L’Olbiacalcio attua il silenzio Stampa.
Questo il Comunicato ufficiale:
«A partire dalla data odierna e fino a nuova comunicazione, la Società ha deciso di indire il silenzio stampa dell’area sportiva esteso a tesserati e dirigenti.
In riferimento al momento attraversato dalla squadra, rimangono valide e d’attualità le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal presidente Alessandro Marino e di seguito riportate:
MOMENTO. In ogni campionato si attraversano momenti in cui punti non arrivano. A noi sta succedendo in avvio di stagione e in linea di principio era anche preventivabile dal momento che abbiamo rinnovato lo staff e parte della rosa.
PROGETTO. Il modus operandi del club si caratterizza da sempre per l’analisi a mente fredda e non per l’agire di pancia. La squadra sta assimilando nuovi principi di gioco ed è alla ricerca di quell’equilibrio che ci porterà la continuità di prestazioni e i risultati che tutti auspichiamo. La bontà del lavoro si valuta nel medio-lungo periodo e posso dire che in questi mesi la fiducia verso il mister e lo staff è cresciuta.
ASSENZE. Nell’Olbia non sono mai state un alibi, nemmeno quando il Covid ridusse la squadra a 14 giocatori. La rosa è stata costruita senza figuranti, quindi se manca qualcuno giocherà qualcun altro altrettanto valido»
Considerazioni personali:
Nel rispetto di una decisione più che condivisibile, quantomeno per il recupero di una maggiore serenità dell’ambiente, aldilà degli innegabili Sfracelli di risultati, classifica e di gioco, desta una qualche preoccupazione aggiuntiva la comparazione tra il periodo Covid e quello attuale.
L’Olbia, in quel difficile periodo pandemico, giocava alla pari con gli altri team che spesso (ed a più riprese) proprio in occasione dei confronti contro di noi, dovettero chiedere il rinvio, in quanto “ridotti” ben al di sotto dei 14 “disponibili” della nostra Rosa.
Ma se i troppi infortuni, le assenze fuori dell’ordinaria amministrazione, che riducono oltremisura le nostre possibilità di ricambi in corso d’opera, sono oggettivamente un dato di fatto, non certo per rifugiarsi in inutili alibi, ma per affrontarli con i correttivi possibili sia nella preparazione atletica (tutte le squadre che abbiamo incontrato ci hanno dato lezioni di dinamicità e resistenza) sia nei “correttivi” di mercato che, con tutta probabilità, dovremmo già cominciare ad individuare.
Da sempre pronti a rivedere i nostri giudizi e le nostre preoccupazioni di cronisti della Nostra Amata, non possiamo che augurarci una prontissima inversione di marcia, convinto che il silenzio stampa, sia mille volte meglio di qualche ulteriore “chiacchierata” in più.
Con tutto il tifo e l’amore possibile,
Curagju Terranoa “Dalli a su Furisteri”.
Tore Zappadu.