OLBIA-IMOLESE 1-2
Olbia (3-4-3): Sposito; Brignani, Bellodi, Emerson (62’ Incerti); Arboleda, Dessena (70’ La Rosa), Biancu (79’ Boganini), Sperotto; Contini (70’ Corti), Nanni, Ragatzu. A disp.: Van Der Want, Fabbri, Gabrieli, Secci, Zanchetta, Occhioni, Babbi, Sueva. All: Andrea Paniziutti (sql.: Occhiuzzi)
Imolese (4-3-1-2): Rossi; Maddaloni (92’ Fort), Camilleri, De Vito (83’ Scremin), Agyemang (46’ Annan); Zanon, Bertaso (68’ Serpe), Faggi; De Feo; Tulli, Lindholm Corner (46’ D’Auria). A disp.: Adorni, Molla, Macario, Doda. All.: Mauro Antonioli
Arbitro: Marco Emmanuele di Pisa
Reti: 10’ Dessena; 52’ Faggi; 60’ D’Auria
Corner 2-2; amm.: Emerson (diffidato salta Tavarnelle), Brignani (diffidato salta Tavarnelle), Ragatzu (diffidato salta Tavarnelle), Biancu, Arboleda, Nanni, Bellodi; Faggi, Bertaso, Rossi rec.: +1’+7’.
UN DISASTRO, sotto tutti i punti di vista
L’Olbiabrutta, quella del Tunnel lungo tutto un girone d’andata, è tornata prepotentemente a riaffacciarsi sul cammino del campionat, sul nostro futuro prossimo e sulle speranze di salvezza.
I 45’ della ripresa più nefasti che ci potessimo aspettare ci hanno ridotto in mutande, non solo nel risultato e sui riflessi DISASTROSI in classifica, ma anche da un punto di vista del morale e delle conseguenze.
Sette ammoniti (un record) con Emerson, Brignani e Ragatzu che vanno in squalifica (un altro record di cui NON andare fieri) e ci rendono ancora più impossibile (?) la già tortuosa trasferta di Tavarnelle di martedì prossimo.
Contro un’Imolese, disperata quanto volete, ma assolutamente padrona del campo e dell’andamento della gara, anche nei 40’ di svantaggio, abbiamo saputo metter in mostra il peggio del peggio.
Unico acuto di Ragatzu e della squadra, quel 10’ in cui la palla crossata da Danielinho, lisciata da Contini ha concesso il sorriso a Dessena per il suo primo gol e tutti noi l’illusione che avremmo potuto continuare a sorridere fino alla fine.
Da quel momento, c’è stata solo una squadra in campo che, con il vento a favore prima, ha provato in tutti i modi di riacciuffare il pari già nel primo tempo.
Nella ripresa, con l’ingresso di D’Auria (un talento cristallino), anche controvento hanno costruito diverse palle gol spettacolari e due, la prima con De Feo che si beve Sperotto e serva magnificamente Faggi non contrastato da Brignani batte facilmente Sposito da due passi.
I Rossobu in palla ed in morale, premono con insistenza.
D’Auria è scatenato ed immarcabile da parte dei nostri centrali.
Al 60’ una grandissima prodezza del 26enne napoletano che, quando spalle all’area di porta, riceve palla la difende con i piedi e col corpo saltando Bellodi, e con palla calamitata tra i piedi, tra due maglie bianche conquista l’ingresso in area, saltando l’accerchiamento con tocchi magici “destro-sinistro- poi destro di tacco” e si libera magnificamente di fronte a Sposito per un calcio che la rete dei 3 punti.
Un 1-2 indiscutibile e liberatorio per una squadra troppo frettolosamente ritenuta spacciata.
Oggi a loro mancava soprattutto Simeri il goleador principe, assieme ad altri 8 titolari, ma D’Auria e Defeo hanno sopperito in maniera egregia, facendo tutto quello che è nelle loro qualità per superare con merito, questa Ultima Spiaggia, nella quale fondamentalmente Noi abbiamo solo fatto da spettatori assieme ad Occhiuzzi (in tribuna per la squalifica).
Incredibile che, nella ripresa nonostante il vento a favore, non abbiamo mai fatto un tiro che uno, dalla distanza, siamo sempre mancati con i tre di davanti Contini (assente) Nanni (lento e ininfluente) Corti (pasticcione more solito).
Non abbiamo pressato mai alti nel primo tempo, abbiamo cincischiato confusamente nella ripresa lasciando comunque, sempre il pallino del gioco a gli avversari.
Abbiamo perso la testa, con un nervosismo che non promette nulla di buono.
E Ragatzu stavolta non è riuscito a fare il miracolo, finendo anche lui nel “paniere” di un nervosismo generale che ci ha persino falcidiato la squadra da mandare in campo a Tavarnelle.
Adesso occorre resettare tutto, tentare di uscire indenni da una trasferta che sulla carta ci vede soccombenti (ma questa non è una novità), perché siamo dentro l’inferno dei playout per la 31ª settimana di fila.
Probabilmente dovremmo essere bravi ad imparare dall’Imolese che, oggi, con 9 giocatori importanti fuori tabellino, ha costruito una prestazione degna di essere non solo invidiata, ma soprattutto imitata.
Ad Majora Ragatzi, sperando che, questo odierno sia solo un episodio da cui ripartire per non rovinare tutto quel che di buono avevamo costruito in queste ultime settimane.
Tore Zappadu