OLBIA-TORRES 2-1
Olbia: Van der Want, Renault (53’ Gabrieli), Brignani, Bellodi, Travaglini, Incerti (46’ Occhioni), La Rosa, Zanchetta, Ragatzu (66’ Boganini), Contini (66’ Biancu), Sueva (59’ Babbi). A disp.: Gelmi, Di Giorgio, Emerson, Sanna, Glino, Finocchi, König, Nanni. All.: Roberto Occhiuzzi
Torres: Salvato, Heinz (66’ Ferrante), Antonelli, Pinna R. (53’ Dametto), Girgi, Bonavolontà, Gianola, Suciu (66’ Masala), Sanat (46’ Ruocco), Diakite, Scappini (53’ Luppi). A disp.: Garau, Carboni, Liviero, Tesio, Pinna S., Carminati, Teyou, Campagna. All.: Alfonso Greco
Arbitro: Mattia Ubaldi della sezione di Roma 1
Reti: 10’ Scappini, 28’ Sueva, 34’ Zanchetta
Note: angoli 9-5; Ragatzu, Renault, Zanchetta, Travaglini, Babbi, Van der Want, Bellodi (OL); Antonelli, Gianola, Ferrante (T); rec.: 3’, 5’. Spettatori: 2459.
Tutto questo è Olbia-Torres: CHE BELLO!
Piaccia o no ai “puristi” del calcio “accademico”: tutto quel che abbiamo visto in questa ora e mezza di Derby di Sardegna è il miglior condensato di una storia di rivalità sportiva che dura da oltre 100 anni.
Una competizione tra “fradiles” in perenne contrasto e competizione tra loro, per la supremazia dei propri colori del Cuore: quello Bianco dell’Olbiabella, quella Rossoblu di Fótzatorrese o, meglio ancora, supremazia tra Olbia e Sassari.
Cominciando dagli sfottò ritmati a getto continuo tra le due tribune tra i quali, il più gettonato sulla tribuna di Ponente (tattaresa) è stato : “4 coglioni, Voi siete 4 coglioni!”, rivolti agli antagonisti della Tribuna di Levante (tutta made-terranoa), ma anche soprattutto ai nostri calciatori, Danielinho Ragatzu su tutti, il più protagonista più bersagliato, quasi quanto lo fu Andrea Cossu nei play off del maggio 2016.
Alla resa dei conti proprio questo “insulto” è stato il miglior viatico per la prestazione di “carattere ed attributi” o, meglio ancora di “malacara e cuddoni” che ha avuto la meglio su avversari che, di fatto in un’ora e mezza di calcio hanno creato ansia e pericoli verso la porta di VdW solo attraverso una caterva di calci piazzati.
Sarà anche solo Coppa Italia che, va detto, storicamente per le “isolane” (Olbia e Torres comprese) è troppo dispersiva e costosa per esser vista come un vero obiettivo, ma questo aperitivo delle prossime sfide di campionato ha detto con chiarezza che in questa Olbia, in campo con 12 millennials su 16 calciatori schierati, tutto può ancora… accadere.
E dire che avevamo (ed ancora persiste) l’attacco più sterile tra le 100 squadre del professionismo italico, ma questa serata magica ha detto chiaramente che possiamo superare questo immeritato handicap, ne abbiamo tutti i mezzi e i giocatori adatti.
Le intuizioni di un Zanchetta “cento polmoni” che chiede (e viene accontentato) platealmente palla al Divin esteta di Quartu per il tapin decisivo, fa il paio con le folate immaginifiche di un Sueva che, a tratti, è apparso di un altro pianeta rispetto ai suoi avversari lenti e sprovveduti.
È che dire della “rocciosità” difensiva ritrovata, con l’olandolbiese Maartens dispensatore, per i suoi compagni più giovani, di tranquillità e sicurezza e, decisivo, sia tra i pali che nelle provvidenziali uscite “fuori sede” per evitar danni su palle vaganti nelle ripartenze avversarie.
Ma tutto e tutti, davvero tutto quel che ci hanno regalato questa sera “sos piseddos biancos” è stato superlativo, guidati in panchina da Occhiuzzi che non ha sbagliato una mossa, e spronati sul campo da un La Rosa regista, gladiatore ed erede di una Olbiesità che non teme alcun confronto, sul campo e fuori, nella sua voglia di Vincere e Convincere.
Questo Derby ci ha raccontato di un Olbiabella che se la può giocare con tutti gli avversari alla pari, un Olbia che anche quando è in difficoltà, sa utilizzare al meglio le “quattro (non due) palle” del suo corredo genetico, per affrontare qualsiasi ostacolo.
Domenica arriva il Fiorenzuola, la grandissima rivelazione di questo scorcio di stagione e non solo per il nettissimo 5-0 inflitto (i gol potevano essere persino di più) alla superfavorita Reggiana, ma soprattutto per “onorare” Nicola Anelli, un giovanissimo del 2004 gravemente ferito in uno fortuito scontro aereo (testa contro testa) nella gara di Coppa contro la Lucchese.
Sul campo “Pavesi” di Fiorenzuola d’Adda ci sono stati quaranta minuti di paura, la gara è stata giustamente sospesa ed il ragazzo che aveva perso conoscenza ed ha subito un brutto trauma cranico e fratture sul volto, è stato trasportato con l’Elisoccorso all’ospedale di Parma.
Le ultime notizie, grazie a Dio, parlano di un Nicola lucido e cosciente.
Domenica al Nespoli tutti i suoi compagni e i loro avversari Biancolbiesi, giocheranno in suo Onore, per la sua pronta guarigione ed il suo pronto rientro nei campi del gioco più bello ed umano del mondo:
Il Calcio fatto di calci, scontri, agonismo, gioie e dolori, vittorie e sconfitte, ma sempre e comunque pervaso di lealtà e rispetto per l’avversario.
Ad Maiora Ragatzi, ora & sempre OlèOLbiaOlè,
Tore Zappadu