnare gol contro i maremmani: Ragatzu (4) Biancu (2) ed uno ciascuno La Rosa e Brignani.
Nella Carrarese attuale, sono Imperiale e Grassini i “veterani” più “affezionati” alla sfida di sabato, mentre Bozhanaj è l’unico dei, prossimi avversari, ad aver nel suo “carniere” la preda dell’Olbia visto che il gol all’andata al 90’, pur la decisiva deviazione di Bellodi, se lo è visto assegnare dalle cronache per l’1-0 finale a loro favore
A domani per l’analisi del confronto e dei protagonisti della “puntata” n° 20 ,
Tore Zappadu