L’Olbia crede ancora nei playoff?!?
Cominciamo con un po’ di....
MEMORIE:
–3 maggio 2018- Mereu prima dell’ultima di campionato: «Battiamo il Monza e vediamo»
-25 aprile 2021- Canzi prima della penultima con Novara «Abbiamo la possibilità di fare una cosa mai accaduta prima in questo club, e cioè accedere ai playoff per la Serie B».
-12 aprile 2022- Marino prima della Fermana «Fuori l’orgoglio, possiamo ancora farcela».
SOMNĭUM INTERRUPTUS
Nel 2018, perdemmo (3-0 per loro) a Monza, ma i playoff li fallimmo la settimana prima, alla penultima in casa contro la Viterbese (0-1, rete di Cenciarelli) in cui “mettemmo in campo” una penosa controprestazione, che ci impedì di raggiungere questo risultato tanto agognato. Se avessimo vinto, arrivando a quota 46 punti ci avrebbe permesso di conquistare, per la prima volta, il Sogno del Playoff per la serie B, in quanto avremmo eliminato (grazie agli scontri diretti) la Pistoiese.
Sappiamo e ricordiamo bene, anche come andò lo scorso anno col Novara e, nell’ultima con Grosseto; quando mandammo in fumo un gran finale che ci aveva fatto legittimamente credere nello storico ingresso tra le …Grandi. Oggi ascoltando le parole di Marino, attendiamo di vedere l’Orgoglio ed il risultato finale di quest’altra… Speranza.
Sta di fatto che, questo nostro primo scontro storico in quel di Fermo, assume, a mio avviso, più rilevanza assoluta e decisiva per “archiviare gli Incubi dei Playout”, piuttosto che crogiolarsi nella ipotesi (scarsa) di Trionfo dei Playoff.
Per essere ancora più chiari: nei Playoff sulla carta sono 8 le squadre, tra i 45 punti di Carrarese e Vis Pesaro ed i 40 di Olbia e Siena (prima di noi negli scontri diretti), si giocano (sulla carte e per la matematica) i 4 ultimi posti della griglia playoff.
Le variabili delle ultime due sfide, non possono non tener conto dello stato di forma delle otto contendenti che, considerando soltanto l’ultimo mese (5 partite) in cui noi, pur non perdendo mai, abbiamo racimolato solo 5 punti, mentre Teramo (9 punti) Montevarchi e Carrarese (7 punti) ci hanno superato sia in classifica che nelle chance di accesso ai playoff.
Insomma, senza lasciar niente di intentato, saggio sarebbe guidare con entrambi gli occhi vigili, allo specchietto retrovisore; dove, a 4 gradini da noi, c’è la Pistoiese (36 punti) che, con Viterbese a 35, nelle ultime 5, conquistando 8 punti, ce ne hanno “rosicchiato” tre, vincendo 2 gare, pareggiandone altrettante e perdendo prima l’una e poi l’altra, solo a Chiavari con Entella. Domenica scorsa, una Pistoiese in vantaggio (2-0) fino all’ 80’, ha subito un rocambolesco pari una rimonta arrivata dai calci d’angolo (14 in totale quelli battuti dal Gubbio): testa di Signorini all’80’ sull’angolo preciso di Righetti e tapin di Redolfi sulla spizzata di Spalluto nell’ultimo angolo al 93’ del solito Righetti.
Anche la Viterbese ha lottato come un leone contro l’Entella, passando in vantaggio con una invenzione splendida di Volpicelli ad inizio gara, seppur raggiunta tra il 49’ ed il 57’ con una conclusione di Schenetti da fuori area, altrettanto bella come la prima di Volpicelli, ed un’imbucata perfetta di Merkaj, ha cercato fino alla fine (due occasioni importanti per Polidori) di recuperare un preziosissimo pari.
RICAPITOLANDO
Il terzo “incomodo” per evitare l’abisso dei Playout è proprio la nostra avversaria di giovedì al Recchioni.
Incontriamo una Fermana che, come Noi, nel girone di ritorno, ha vinto solo due gare (come noi) alla 30ª in casa con l’Ancona e a Pontedera (2-1 a suo favore) nella settimana successiva. Nelle altre 15 gare del ritorno ne ha pareggiato 9 e perso 6. In totale ha accumulato 15 punti, sui 35 complessivi (in 36 gare); un percorso simile, ma non esattamente uguale al Nostro: 16 punti, 2 vittorie 10 pareggi e 5 sconfitte nel Ritorno.
Noi non vinciamo da sei giornate (l’ultima il 2-1, seppur splendido, a Modena); loro da 5, anche loro fuori casa per 2-1 col Pontedera.
In casa hanno perso solo 4 gare, due all’andata (0-1 con Montevarchi, 0-4 con Modena) e due al ritorno (0-1 con Teramo; 1-2 con Reggiana). Nella classifica tra le mura amiche, Noi al Nespoli siamo molto più indietro perché di sconfitte ne abbiamo subite, quasi il doppio e, con 7 sconfitte, siamo penultimi dietro le 9 batoste della Viterbese.
L’AVVERSARIA
Anche loro, per certi aspetti più di noi, hanno da recriminare e non poco sulla “sproporzione” tra risultati e prestazioni. Con Teramo, la Fermana che, con una media di 45,2% di possesso palla è la meno efficiente in questo “fondamentale” tecnico, è stata invece molto più propositiva nel gioco di offesa e molto brava nel pressing alto per bloccare la manovre dal basso degli abruzzesi.
Oltre al predominio nel gioco, i ragazzi “allora” di Riolfo(da tre giornate esonerato e sostituito con Gabriele Baldassarri), hanno collezionato anche 5 calci d’angolo, contro 2 del Teramo, in uno dei quali (al 24’ Perrucchiniha dovuto compiere gli straordinari per impedire a Grazianoun meritato vantaggio; sei altre buone occasioni, contro due degli avversari, compreso il gol (dalla tre quarti, imbucata di un super Malotti per Bernardotto che di prima batte Ginestra).
Diverso l’ultimo capitombolo, prevedibile, con la Reggiana.
Gli amaranto, vicecapolista, hanno condotto le operazioni di “accerchiamento” pressoché per tutta la gara (58% di possesso palla; 6-0 gli angoli a favore, un’altra mezza dozzina di occasioni, con Ginestra protagonista su Cremonesi, Sciaudone e Lanini) ma in grandissima difficoltà a colpire correttamente il Bersaglio. Solo al 60’ Zamparo sfrutta una palla a “campanile” di Scrosta, vince il “corpo a corpo” con Blondet e deposita in rete.
Cinque minuti dopo al 4° tentativo Cremonesi di testa, seppur marcato da uno “stacanovista” Blondet colpisce di testa la palla del raddoppio. Sullo 0-2 la Fermana cambia ritmi e impostazione. Kyeremateng, sostituisce nel ruolo e nel movimento capitan Cognigni e la Fermana mette alle corde in più occasioni la difesa granata. Venturi, il portiere Reggiano, si supera su Kyeremateng all’82’, ma soccombe un minuto dopo quando un’azione corale dei Canarini marchigiani, consente a Pannitteri (9 gol del lui) di ridurre le distanze. Nei fatti il risveglio caratteriale e atletico dei locali, si dimostra tardivo e non ha potuto evitare l’ennesima sconfitta.
Con Baldassarri in panchina, la Fermana ha cambiato modulo passando dalla difesa a 3 ad un più classico 4-4-2, con l’intento di coprire meglio la difesa (perforata 44 volte, un gol meno dei nostri 45, compresi 9 rigori, di cui però 3 sventati da Ginestra) e migliorare le percussioni sulle fasce di cui, soprattutto nelle ultime gare, con Alagna a destra e Rodio a sinistra mostrano grande versatilità. Il grande cruccio di Cognigni e compagni è la scarsa forza realizzativa, con il Grosseto ed i rispettivi 29 gol segnati, sono in assoluto il meno prolifico attacco del girone; nelle 36 gare disputate per 16 volte non hanno segnato, una “tacca” meno pesante delle 17 gare senza reti del Grosseto.
Va, comunque segnalato come, questa “criticità” offensiva, sia oggettivamente venuta meno nelle10 ultime prestazione che hanno visto lo “zero” soltanto nelle due sconfitte (a Siena per 0-2 ed in casa nello 0-1 con Teramo) e nel pareggio (0-0) di Lucca.
In queste 10 gare nella Fermana, i gol subiti sono stati 12, quelli segnati 9.
E non è un dato irrilevante che, nello stesso spezzone delle ultime 10, l’Olbia abbia subito 8 reti (4 in meno della Fermano) e bucato la rete appena 7 volte.
Come per ribadire che, adesso siamo Noi ad avere deficit di prolificità.
AMMENTOS
Per concludere alcune curiosità, estrapolate dai reperti di questi 80 campionati che stiamo per completare.
La prima gara giocata il 14 aprile fu nel campionato 1956-57, nella Promozione sarda a girone Unico che vincemmo riconquistando la serie B. Alla 20ª giocammo ad Arborea e vincemmo 1-5, con doppiette di Silverio Balzano 207 presenze e 45 gol (nella foto) e Peppino Scolafurru ed un gol di “Poppollo” Santoru.
La prima volta, del 14 aprile in serie C, fu al Nespoli, in un’Olbia-Ravenna (1-0 per noi) deciso da un rigore di Marongiu al 42’; in quella giornata giocarono 5 olbiesi: Nicolino Spano, Pinuccio Petta, Piccione Guspini, Sergio Bagatti e, ovviamente, Franco Marongiu.
L’ultimo 14 aprile in cui abbiamo giocato è stato nella stagione 2017-18, alla 35ª giornata quando incontrammo il Prato pareggiando 1-1, con i gol di Ceccarelli e Luca Iotti (74 presenze, 2 gol) per noi.
Insomma bei ricordi per una buona serie di risultati e quindi…
Ad majora Ragatziii, Manteniamo intatta la tradizione, in attesa del Campionato n. 81,
salviamocCi,
f.to Tore Zappadu.